
Lettera aperta degli educatori delle cooperative sociali alle scuole

Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.
da Potere al popolo Parma
Mentre si va verso la seconda settimana di chiusura delle scuole e di importanti strutture pubbliche, vogliamo esprimere la nostra solidarietà e appoggio a tutti quei lavoratori, in particolare quelli delle cooperative che lavorano negli enti pubblici, che vedono a rischio ben due settimane di stipendio. Continue reading “Carne da tampone”
di Marco Severo
L’insegnante precario, esemplare tra i più significativi della categoria dei disagiati dei tempi nostri, sta vivendo giorni di segreto tormento. Motivo: l’incertezza circa le modalità di svolgimento del prossimo concorso straordinario per insegnanti di ruolo, previsto dal ministero della Pubblica istruzione con il decreto legge 126/19 convertito nella legge 159/19. A sentire infatti le dichiarazioni inflessibili del Miur – «non saranno rese note in anticipo le domande del prossimo concorso straordinario», «conteranno più i risultati della prova che gli anni di servizio» ecc. – capita sovente che l’insegnante precario cada in uno stato di smarrimento, o di inquieta dubbiosità. Continue reading “Il prof precario e la scissione dell’io”
di Francesco Antuofermo
“Si chiamerà SF1000 la Ferrari che prenderà parte al campionato mondiale di Formula Uno 2020, in onore alle mille vittorie della scuderia. La vettura è stata presentata nella cornice del Teatro ‘Romolo Valli’ di Reggio Emilia, sede scelta dalla Casa del Cavallino rampante per unire il concetto di “Essere Ferrari” al Tricolore, nato proprio nella città emiliana”.
La casa automobilistica Ferrari è stata creata nel 1929. Inizialmente ha sempre funzionato come scuderia corse ma oggi è il produttore di auto di lusso più famoso al mondo. Le sue vetture le conosciamo: sono il simbolo della ricchezza. Sfrecciano spesso a velocità fuori dai limiti consentiti ed è difficile non girare la testa quando si avvicinano alla nostra auto magari mentre si è fermi ad un semaforo. Continue reading “Morris e Ferrari: l’ultima corsa a 200 all’ora… verso il baratro”
di William Gambetta
In una città di provincia, dove bene o male ci si conosce tutti, dove bisogna pur convivere (e lavorare) senza troppi grattacapi e non è bello essere additati come guastafeste, non si usa criticare apertamente né la ricerca né la produzione culturale altrui. A meno che costoro non siano “nemici” giurati. In questo caso, si usa – abbondantemente – sputtanare sottovoce. Magari infarcendo il racconto con malignità e pettegolezzi. Normalmente, però, si fa finta di nulla. Il silenzio, così, vale come recensione negativa: degli altri non si parla, non si citano i libri, né i saggi, né le collaborazioni, perché la loro menzione potrebbe essere intesa come considerazione: meglio lasciare andare senza essere accusati di alcunché. O ancora, si può lodare senza motivo con vuoti complimenti, come in una commedia dove attori consumati si incontrano tra baci, abbracci e sorrisi che, dopo essersi lasciati, diventano smorfie. Continue reading “Sui “ricostruttori” di Pino Agnetti, ovvero la storia di Parma secondo l’UPI”
di Francesco Antuofermo
Si è svolta a Parma nei padiglioni espositivi di Baganzola, il salone dell’automazione industriale, SPS. La rassegna ha acceso i riflettori della stampa nazionale, per alcune sfide curiose tra uomo e macchina a sistema di intelligenza artificiale. In particolare a catalizzare l’attenzione è stato un giocatore professionista cinese di ping pong che sfidava in una battaglia all’ultimo rally (scambio) un robot. Il robot rispondeva colpo su colpo ai topspin (attacco dando alla pallina una rotazione in avanti) e alle battute ad effetto del professionista, come se fosse anche lui in grado di affrontare un torneo internazionale. Continue reading “La società del Ping Pong”
da Coordinamento educatori e lavoratori del sociale di Parma
Venerdì 10 maggio si è svolta l’assemblea sindacale indetta da Cgil per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative sociali che riguardava il comparto educativo della Coop. Proges. L’assemblea era indetta per il settore 0/6 del comparto, ma effettivamente vi hanno partecipato anche educatori di strutture domiciliari o similari e questo perchè, già dall’indizione, non era molto chiaro a chi fosse nello specifico rivolta questa assemblea. Le assemblee sul rinnovo, infatti, si stanno svolgendo spezzettando gli educatori, anche di una stessa coop e spesso questo crea incomprensioni e confusione, con il rischio che i lavoratori di alcune strutture rimangano all’insaputa dell’esistenza di questi unici momenti di confronto. Continue reading “Vince il No nell’assemblea Cgil dei lavoratori della Proges”
da USI Parma
Dopo 7 anni e mezzo di scadenza del vecchio contratto e 27 mesi di trattative (condotte in segreto, e dalle quali i lavoratori e le lavoratrici sono stati esclusi/e), le centrali coop e i sindacati confederali hanno firmato una preintesa di un nuovo Ccnl che è assolutamente da respingere, sotto ogni aspetto, anche se adesso, nelle rare assemblea di cui abbiamo notizia e a cui partecipano una percentuale irrisoria di dipendenti, vendono come grande vittoria: che coraggio! Continue reading “Sindacati confederali e cooperative sociali: un contratto fregatura”
da Unione Sindacale Italiana – Parma
Il 28 marzo è stata firmata la preintesa del CCNL Coop sociali da parte delle Associazioni cooperative e i sindacati confederali. Come si prevedeva, dopo quasi sette anni di scadenza del contratto, il risultato è stato alquanto scarso, nonostante la retorica con cui invece oggi lo stanno celebrando come grande vittoria. Continue reading “Anche l’USI contraria alla firma del contratto per le cooperative sociali”
di Filippo Ziveri
Le condizioni di indigenza di una persona sono davvero una sua responsabilità? A molti può sembrare un domanda di scarsa utilità quando non addirittura fastidiosa, abituati come siamo a individuare nelle mancanze personali le ragioni dell’inattività lavorativa o del pessimo lavoro: formazione insufficiente, scarsa imprenditorialità, motivazione inadeguata che sfocia in pigrizia. Insomma, il problema è il lavoratore e non il lavoro disponibile, su questo non sembrano esserci dubbi. Eppure ha molto senso porci questa domanda, soprattutto a partire dal 6 marzo scorso, data di apertura delle richieste per il Reddito di Cittadinanza. Continue reading “La povertà non è una colpa individuale”