di Sara Piovani
Abbiamo atteso la prima edizione di Quartieri Partigiani per due anni, prima bloccata dallo scoppio della pandemia poi lo scorso anno da un mezzo nubifragio. Ma non ci siamo scoraggiati e in due anni l’entusiasmo per questo progetto nel quale crediamo profondamente non è mai scemato, anzi. Ce lo eravamo immaginati proprio come è accaduto, la scorsa domenica, 16 aprile.
Una mattinata di sole scintillante, di tanti volti dai sorrisi larghi, orecchi e cuori in ascolto. Racconti, canti e musica. Una Festa d’Aprile. Il Parco Pio Montermini e Laura Polizzi, le vie Bruno Pelizzi, Mario Jacchia, Fermo Ogni Bene, Umberto Pagani e Remo Polizzi sono stati la mappa che ci ha guidati in una passeggiata dove i nomi cui sono state intitolate le strade sono diventati punti di orientamento per un percorso di narrazione storica avvincente e appassionata grazie ai racconti di Iaria La Fata, Margherita Becchetti e William Gambetta, storici del Centro studi movimenti, che da anni sapientemente restituiscono la storia alle strade della nostra città, trasformandola in un bene comune.
Ad ogni tappa della passeggiata hanno dato voce alla Resistenza attraverso il canto e la musica il Coro dei Malfattori di Parma, il Coro dell’Amata Rossa di Reggio Emilia, I Violenti Piovaschi di Carpi e Peto e Leo della Lega di Cultura di Piadena. La banda di Quartiere di Reggio Emilia ci ha accompagnati ad ogni spostamento creando la meraviglia di una festosa parata.
Sono trascorsi oltre dodici anni da quando gli storici che ho appena nominato hanno fondato, insieme ad altri di noi, il Coro dei Malfattori perché sostengono che anche attraverso il canto popolare di brani antifascisti, di lotta e lavoro si possa contribuire alla diffusione della Memoria.
Domenica infatti i cori e la banda hanno dato voce alla memoria della Resistenza intonandosi alle loro voci che sanno tradurre la complessità della storia senza scivolare nel semplicismo o nella retorica. Raccontare con la musica e il canto è stato un modo di avvicinarsi ancora di più alle corde emotive delle persone, e l’entusiasmo del pubblico che ci ha accompagnati ne ha dimostrato l’efficacia.
La prima edizione di Quartieri Partigiani, realizzata lo scorso 16 aprile nel quartiere Montanara, è un progetto di Coro dei Malfattori e Centro Studi Movimenti in collaborazione con il Circolo Arci Minerva e patrocinato da Anpi Parma. E’ stato il primo appuntamento di un percorso che vuole toccare ogni anno alla vigilia del 25 aprile i quartieri della città dal suo perimetro fino al centro. La seconda edizione, il prossimo anno, sarà dedicata al Quartiere Pablo.