Riceviamo e pubblichiamo l’appello di “alcune e alcuni antifascist* di Parma” (ndr).
Cosa fare nei tempi bui del coronavirus per non fare passare sotto l’uscio una data così importante come il 25 Aprile? Sicuramente possiamo fare tanto e tanto si sta già facendo. Pensiamo ai tanti progetti di denuncia e ricerca sulle situazioni lavorative precarie ai tempi del covid-19 svolto da sindacati e varie realtà politiche. Pensiamo anche all’immenso lavoro di volontariato dei tanti gruppi che stanno occupando spazi lasciati vuoti da anni di liberismo sfrenato, privatizzazione dei servizi essenziali e tagli al welfare state.
Questo purtroppo non basterà: siamo ben consapevoli del periodo di crisi economica e sociale che ci aspetta nel prossimo futuro, abbiamo già visto in questi mesi la risposta repressiva alle istanze di disoccupati, carcerati, famiglie in difficoltà, lavoratori precari e di tanti altri soggetti “a rischio”. Bisognerà quindi rimboccarsi le maniche e dare supporto a tutte queste richieste e a prepararsi ad una stagione di lotta.
Cosa fare per il momento? Cosa fare perché un valore fondante come l’antifascismo non vada nel dimenticatoio? Una prima risposta pratica sarà quella di rilanciare e promuovere tutto il lavoro di denuncia sopracitato. Una seconda risposta pratica è un appello che lanciamo a tutt* voi sincer* antifascist*.
Riempiano di fiori e bandiere i luoghi simboli dell’antifascismo parmigiano e parmense.
Nel rispetto delle normative ancora in atto, in un crescendo di azioni, fino al 25 Aprile, vi chiediamo di deporre un fiore, un mazzo di fiori e/o una bandiera rossa nei luoghi simboli dell’antifascismo. A partire dalla toponomastica (per esempio via Fosse Ardeatine) oppure nei luoghi di eccidi ad opera dei fascisti (per esempio Piazza Garibaldi) e di documentare inviandoci una foto.
Vorremmo provare a fare lo stesso per i balconi delle nostre case mettendo una bandiera o qualsiasi voglia altro simbolo di lotta e resistenza alla barbarie nazifascista, per poi documentarlo inviandoci una foto.
Riprendiamo comunque in ogni caso l’appello dell’Anpi a riprodurre alle ore 15 del 25 Aprile la canzone Bella Ciao da ogni balcone.
In attesa di tempi migliori in cui ci si potrà nuovamente abbracciare e commemorare in una maniera degna la Resistenza al nazifascismo.
Ora e sempre Resistenza!