1922-2022: un centenario vissuto intensamente…

da Centro studi movimenti

Le iniziative per ricordare il centenario delle Barricate di Parma nel corso del 2022 sono state numerose. Molte sono state promosse e sostenute dalle istituzioni, altre sono state organizzate da collettivi, associazioni, sindacati o istituti di ricerca come il nostro, altre ancora sono state animate “dal basso”, da circoli culturali, gruppi di amici o singoli artisti, insegnanti, giornalisti ecc. che in qualche modo si sono sentiti in dovere di promuovere qualcosa a ricordo di quelle giornate di 100 anni fa. E così, dedicato alle Barricate, nel corso dei mesi abbiamo visto snodarsi un attivismo straordinario: scritte e murales, fumetti e articoli su giornali, fanzine studentesche e blog, canzoni e feste popolari, conferenze e lezioni-spettacolo, mostre e visite guidate, giochi da tavola e performance teatrali e, per finire, anche la produzione di una birra artigianale. Continue reading “1922-2022: un centenario vissuto intensamente…”

Della Verità in storia, “una sola, categorica e impegnativa per tutti”… eia eia alalà!

dal Centro studi movimenti

Mentre a Lesignano de’ Bagni l’amministrazione comunale (egemonizzata dalla Lega) chiama a tenere una conferenza Pietro Cappellari, uno scrittore che alcune fotografie lo ritraggono mentre partecipa alla commemorazione della Marcia su Roma con il braccio alzato fascista, le forze parmigiane di destra – Fratelli d’Italia e Lega – pensano bene di contestare due lezioni per le scuole del Centro studi movimenti, uno degli nodi della rete nazionale degli istituti storici della Resistenza. Di seguito il comunicato di risposta del Centro [ndr.]

Come ogni anno, il 10 febbraio è il giorno in cui ricercatori e ricercatrici di storia sono chiamati a esporsi sul “Giorno del ricordo”, ragionando di foibe e delle «complesse vicende del confine orientale», secondo quanto suggerisce la Legge n. 92 del 2004 che istituisce questa giornata. Come ogni anno, puntualmente, ricercatori e ricercatrici di storia sono accusati di essere negazionisti perché non si fermano a condannare la tragedia delle foibe ma, documenti alla mano, cercano di fare il loro mestiere, vale a dire capire ‒ e far capire a un più ampio pubblico ‒ quelle vicende, inserendole nel loro contesto. Continue reading “Della Verità in storia, “una sola, categorica e impegnativa per tutti”… eia eia alalà!”

“Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale

di Salvo Taranto

Questa storia è un pallone di fango: viene calciato in Brasile da un piede scaltro e robusto, senza vergogna; rimbalza in Sicilia provocando uno strano tonfo, rabbioso, amplificato dalla memoria del dolore; e poi rotola, rotola fino ad arrestare la propria corsa a Parma dove, inevitabilmente, si sgonfia. Come ogni vicenda che ruota intorno alla mafia, tra i protagonisti compaiono sciacalli, indignati, distratti e silenziosi. Nulla di nuovo, in fondo, ma è giusto raccontarla comunque, perché alcune storie sono domande rivolte anche chi non intende ascoltarle. Eccola. Continue reading ““Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale”

Nella solitudine, la Resistenza

di Marco Severo

Se una somma di solitudini non fa una comunità, un accordo di spiriti può al contrario nutrirsi di quelle solitudini per rinsaldare il senso dello stare insieme. Diverso dal vedersi online, in questa emergenza da Coronavirus, è il connettersi attraverso idee e azioni condivise. Così quest’anno, nell’imminenza del 25 aprile, 75esimo anniversario della Liberazione, al Centro studi movimenti di Parma abbiamo deciso di tendere fili di pensiero tra le nostre case e darci un compito comune, da svolgere ciascuno per proprio conto nel mezzo della quarantena. Ragionare sul significato della Resistenza. E poi registrare un video col telefono. Questo il compito. Regole per lo svolgimento: poche, quasi nessuna. Ammessi, e anzi caldeggiati, la soggettività e l’approccio multidisciplinare. Resistenza intesa come lotta partigiana collocabile storicamente oppure come? Continue reading “Nella solitudine, la Resistenza”

Un viaggio della memoria che parla al presente

di Marco Severo

Un momento della visita all’ex campo di internamento di Rivesaltes.

Lo chiamano «le désert du midi», il deserto del sud, è un’enorme spianata ai piedi dei Pirenei francesi, terra di vento e silenzi dove la coscienza dell’Europa del Novecento parla ancora, anzi grida, al presente. Ruderi di baracche stanno allineanti su una porzione dei seicento ettari dell’ex campo d’internamento di Rivesaltes, dove dal 1939 i francesi rinchiusero migliaia di uomini, donne e bambini considerati «indesiderabili» per ragioni politiche, etniche, religiose. Il campo è l’ultimo incontro nei quattro giorni trascorsi tra Spagna e Francia, durante il viaggio della memoria 2019 organizzato dal 25 al 30 ottobre dal Centro studi movimenti di Parma e dall’Istituto storico della Resistenza di Reggio Emilia. Continue reading “Un viaggio della memoria che parla al presente”

La retorica della “grande” guerra nei monumenti di Parma

dal Centro studi movimenti

Dal 1919 il 4 novembre è la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, istituita per celebrare la giornata della vittoria dell’Italia, un anno prima, nel primo conflitto mondiale. Per il ministero della Difesa è un’occasione per celebrare «valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi»; per alcuni prefetti un modo per parlare ancora della Grande guerra come “quarta guerra d’indipendenza”. Continue reading “La retorica della “grande” guerra nei monumenti di Parma”

La resistenza italiana dei partigiani “stranieri”

da Potere al Popolo – Parma

Nei sei anni di guerra dal 1939 al 1945, provocata dall’espansionismo nazista, fascista e del Giappone nazionalista, il mondo ha visto combattere una guerra che ha spostato milioni di uomini da una regione all’altra, eserciti, prigionieri, partigiani e profughi. Una parte di quella guerra si è combattuta anche in Italia, dopo l’occupazione nazista del 1943 a seguito dell’arresto di Mussolini. Continue reading “La resistenza italiana dei partigiani “stranieri””

Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti

da Ciac 

Anche quest’anno a Parma nel corteo del 25 aprile dieci dei venti storici labari dei battaglioni partigiani operanti nel territorio di Parma e provincia, saranno portati da altrettanti migranti, in particolare dai rifugiati che partecipano al progetto Tandem di CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione internazionale). Continue reading “Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti”