“Venite a Parma che abbiamo già riaperto i musei”. E sul coronavirus in città nessun dato

di M. Laudrup

Quello che segue è un resoconto della ricerca che ho condotto per conoscere il numero di casi positivi tra i residenti della città di Parma. Un dato che non si trova su nessun mezzo d’informazione locale, nonostante siano invece diffusi quelli relativi alla Provincia e ad alcuni comuni del parmense. Eppure, ho ottenuto le informazioni ufficiali come comune cittadino, senza particolari raccomandazioni ed entrature, limitandomi a usare la testa e un po’ di pazienza. Ma sono dati che qualsiasi giornalista, di qualsiasi testata, cartacea o online, può ottenere facilmente facendo una telefonata o mandando una email.

Lunedì 2 marzo, ore 9.00 – Su siti online appare la notizia dell’insegnante, residente in provincia di Salerno, risultata positiva ai sintomi del Coronavirus dopo il suo rientro da Parma, dove aveva trascorso i giorni di Carnevale presso i parenti. La notizia, dettagliata, giunge da Salerno. Su identità ed eventuale positività dei parenti da Parma nessuna notizia.

Ore 14.30 – Al TG24 di Sky compare il sindaco di Parma Federico Pizzarotti in collegamento diretto dalla sede del Comune. Nella lunga “intervista”, il primo cittadino con poteri di autorità sanitaria locale, presenta il video “Parma non si ferma” e prosegue il monologo esprimendo nella sostanza il concetto: “dobbiamo andare avanti, c’è Parma 2020, abbiamo già riaperto i musei, venite a Parma che ci sono tante belle cose da fare, da vedere e da mangiare”. Nessun accenno e nessuna domanda da parte del mezzobusto, in funzione di spalla, sulla reale situazione sanitaria della città…

Ore 17.30 – Esce il comunicato quotidiano della Regione che aggiorna la situazione sulla diffusione del virus, riportando 61 casi nella provincia di Parma.

Martedì 3 marzo, ore 9 – Come nei giorni precedenti, i quotidiani cartacei e online, oltre a pubblicare come sempre il comunicato della Regione, riportano anche una serie di notizie relative a Comuni della Provincia, specificando il numero di casi dei singoli paesi, spesso con indicazioni anche su età e professione dei contagiati. Riguardo alla città di Parma nulla.

Dopo una rapida ricerca in rete, constato che il dato sul numero dei contagiati residenti a Parma è introvabile, a differenza di quanto avviene per i paesi e per i capoluoghi delle altre provincie (si vedano, ad esempio, le edizioni online del “Resto del Carlino” di Reggio Emilia, Modena e Bologna).

Provo, allora, a contattare gli uffici del Comune di Parma per richiedere questa informazione. Dopo qualche rimbalzo e un po’ di attesa, l’impiegata, in maniera tanto cortese quanto impacciata, mi dice che quel dato “non riesce ad averlo perché non è compito del Comune darlo”. Riesco, però, a ottenere qualche altra indicazione e provo a continuare la ricerca.

Ore 16 – In via informale, non dal Comune, arrivo al dato sui contagiati residenti a Parma: sono 21 sui 61 casi totali della Provincia. È però un dato già “vecchio”, riferito al giorno prima, in quanto nel frattempo sono già stati riscontrati un’altra ventina di casi (nel comunicato ufficiale della Regione, poco più di un’ora dopo, ne saranno infatti comunicati 84 nella provincia).

Ore 21 – Sui vari giornali online – e ribadita in grande evidenza sui cartacei del giorno successivo – esce una splendida foto della Giunta comunale al completo che affolla sorridente l’imbocco di via Farini “perché bisogna essere ottimisti”.

Mercoledì 4 marzo, ore 9 – Ovviamente da fuori Parma, scende in campo il noto virologo Burioni che commenta la foto, testualmente: “Io ho la sensazione che molta, troppa gente non abbia capito con che cosa abbiamo a che fare.” (leggi). L’immediata e piccata risposta del vicesindaco Bosi è da incorniciare per quanto è surreale (leggi).

Mi rimetto all’opera, provando questa volta a contattare i riferimenti relativi al bel comunicato del 3 marzo pubblicato sul portale del Comune “CdV e Polizia Locale informano sul Coronavirus”, sottotitolo: “Gruppi di Controllo di Vicinato e Polizia Locale uniti per diffondere informazioni corrette, aggiornate ed attendibili ai cittadini sul coronavirus”.

Dopo la solita trafila ottengo lo stesso risultato del giorno precedente…

Ore 16 – Questo è il momento in cui, finalmente, ottengo il dato ufficiale sui casi positivi tra i residenti della città di Parma, riferito alle ore 14: 36 residenti nel Comune sui 115 della Provincia. Di questi, 28 presentano positività e sintomi tali da richiedere il ricovero in ospedale, mentre 8 hanno positività e sintomi per i quali è stato ritenuto sufficiente l’isolamento e la degenza domiciliare. L’incremento è di oltre il 70% nell’arco di 48 ore.

È evidente il silenzio assordante di tutti mezzi di informazione, locali e non, di qualsiasi genere e natura, di qualsiasi colore politico, oltre a quello di tutti gli organi dell’amministrazione comunale di Parma.

Giovedì 5 marzo, ore 17 – I contagiati sono 150 nella provincia, a Parma…

Venerdì 6 marzo, ore 17 – I contagiati sono 180 nella provincia, a Parma…

A questo punto, se non si è sudditi ma cittadini, basta prendere il telefono e chiamare il Comune di Parma (allo 0521.40521) o la Polizia locale (allo 0521.218000) e rivendicare con fermezza ed educazione l’elementare e sacrosanto diritto di conoscere la reale situazione della città nella quale si vive, e non solo della Provincia.

Se sarò in grado, continuerò l’aggiornamento. Nel frattempo, ottimismo e “Venite a Parma che abbiamo già riaperto i musei…” (Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, con poteri di autorità sanitaria locale, Sky TG24, 2 marzo 2020).