“Oh Aranzulla, mio Aranzulla!”

di Marco Severo

Quello che segue è un breve elenco, nonché un doveroso elogio, dei migliori insegnanti incontrati in vita sua da un quarantenne tipo di oggi. Si dà il caso infatti che già ai tempi della scuola il quarantenne tipo di oggi ebbe modo di intuire quale fecondo futuro lo attendesse sul fronte sociale e culturale. I suoi insegnanti ne erano una prefigurazione. Di tanto in tanto, dopotutto, è cosa onesta discorrere di cose belle. Invece che piagnucolare sul precariato, o dolersi del declino delle grandi ideologie novecentesche, oppure inorridire per il rimbambimento collettivo da social network, va dato merito al merito parlando appunto del grande patrimonio morale – se non materiale, d’accordo – che la famosa «generazione precedente» ha lasciato in eredità agli attuali trena-quarantenni. In particolare, è giusto farlo parlando di una figura tanto importante quale quella del mentore; dell’insegnante; del portatore di sapienza e competenza; in altre parole, del maestro. Continue reading ““Oh Aranzulla, mio Aranzulla!””

Perché non scommettere sui ragazzi e le ragazze dei nostri quartieri?

di Stefano Manici

In classe c’è un’atmosfera a dir poco caotica, la classica ora buca, potete solo immaginare il volume e la densità dei rumori che si sommano uno ad uno, siamo in un istituto tecnico professionale, primo anno. Il volume è davvero troppo alto, i corpi si muovono un tutte le direzioni, la situazione sembra sfuggire di mano. Mi alzo, sferro un pugno sul tavolo, alzo la voce, urlo “Ragazziii…!!!” senza conoscere minimamente l’esito del mio goffo tentativo. Stranamente i più si fermano, forse sorpresi da tanta arroganza autoritaria, sembrano voler ascoltare.

Dico solo che non posso tollerare che tutta l’ora si volga in questo modo, propongo un gioco. Continue reading “Perché non scommettere sui ragazzi e le ragazze dei nostri quartieri?”

Comune e coop giocano al ribasso con i diritti dei lavoratori

di Unione sindacale di base

Apprendiamo a mezzo stampa e tramite lettere legali appese come comunicati nelle bacheche delle biblioteche cittadine che sia il Comune sia la Cooperativa le  Pagine, che ha in gestione buona parte dei servizi bibliotecari, non fanno un passo indietro rispetto alla grave situazione di inquadramento dei lavoratori e alle modalità di gestione delle biblioteche di Parma (San Paolo, Civica, Pavese e Alice). Continue reading “Comune e coop giocano al ribasso con i diritti dei lavoratori”

La cultura ridotta a evento: Parma capitale dei narcisi

“Il narciso è quell’individuo che gode osservando sé stesso e il proprio corpo. Lepersone affette da questa patologia tendono a sovrastimare le proprie capacità e i propri talenti e sono costantemente assorbite da fantasie di successo illimitato. Il narciso ha bisogno di ammirazione e di attirare l’attenzione” (EnciclopediaTreccani). Proprio come fa Paolini, il disturbatore Tv. Continue reading “La cultura ridotta a evento: Parma capitale dei narcisi”

Il peso della memoria, la forza di una città

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Il viaggio del Centro studi movimenti e di Istoreco Reggio Emilia a Berlino, sui luoghi «mimetici» del terrore nazista fra gli anni Trenta e il 1945. Famiglie, insegnanti e pensionati in visita nel cratere della storia del Novecento, miglior antidoto al cinismo e al torpore sociale dell’Italia di Salvini. Continue reading “Il peso della memoria, la forza di una città”

Magnani Rocca: parlano le lavoratrici punite per aver alzato la testa

“Per ottanta centesimi!” di Angelo Morbelli, 1895

Donne che non si arrendono e che chiedono si apra un dibattito sullo stato del lavoro nei beni culturali. Siamo nella Parma neo-eletta “Capitale della Cultura 2020” e il caso è quello delle dieci operatrici museali che, dopo anni di contratti con inquadramento da uscieri, hanno rivendicato condizioni lavorative migliori. E proprio per questo hanno perso il loro posto di lavoro alla Fondazione Magnani-Rocca. Continue reading “Magnani Rocca: parlano le lavoratrici punite per aver alzato la testa”