Vamolà!
Ulteriore asfalto con i fondi per la mobilità sostenibile?
da Parma Dimensione Umana
Nel comunicato stampa del Comune di Parma “Mobilità sostenibile, 564.000 euro per nuove strategie” del 31 dicembre 2020, ci si aspettava di trovare, come indica il titolo, nuove strategie per la mobilità sostenibile. Purtroppo, a fianco di progetti utili a consentire ai cittadini di muoversi meglio e con meno impatti sull’ambiente, si vedono elencate, tra i progetti più imponenti e che costeranno enormi quantità di denaro pubblico, numerose nuove strade. Se è vero che le parole sono importanti, costruire nuove strade NON è una nuova strategia (non se ne può immaginare una più obsoleta) e ancora meno una misura di mobilità sostenibile. Continue reading “Ulteriore asfalto con i fondi per la mobilità sostenibile?”
La città di Amazon?
da Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Parma
L’ipotesi di un magazzino Amazon a Parma è un’altra minaccia sul futuro
della città che ci troveremo ad affrontare dopo avere appreso nei giorni scorsi
che aeroporto cargo e Ti-Bre sono ancora all’ordine del giorno. Sono tre
progetti interconnessi: rispondono a una stessa logica che tutto sacrifica
al procedere incontrollato del ciclo consumo-profitto. Continue reading “La città di Amazon?”
Come ripartire? Opere utili e non il “bazooka” di Bonaccini
da Partito della Rifondazione Comunista di Parma
Per ripartire dopo il disastro della pandemia saranno necessarie ingenti risorse finanziarie; spenderle bene è quanto mai importante perché le scelte attuali incideranno sul nostro futuro. Preoccupano allora le dichiarazioni del Presidente della Regione Bonaccini dalle quali risulterebbe che il nostro territorio abbia bisogno soprattutto di strade, autostrade, aeroporti… riproponendo il completamento dell’autostrada Ti-Bre e l’estensione e riconversione cargo dell’aeroporto a Parma. Due opere disastrose già prima, tanto più adesso. Tra le infrastrutture previste, soltanto il raddoppio e l’elettrificazione della Ferrovia Pontremolese rispetta criteri di mobilità sostenibile. Il resto sono soldi buttati, consumo di suolo, danno ambientale.
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