da Coordinamento cittadino contro il DDL 1660 e Comunità palestinese di Parma e solidali
Sono ormai diversi mesi che in Italia va avanti la mobilitazione contro il disegno di legge 1660 (DDL Sicurezza) che si è affiancata alla mobilitazione a sostegno della Palestina. Incontri, dibattiti, presidi, manifestazioni, nonostante l’oscuramento dei media nazionali, hanno accompagnato l’iter parlamentare del DDL che va inesorabilmente verso l’approvazione.
La mobilitazione ci ha restituito alcune certezze. La consapevolezza che questo disegno di legge è diretto ad indebolire ulteriormente le lotte sociali, colpendo i picchetti davanti ai magazzini della logistica, i blocchi stradali, la solidarietà con le occupazioni abitative, le azioni contro i cantieri delle grandi opere, con un aumento spropositato delle pene detentive e pecuniarie, anche se svolte in modalità pacifiche.
La consapevolezza inoltre che questo DDL si collega alla devastante crisi economica che da tempo attanaglia il nostro paese e alla tendenza sempre più evidente alla guerra: l’aumento del costo delle materie prime, la continua delocalizzazione della produzione industriale, l’inesorabile affermarsi del precariato lavorativo, il generale peggioramento delle condizioni di vita sono strettamente connessi allo stato di guerra permanente in cui da anni ci ha condotto la NATO con la servile collaborazione dei governi di centro destra e centro sinistra, con una parte sempre più consistente della spesa pubblica destinata a pagare armi per fare la guerra in altre parti del mondo piuttosto che ai bisogni sociali.
Proprio per questo la mobilitazione è unitaria, perché noi sappiamo bene da che parte stare e perché senza una Palestina libera nessuno può dirsi libero. La guerra che questo governo alimenta in tutto il mondo si riversa ora anche sulle persone spinte sempre più ai margini e sulle comunità politico-sociali che lottano per riprendersi i diritti negati e in solidarietà con gli oppressi.
Ne abbiamo avuto solo un assaggio con la durissima repressione messa in atto contro studenti, studentesse e solidali nelle manifestazioni per la Palestina che hanno attraversato tutto il paese.
Da queste certezze, derivano alcune conclusioni:
- Ribaltiamo il concetto di sicurezza. Sicurezza che deve tornare ad essere quella di avere un tetto sulla testa, di non crepare sul posto di lavoro, di potersi curare senza aspettare mesi per una visita.
- Continuiamo ad opporci a questo DDL nonostante la sua approvazione e denunciamo le responsabilità di questo governo nel genocidio in corso in Palestina
- Superiamo la paura agendo e sperimentando forme di lotta sempre più incisive, che portino realmente a dei risultati.
- Facciamo ogni sforzo per saldare questa campagna contro il DDL alla resistenza Palestinese, Libanese e di tutti i popoli in lotta contro l’imperialismo occidentale, contro la NATO e le politiche guerrafondaie dei nostri governi.
Con ogni mezzo necessario.
Sabato 12 Dicembre, ore 15:30, Manifestazione a partire da piazzale Santa Croce, Parma.
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