Prof precari, dalle stalle alle (Cinque) stelle

di Marco Severo

Lucia Azzolina, ministra all’Istruzione.

Siamo stati sottocoperta con il sapore della tempesta sulle labbra. Abbiamo imparato a muoverci in spazi angusti e a fare uso di un linguaggio selettivo, forse ad avere orecchie più attente. La scuola con il virus lo richiedeva. Bisognava, in questi mesi, insegnare in modo diverso e lo abbiamo fatto. Non c’era tanto da imparare a fare lezione sul web e a gestire la Didattica a distanza (o Didattica di stanza?), quanto provare a rimodulare la forma e il contenuto di una pratica quotidiana. “Guardi prof, le faccio vedere le mie pecore e il mio cavallo” ha esordito giorni fa un alunno di prima media, Appennino parmense, sorpreso nella stalla dall’inizio della lezione online (aveva portato con sé lo smartphone). Continue reading “Prof precari, dalle stalle alle (Cinque) stelle”

Il decreto Cura Italia o cura profitti?

di Andrea Scannavino*

E così il tanto atteso Dpcm Cura Italia è arrivato. Dopo tanti proclami, anticipazioni, retromarce e rassicurazioni, finalmente il premier Conte rompe gli indugi e come di consueto in diretta Tv e Facebook annuncia le nuove misure per la tanto attesa Fase 2. Come tantissimi, ero anche io seduto davanti lo schermo in attesa delle nuove disposizioni: non una parola sull’analisi della curva epidemiologica, degli avanzamenti fatti per lo screening sulla popolazione che presto tornerà a lavoro, soltanto parole confuse che volevano dire tutto e il contrario di tutto. Continue reading “Il decreto Cura Italia o cura profitti?”

Uomini e donne usa e getta. Il “loro” 1° maggio

di Cristina Quintavalla

Silenziati, resi invisibili, non riconosciuti. In questi drammatici giorni le lavoratrici e i lavoratori vengono nominati il meno possibile. Al centro c’è la caduta della produzione, il calo del fatturato, la mancanza di liquidità delle aziende, il rischio di crollo delle PMI, la difficoltà ad accedere ai prestiti delle banche, la contrazione della domanda. Viene dato per scontato che le imprese dovranno licenziare, mettere in cassa integrazione, e che per milioni di  lavoratori e per le loro famiglie, nel mondo occidentale contaminato dal Covid-19, si apriranno scenari di disperazione. Per i più fortunati si prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali, che funzioneranno se e finchè saranno finanziati. Tutti gli altri non ne potranno usufruire. I lavoratori autonomi (leggi: i senza lavoro costretti ad aprire una partita IVA)  usufruiranno di un bonus di 600 (forse 7-800) euro una tantum, tutti gli altri, i cosiddetti “lavoratori atipici”, probabilmente niente. Continue reading “Uomini e donne usa e getta. Il “loro” 1° maggio”

Usb risponde al sindaco di Fidenza: “Cra privatizzate, un disastro”

da Usb Confederazione di Parma

Massari che fa, indica il dito e non la luna? Non era forse lui Presidente dell’Assemblea dei Soci di ASP del Distretto di Fidenza, quale capofila dei comuni, quando fu deciso di privatizzare la gestione di diverse Case di Riposo? CRA privatizzate che per la loro organizzazione del lavoro, come avevamo previsto, sono fra quelle che hanno dato il peggior risultato nella gestione del contagio con i più elevati tassi di mortalità. Contrariamente a quanto affermato, il Sindaco ha la piena responsabilità politica, sia come ASP sia come membro del Comitato di Distretto, in merito alla sottoscrizione delle privatizzazioni e le procedure di accreditamento di tutte le CRA pubbliche e private. Continue reading “Usb risponde al sindaco di Fidenza: “Cra privatizzate, un disastro””

Lockdown e infanzia. Cosa accade ai bambini?

Andrea Davolo*

I bambini e gli adolescenti sono completamente spariti dalle decisioni prese dal governo sulla Fase 2.  Al limite, quando se ne parla, è per interrogarsi su dove collocarli ora che i genitori saranno costretti (da Confindustria) a tornare sui luoghi di lavoro. Che è una preoccupazione sacrosanta, soprattutto se consideriamo la totale assenza di strumenti di supporto alle famiglie, che si trovano costrette a fare da sole: 15 giorni di congedo parentale al 50% e bonus baby sitter (fra l’altro erogati come alternativa che esclude l’altra) sono strumenti la cui fruibilità per la gran parte delle famiglie è già terminata da un pezzo. Continue reading “Lockdown e infanzia. Cosa accade ai bambini?”

USB presenta un esposto alla Procura per le case di riposo per anziani

da USB Confederazione di Parma

Siamo costretti ad intervenire ancora una volta sulla questione del contagio nelle Case di Riposo per Anziani. Questo perché siamo profondamente indignati da ciò che apprendiamo dalle comunicazioni del presidente di Azienda Servizi alla Persona (ASP) Distretto di Fidenza, Massimiliano Franzoni, e dal sindaco di Fidenza, Andrea Massari, presidente dell’Assemblea Sindaci del Distretto. Le cose che scrivono sono un insieme di immotivato autoelogio, comunicazioni che sono una vera e propria manipolazione dei fatti al fine di rappresentare una realtà che non trova riscontro. Continue reading “USB presenta un esposto alla Procura per le case di riposo per anziani”

Nella solitudine, la Resistenza

di Marco Severo

Se una somma di solitudini non fa una comunità, un accordo di spiriti può al contrario nutrirsi di quelle solitudini per rinsaldare il senso dello stare insieme. Diverso dal vedersi online, in questa emergenza da Coronavirus, è il connettersi attraverso idee e azioni condivise. Così quest’anno, nell’imminenza del 25 aprile, 75esimo anniversario della Liberazione, al Centro studi movimenti di Parma abbiamo deciso di tendere fili di pensiero tra le nostre case e darci un compito comune, da svolgere ciascuno per proprio conto nel mezzo della quarantena. Ragionare sul significato della Resistenza. E poi registrare un video col telefono. Questo il compito. Regole per lo svolgimento: poche, quasi nessuna. Ammessi, e anzi caldeggiati, la soggettività e l’approccio multidisciplinare. Resistenza intesa come lotta partigiana collocabile storicamente oppure come? Continue reading “Nella solitudine, la Resistenza”

Lettera aperta degli educatori delle cooperative sociali alle scuole

da Educatori e operatori del sociale di Parma e provincia
 
 
La situazione attuale ha costretto, a ragion veduta, alla chiusura delle scuole, provocando una serie di disagi sia alle famiglie che agli insegnanti e a tutto il personale scolastico. Ma c’è una categoria di lavoratori, che pur lavorando nelle scuole, non viene presa in considerazione, o quasi, ed è la categoria degli educatori.