La resistenza italiana dei partigiani “stranieri”

da Potere al Popolo – Parma

Nei sei anni di guerra dal 1939 al 1945, provocata dall’espansionismo nazista, fascista e del Giappone nazionalista, il mondo ha visto combattere una guerra che ha spostato milioni di uomini da una regione all’altra, eserciti, prigionieri, partigiani e profughi. Una parte di quella guerra si è combattuta anche in Italia, dopo l’occupazione nazista del 1943 a seguito dell’arresto di Mussolini.

Migliaia di partigiani di nazionalità non italiana hanno combattuto e sono morti per debellare la piaga del fascismo proprio nella terra dove il fascismo è stato inventato. Così come molti italiani hanno combattuto contro il fascismo in tante parti d’Europa e del mondo (Francia, Jugoslavia, Grecia, Libia ed Etiopia). Nella nostra regione combatterono oltre duemila partigiani stranieri mentre quasi tremila emiliani combatterono tra le fila partigiane fuori dai confini italiani.

Migliaia di persone sparse per il mondo hanno scelto da che parte stare, non in nome di religione, tradizione o lingua, ma guardando alla vita che volevano vivere in futuro. La patria è la terra dei padri, letteralmente, quindi la nostra patria è ogni angolo di suolo liberato dall’oppressione e dal razzismo di stampo fascista e dallo sfruttamento capitalista. Per questo oggi, in un periodo in cui fascismo, razzismo e nazionalismo tornano tristemente di moda, vogliamo omaggiare la resistenza ricordando quei partigiani stranieri che hanno combattuto per la nostra Liberazione. 

Perché oggi, come ieri abbiamo chiaro da che parte stare.

Parma, 25 aprile 2019