Ancora sulla campagna Io mi impegno a Parma: una risposta al commento di Lavagetto

da Potere al Popolo Parma

In seguito al lancio della campagna “Io mi impegno a Parma”, che attribuisce al volontariato non retribuito lo svolgimento di mansioni dell’ambito culturale e sociale, definendo poi un privilegio l’accesso alla cultura e alle iniziative connesse, come Potere al Popolo Parma abbiamo ritenuto giusto ribadire innanzitutto che chi lavora per la cultura o nel sociale è un lavoratore o lavoratrice, e dunque deve essere adeguatamente retribuito; secondo, di conseguenza, che il volontariato può esistere come attività di supporto ad alcune iniziative, ma non può sostituire un investimento reale, anche in termini di posti di lavoro, da parte delle istituzioni in questi ambiti. Vista la risposta del vicesindaco Lorenzo Lavagetto sulla questione, arrivata alla redazione locale de La Repubblica, ci sentiamo di fare altre precisazioni.

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Esce lo Stradario partigiano a vignette. Intervista a Michele Belmessieri

a cura della redazione

Da pochi giorni è stato presentato il nuovo volume del progetto di “Stradario parmigiano a vignette” curato da Michele Belmessieri. Quest’anno, in occasione del Centenario delle Barricate dell’agosto 1922, il libro è dedicato a figure dell’antifascismo parmense, dai primi momenti di lotta alle violenze squadriste fino al movimento partigiano e alla nascita della Repubblica democratica. Belmessieri è docente precario di italiano e storico dell’arte e ha collaborato con diversi musei e associazioni culturali, tra le quali la Fondazione Magnani Rocca, il Labirinto della Masone, il Cinema Edison, Archeovea, la Fondazione Cineteca di Bologna e Hay Festival di Madrid. Con l’associazione parmigiana 24FPS coordina iniziative didattiche dedicate alla diffusione della cultura cinematografica nelle scuole. Come per gli anni passati, anche Lo stradario partigiano a vignette 1922-1945 è stato promosso in collaborazione con la Fondazione Matteo Bagnaresi. I proventi delle vendite (costo del libro è di 10 euro), infatti,  sono destinati a sostenere l’attività della Fondazione. Il volume, poi, ha avuto il sostegno e la collaborazione di numerose associazioni e enti, tra i quali anche l’Anpi provinciale, il Comune di Parma e il Centro studi movimenti. Lo stradario partigiano è in vendita presso le librerie il Libraccio, Mondadori Ghiaia, Libri e Formiche, Polpo Ludo, La Bancarella, Fiaccadori e presso la Fondazione Matteo Bagnaresi. Continue reading “Esce lo Stradario partigiano a vignette. Intervista a Michele Belmessieri”

Turbo Parma. Quello che i numeri non dicono

di Milo Adami

Parma da qualche mese sembra aver messo il turbo con numeri e performance da New Deal, ognuno spinge al massimo per contendersi il primato, la città brilla come un pesciolino d’oro, la classifica del Sole 24 ore lo certifica: Top Ten! Ma cosa nascondono i numeri? Quali rimossi conflitti? Quali irrisolti? Intanto gli eventi incalzano, i numeri della filiera produttiva decollano vertiginosi, ovunque è un turbinio di record celebrato da titoli roboanti:  “oltre 200 eventi in un mese”, “+ di 150 relatori e 40 eventi”, “23 eventi in 69 luoghi diversi”, “+ 26,7% per l’export alimentare”, “+ 45% nella filiera del Parmigiano”, + visitatori e numeri da record per Cibus, salone del Camper, Mercante in Fiera… Continue reading “Turbo Parma. Quello che i numeri non dicono”

Estrarre/Attrarre. Per una cultura disinteressata

di Milo Adami

«La mente moderna – scrive il filosofo Franco Bifo in Il terzo inconscio, Nottetempo 2022 – è stata modellata dalle aspettative della crescita illimitata, dell’espansione del consumo illimitato» e questa oggettiva verità, così introiettata dentro di noi, dopo la pausa pandemica in ogni settore sembrerebbe aver ripreso vigore (con evidenti  ripercussioni sugli equilibri nervosi, energetici e climatici) ma è a proposito delle ricadute sull’offerta culturale (o sul concetto di cultura) che vorrei qui soffermarmi, analizzandone le conseguenze sociali. Continue reading “Estrarre/Attrarre. Per una cultura disinteressata”

Una passeggiata poetica al San Leonardo

da Musei Urbani

Sabato 23 aprile 2022, alle ore 17, a Parma, verrà riproposto Itinerari Urbani – Quartiere San Leonardo, la passeggiata poetica di Musei Urbani all’interno del quartiere San Leonardo di Parma, a cura di Beatrice Baruffini, Yele Canali, Jessica Graiani, Riccardo Reina, in collaborazione con Associazione Micro Macro. La partenza sarà dal Laboratorio Famiglia San Martino (via San Leonardo, 47). Continue reading “Una passeggiata poetica al San Leonardo”

Oltre 10 mila persone alla mostra dei Capannoni in 6 settimane

da Centro studi movimenti

Il 12 febbraio scorso, al Palazzo del Governatore, è stata inaugurata la mostra I Capannoni a Parma. Storie di persone e di città, curata da Centro Studi Movimenti e dall’Università di Parma, con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Parma nell’ambito delle attività di Parma Capitale della Cultura 2020+21. In queste sei settimane di apertura, la mostra ha registrato un’affluenza di oltre 10.000 visitatori, segno di un interesse straordinario, confermato anche dall’adesione di molte scuole che hanno già prenotato visite guidate per le loro classi (quasi 60, per un totale di circa 1.500 studenti e studentesse). Continue reading “Oltre 10 mila persone alla mostra dei Capannoni in 6 settimane”

Per una cultura che appartenga al popolo

di Salvo Taranto

Non esiste comunità senza cultura condivisa e quando la cultura è debole, è debole anche il nostro modo di essere comunità. Quando la cultura non giunge agli occhi e alle orecchie di noi cittadini, quando non accoglie e nutre i sentimenti che avvertiamo nell’abitare il nostro quartiere, la nostra città, quella cultura ha il fiato corto, è monca, impalpabile. Continue reading “Per una cultura che appartenga al popolo”

Immaginare una città

di Milo Adami*

Due libri appena usciti ci consentono di riprendere un ragionamento sulle nostre città, lasciato incompiuto e per di più scompaginato dal Covid-19. L’occasione non deve essere sprecata, come ha scritto Marco Senaldi nel suo Pensare Oltre (Piemme 2021): la perdita di senso, di tempo, di socialità, se accolta e non rimossa, potrebbe rappresentare un «salto esperienziale». Accolto il suggerimento, pensiamo alle città, le abbiamo viste vuote, come teatri abbandonati dai loro attori/spettatori, arrese e fragili, esposte senza inganno ai loro pregi e difetti; proprio alla luce di una simile, radicale, esperienza, non sarebbe forse auspicabile tornare consapevolmente a occuparci di loro e ragionare finalmente sullo spazio urbano come un sistema complesso e riflesso di una comunità da ritrovare? Continue reading “Immaginare una città”

Crowdfunding per il terzo volume dello Stradario parmigiano

da Stradario Parmigiano

Passeggiando per la nostra città anche da soli ci sentiamo in compagnia. Le nostre vie portano nomi di personaggi che, ormai, sono quasi di famiglia dal tanto che li abbiamo pronunciati per fissare un appuntamento o anche solo per orientarci. Ma quanto, in realtà, conosciamo della loro vita? Forse non è così scontato conoscere la vita del ciabattino Asdente, il professor Rondani o i personaggi del Risorgimento. Esiste, quindi, un paradosso: sono nomi assieme lontani e vicini. Il progetto triennale dello Stradario Parmigiano, realizzato da Michele Belmessieri, punta a riscoprire con l’intermediazione ironica del fumetto i grandi personaggi delle nostre strade: la loro biografia, i loro valori ed i loro esempi. In questi due anni il progetto è arrivato alla stampa grazie a campagne crowdfunding ed il ricavato delle vendite dei libri interamente destinato alle attività didattiche della Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus. Continue reading “Crowdfunding per il terzo volume dello Stradario parmigiano”

USB al presidio dei lavoratori dello spettacolo

da Unione sindacale di base. Confederazione di Parma
Usb Parma oggi [9 ottobre 2020, ndr] era in piazza insieme ai lavoratori, lavoratrici e professionisti dello spettacolo e cultura per denunciare insieme a loro non solo le condizioni di precarietà e le poche tutele strutturali che caratterizzano il settore, ma come queste si siano aggravate durante la pandemia. Le prospettive future in campo sono ancora più incerte e sicuramente non rappresentano un rilancio del settore che assegni priorità alla dignità delle condizioni di chi ci lavora.

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