Dal reddito di cittadinanza al lavoro di cittadinanza: l’arte del prestigiatore

di Francesco Antuofermo

Qualche giorno fa, un certo Pierangelo Albini è stato ricevuto con tutti gli onori in Commissione Lavoro del Senato della Repubblica nel corso dell’audizione sul cosiddetto “Decretone”, il pacchetto di provvedimenti dove è stato inserito il reddito di cittadinanza.  Le sue intenzioni erano quelle di lanciare un accorato appello ai parlamentari per sensibilizzarli contro l’approvazione del decreto, perché a suo dire questa elemosina, anziché incrementare l’occupazione scoraggerebbe ancora di più i giovani a cercare lavoro. Pierangelo Albini è poco conosciuto dagli operai, ma è una persona che conta. Continue reading “Dal reddito di cittadinanza al lavoro di cittadinanza: l’arte del prestigiatore”

Presidio per il diritto alla casa

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Sabato mattina(16/2/2019) la Rete diritti in casa ha manifestato davanti alla prefettura. Gli organizzatori hanno ricordato nei vari interventi che “a Parma l’accesso ad un alloggio decente sta diventando un obiettivo irraggiungibile per migliaia di persone” e che a fronte di questo grave problema sociale “è inaccettabile che la linea prescelta dalla Prefettura e dalla Questura di Parma sia quella di eseguire gli sfratti usando spiegamenti di forze di polizia che sarebbero comprensibili per interventi come quelli contro la mafia ma non per mandare in strada famiglie in difficoltà”.

L’emergenza casa non si risolve con la polizia

da Rete Diritti in Casa

A Parma l’accesso ad un alloggio decente dove poter vivere il diritto all’abitare sta diventando un obiettivo irraggiungibile per migliaia di persone della fascia più povera della popolazione. Per avere una casa in affitto nel mercato privato non è più sufficiente un reddito fisso: ne servono due, sia per convincere il proprietario a sottoscrivere il contratto sia per riuscire poi a coprire il costo sproporzionato della pigione. Sempre più spesso le agenzie e i proprietari chiedono anche elevate fidejussioni prima di concedere una casa in affitto. Intere categorie di persone che rientrano nel mondo del lavoro precario sono così escluse dal mercato privato. Continue reading “L’emergenza casa non si risolve con la polizia”

Ci infiocchettano la pancia e ci tagliano la testa

di Elisabetta Salvini

I contenuti passano anche attraverso le immagini. Anzi, le immagini arrivano prima e con maggiore efficacia. E questa locandina ne è un esempio lampante. L’uomo che parlerà a Parma, mercoledì 13 febbraio, ha un viso, un nome e un cognome. La donna, di cui si deve decidere e programmare il destino, no. Per lei non è previsto alcun viso. Il suo corpo è tagliato per metterne in evidenza le due sole parti importanti: la pancia gravida e il seno che presto allatterà il futuro neonato o neonata (con ogni probabilità ipotesi meno auspicabile). Il resto non ha alcuna importanza, perché per il Popolo della famiglia la donna/persona non esiste. Esiste solo la donna/pancia e madre. Continue reading “Ci infiocchettano la pancia e ci tagliano la testa”

Cani da guardia o cani da compagnia

di Marco Severo

Anni fa, una storica casa editrice cittadina ricorse a uno slogan piuttosto efficace per pubblicizzare il proprio marchio: «Battei legge Parma, Parma legge Battei». Elementare e funzionale. Compariva anche sui segnalibri dell’allora libreria di via Cavour. Era facile da ricordare, inconfutabile nella sua logica. Ma al di là di ciò, l’aforisma colpiva l’attenzione per la forma perfettamente circolare e per l’autosufficienza della sua sostanza semantica. Ben vestendo l’abito dell’autoreferenzialità parmigiana, infatti, lo slogan, oltre che affermare l’affidabilità della Battei in materia di lettura, denunziava, anche, l’autonomia se non proprio l’autarchia di un intero sistema culturale. Continue reading “Cani da guardia o cani da compagnia”

L’opprimente pericolosa “normalità”

di Margherita Becchetti

Il problema non è quella parte di società che davvero vorrebbe un ritorno alla medievale subalternità femminile, quelli che – da Fontana a Pillon ‒ ci vorrebbero chiuse in casa a far figli, meste e ubbidienti. Loro sono una piccola parte, retrograda e irrispettosa certo, ma facilmente arginabile se… Se non ci fosse un altro pezzo di società composto da uomini e donne, quello sì pericoloso e insidioso, che rimane pressoché indifferente di fronte al sessismo diffuso, che non lo riconosce, che ride a battute volgari, che le inoltra sui social. Che di fronte a una pubblicità come quella esposta dal negozio di elettrodomestici e ferramenta Chiastra di Langhirano, sorride con un’alzata di spalle e dice «ma che vuoi che sia», rinunciando a riflettere sul senso delle cose. Continue reading “L’opprimente pericolosa “normalità””

Il 10 febbraio fa bene alla Repubblica democratica?

di William Gambetta

Il Giorno del ricordo del 10 febbraio – dedicato alle «vittime delle foibe» e all’«esodo» delle popolazioni italiane dalle terre del confine orientale – è stato istituito nel marzo 2004. In quel momento al governo del paese c’era Silvio Berlusconi, a capo di un’alleanza che comprendeva Forza Italia, Lega Nord, Alleanza nazionale (erede del Movimento sociale italiano) e i cattolici ipermoderati di Ccd e Cdu.  La Legge 92 che istituì quella nuova ricorrenza fu approvata con una maggioranza ben più ampia di quella che sosteneva il governo, dagli ex missini (mai pentiti delle loro radici neofasciste) ai Democratici di sinistra (questi sì pentiti del loro passato comunista). Una legge bipartisan, insomma, esemplare del clima politico dell’epoca, segnato dall’alternanza tra centrodestra e centrosinistra alla guida del neoliberalismo imperante. Continue reading “Il 10 febbraio fa bene alla Repubblica democratica?”

Due iniziative antifasciste per la giornata del 10 febbraio

Comunicati di Comitato antifascista e per la memoria storica, Per l’unità nell’antifascismo e Gruppo anarchico Antonio Cieri e Usi Parma

Per domani, 10 febbraio, sono in programma due iniziative antifasciste. La prima, al mattino, alle ore 10:30, al Cinema Astra di piazzale Volta, si svolgerà l’assemblea Foibe e fascismo, organizzata dal Comitato antifascista e per la memoria storica e da Anpi e Anppia di Parma. La seconda, al pomeriggio, alle 15:30, quando da piazzale Barbieri, prenderà avvio una manifestazione per le strade del quartiere Molinetto, intitolata La storia non si riscrive. No al fascismo, sì all’accoglienza!. Continue reading “Due iniziative antifasciste per la giornata del 10 febbraio”