Anche Parma grida “Black Live Matters!” (FOTO)

di Petra Colombo

“I can’t breathe”. Non poteva avere nome diverso il presidio di solidarietà a George Floyd che si è tenuto ieri pomeriggio, dalle 18.00, in piazza Garibaldi. Erano in tanti, tutti con la mascherina e a debita distanza. Soprattutto ragazze e ragazzi molto giovani, convocati per un presidio di solidarietà antirazzista da numerosi collettivi e associazioni cittadini (gli organizzatori dell’evento su Facebook sono Collettivo La Rage, Link Studenti Indipendenti, Art Lab, Post, Rete Diritti in Casa, Associazione Enigma, Udu, Parmantifascista 2.0, Fridays For Future, Info Movimento Parma). Continue reading “Anche Parma grida “Black Live Matters!” (FOTO)”

Supporto Popolare a Parma: un bilancio provvisorio e qualche idea per proseguire

di Sante Lapertura*

 
Sono passate sei settimane dalla prima consegna: era il 18 aprile, in pieno lockdown: quasi cinquecento decessi e oltre tremila contagiati. Quel giorno ci lavorammo in tre: due a comporre le cassette sul magnifico tavolo da lavoro di Oltrefood, uno a consegnarle, approfittando del permesso di circolare in auto per ragioni lavorative. Cinque piccoli contributi a persone in difficoltà che avevamo rintracciato grazie a contatti personali oppure chiedendo in parrocchia. L’altro ieri – 21 maggio – abbiamo consegnato venti cassette, ormai siamo a un centinaio in totale: alcuni ci hanno raggiunto attraverso il numero di telefono del Supporto Popolare, altri si sono fatti vivi attraverso canali informali.

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Roberti: “Per Bonaccini e Pizzarotti la pandemia non ha cambiato nulla”

di Roberta Roberti*

Scusate, stavolta non sarò breve e concisa come al solito. Ma i problemi seri e complessi non si risolvono nè con ragionamenti approssimativi, nè con soluzioni semplici. Purtroppo. Per chi ce la farà, buona lettura e grazie a chi vorrà commentare in maniera costruttiva e civile. Mi rivolgo ai miei concittadini, perché davvero questo ingresso nella Fase 2 è costellato di passi falsi e di domande alle quali credo sia ormai indispensabile pretendere risposte inequivocabili dalle istituzioni. Continue reading “Roberti: “Per Bonaccini e Pizzarotti la pandemia non ha cambiato nulla””

Una vita di lotta, una vita da comunista

di Mario Amadei

La notte tra il 4 e il 5 maggio ci ha lasciato Pietro Paolo Piro. Dopo una lunga e grave degenza per il covid 19, era tornato a casa due settimane fa. Era sereno e non vedeva l’ora di poter tornare all’attività politica, quando improvvisamente se ne è andato. Ieri, 7 maggio, si sono svolti i suoi funerali al cimitero di Carzeto di Soragna, con una quindicina di persone, tra compagni, amici e familiari. Sulla bara, la bandiera rossa di Rifondazione comunista. Molti partiti e associazioni  della sinistra antagonista, in questi giorni, hanno comunicato il loro cordoglio, a loro uniamo anche quello della nostra redazione (ndr).

Pietro Paolo Piro era nato a Mistretta, in provincia di Messina, il 28 giugno 1960. Era arrivato a Parma da ragazzo, dalla Sicilia, insieme alla propria famiglia, come tante altre, costrette – come oggi – a spostarsi alla ricerca del lavoro. Pur restando legato e conservando affetti in Sicilia, Pietro trascorse gran parte della propria vita in provincia di Parma, a Soragna. Continue reading “Una vita di lotta, una vita da comunista”

Prof precari, dalle stalle alle (Cinque) stelle

di Marco Severo

Lucia Azzolina, ministra all’Istruzione.

Siamo stati sottocoperta con il sapore della tempesta sulle labbra. Abbiamo imparato a muoverci in spazi angusti e a fare uso di un linguaggio selettivo, forse ad avere orecchie più attente. La scuola con il virus lo richiedeva. Bisognava, in questi mesi, insegnare in modo diverso e lo abbiamo fatto. Non c’era tanto da imparare a fare lezione sul web e a gestire la Didattica a distanza (o Didattica di stanza?), quanto provare a rimodulare la forma e il contenuto di una pratica quotidiana. “Guardi prof, le faccio vedere le mie pecore e il mio cavallo” ha esordito giorni fa un alunno di prima media, Appennino parmense, sorpreso nella stalla dall’inizio della lezione online (aveva portato con sé lo smartphone). Continue reading “Prof precari, dalle stalle alle (Cinque) stelle”

Il decreto Cura Italia o cura profitti?

di Andrea Scannavino*

E così il tanto atteso Dpcm Cura Italia è arrivato. Dopo tanti proclami, anticipazioni, retromarce e rassicurazioni, finalmente il premier Conte rompe gli indugi e come di consueto in diretta Tv e Facebook annuncia le nuove misure per la tanto attesa Fase 2. Come tantissimi, ero anche io seduto davanti lo schermo in attesa delle nuove disposizioni: non una parola sull’analisi della curva epidemiologica, degli avanzamenti fatti per lo screening sulla popolazione che presto tornerà a lavoro, soltanto parole confuse che volevano dire tutto e il contrario di tutto. Continue reading “Il decreto Cura Italia o cura profitti?”

Uomini e donne usa e getta. Il “loro” 1° maggio

di Cristina Quintavalla

Silenziati, resi invisibili, non riconosciuti. In questi drammatici giorni le lavoratrici e i lavoratori vengono nominati il meno possibile. Al centro c’è la caduta della produzione, il calo del fatturato, la mancanza di liquidità delle aziende, il rischio di crollo delle PMI, la difficoltà ad accedere ai prestiti delle banche, la contrazione della domanda. Viene dato per scontato che le imprese dovranno licenziare, mettere in cassa integrazione, e che per milioni di  lavoratori e per le loro famiglie, nel mondo occidentale contaminato dal Covid-19, si apriranno scenari di disperazione. Per i più fortunati si prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali, che funzioneranno se e finchè saranno finanziati. Tutti gli altri non ne potranno usufruire. I lavoratori autonomi (leggi: i senza lavoro costretti ad aprire una partita IVA)  usufruiranno di un bonus di 600 (forse 7-800) euro una tantum, tutti gli altri, i cosiddetti “lavoratori atipici”, probabilmente niente. Continue reading “Uomini e donne usa e getta. Il “loro” 1° maggio”

Lockdown e infanzia. Cosa accade ai bambini?

Andrea Davolo*

I bambini e gli adolescenti sono completamente spariti dalle decisioni prese dal governo sulla Fase 2.  Al limite, quando se ne parla, è per interrogarsi su dove collocarli ora che i genitori saranno costretti (da Confindustria) a tornare sui luoghi di lavoro. Che è una preoccupazione sacrosanta, soprattutto se consideriamo la totale assenza di strumenti di supporto alle famiglie, che si trovano costrette a fare da sole: 15 giorni di congedo parentale al 50% e bonus baby sitter (fra l’altro erogati come alternativa che esclude l’altra) sono strumenti la cui fruibilità per la gran parte delle famiglie è già terminata da un pezzo. Continue reading “Lockdown e infanzia. Cosa accade ai bambini?”

Nella solitudine, la Resistenza

di Marco Severo

Se una somma di solitudini non fa una comunità, un accordo di spiriti può al contrario nutrirsi di quelle solitudini per rinsaldare il senso dello stare insieme. Diverso dal vedersi online, in questa emergenza da Coronavirus, è il connettersi attraverso idee e azioni condivise. Così quest’anno, nell’imminenza del 25 aprile, 75esimo anniversario della Liberazione, al Centro studi movimenti di Parma abbiamo deciso di tendere fili di pensiero tra le nostre case e darci un compito comune, da svolgere ciascuno per proprio conto nel mezzo della quarantena. Ragionare sul significato della Resistenza. E poi registrare un video col telefono. Questo il compito. Regole per lo svolgimento: poche, quasi nessuna. Ammessi, e anzi caldeggiati, la soggettività e l’approccio multidisciplinare. Resistenza intesa come lotta partigiana collocabile storicamente oppure come? Continue reading “Nella solitudine, la Resistenza”

Ceci n’est pas une école

di Giacomo Montagna*

Dopo quasi due mesi di didattica a distanza (per gli addetti ai lavori Dad) possiamo affermare che, nonostante le varie dichiarazioni positive della ministra Azzolina a riguardo, la scuola digitale è un colabrodo. Sarebbe meglio dire che questo è un periodo di non scuola, visto che è assente quell’unità di tempo, luogo e relazioni che caratterizzano l’efficacia e l’importanza sociale di questa istituzione all’interno della vita delle persone. Continue reading “Ceci n’est pas une école”