Fidenza scende in piazza contro la guerra in Ucraina

di Alexandr Belletti

Sabato 5 marzo, a Fidenza, si è svolto un presidio contro la guerra in Ucraina, promosso da Circolo “Pietro Paolo Piro” del Prc di Fidenza, Rete Kurdistan, Associazione Jambo – commercio equo Fidenza, Gc Fidenza, Pci e Fgci Parma. Durante l’iniziativa è intervenuto Alexandr Belletti, segretario del Prc di Fidenza che di seguito pubblichiamo [n.d.r.].

In questa situazione di guerra in Ucraina è importante ribadire la nostra ferma condanna sia dell’invasione militare russa, che sta producendo migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati, sia dell’imperialismo americano e NATO, che non hanno fatto nulla per cercare una soluzione pacifica, anzi hanno fatto di tutto per inasprire il conflitto, armando e finanziando l’esercito ucraino e incentivando in questo modo una soluzione militare al conflitto del Donbass.

Riteniamo sbagliato schierarci con il dittatore Putin, che invade un paese violando ogni legge internazionale e arresta chiunque osi protestare contro la guerra. Inoltre, la sua invasione sta generando una crisi umanitaria gravissima, che in Europa non si vedeva da almeno 20 anni.

In tutto questo i media stanno facendo di tutto per manipolare l’opinione pubblica per far credere che in questo conflitto ci siano dei “buoni” e dei “cattivi” e che sia assolutamente necessario schierarsi dalla parte degli USA e dell’Ucraina, altrimenti si passa dalla parte del torto. Questa è una visione ipocrita, perché la colpa di questa guerra è di entrambi gli schieramenti, non ammetterlo è miopia politica.

La NATO ha condotto invasioni simili a quella russa in diversi paesi del mondo, tra cui Jugoslavia, Afghanistan e Iraq, provocando la morte di decine di migliaia di innocenti e senza ricevere sanzioni o altri tipi di punizione. Inoltre, non possiamo dimenticare come in Ucraina sia stato messo fuori legge il Partito Comunista e nel 2014 siano stati bruciati vivi gli oppositori a Odessa. Infine, non possiamo dimenticare gli 8 anni di guerra nel Donbass, provocata anche dalla indisposizione a trattare del governo.

Per queste ragioni noi vogliamo schierarci dalla parte della pace, è di primaria importanza fare pressione su entrambi gli schieramenti affinché la Russia ritiri le truppe e l’Europa si distacchi dalla politica guerrafondaia USA e si metta al lavoro con tutte le parti del conflitto per trovare una soluzione pacifica. Non possiamo permetterci una nuova guerra fredda e una nuova corsa alle armi che già sembra incominciare, i soldi vanno spesi in politiche sociali, sanità ed istruzione, non bombe e armi.

NO ALLA GUERRA! Sì ALL’AMICIZIA TRA I POPOLI!