Presidio alla Lidl in via Venezia. “La lotta di Adil continua”

di Igor Micciola

Venerdì 18 giugno un camion ha travolto e ucciso Adil Belakhdim, sindacalista in forza al Si Cobas, durante un picchetto davanti alla sede logistica di Lidl a Biandrate, in provincia di Novara. Come successo in tantissime altre città italiane, anche a Parma si è deciso per un presidio di fronte a uno dei negozi della catena di discount tedesca: stamattina, un centinaio di persone si sono ritrovate all’ingresso della Lidl di via Venezia. A organizzare l’evento, Si Cobas Parma, Adl Cobas Emilia-Romagna, rete Diritti in Casa, Ecologia Politica Parma e Art Lab Bene Comune Continue reading “Presidio alla Lidl in via Venezia. “La lotta di Adil continua””

I potenti adole-scemi di Stefano Manici

di Elisabetta Salvini

Adole -scemi? Breve manuale di R-esistenza per ragazzi e ragazze, edito da Erickson e scritto da Stefano Manici è un libro potente. Uno di quei libri che non sono solo un manuale, ma tanto di più, perché in esso si intrecciano teoria, pratica, narrazione e vita. Tanta vita. La vita di chi, da venti anni a questa parte, si spende con i giovani, li affianca, li sostiene, li educa, li nutre, li guarda, li ascolta. Continue reading “I potenti adole-scemi di Stefano Manici”

Una nuova sensibilità sociale ed ecologica per una nuova politica dal basso. Intervista a Fulvi (VIDEO)

di Emanuele Leonardi

A Villa Ester, il sociologo dell’Università di Parma Emanuele Leonardi incontra Francesco Fulvi, fondatore di Manifattura Urbana e tra i promotori di Parma Dimensione Umana. Il tema della tutela ambientale, della riconversione ecologica e di lotta all’inquinamento, incrocia quello della giustizia sociale, del welfare e della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, contro un apparente “pilota automatico” delle amministrazioni locali. (Riprese e montaggio di Alessandro Angella)

Come cambierebbe Parma con il cargo: parlano i comitati in lotta (VIDEO)

di Giacomo Montagna* e Marco Bergonzi

La nostra intervista a Giorgia Mosconi (Comitato Genitori No Cargo), Alice Atzeni e Andrea Torreggiani (Comitato No Cargo Parma Aps), all’entrata dell’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma, scalo passeggeri per il quale è in progetto l’ampliamento della pista per il trasporto merci.

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NoCargo, un appello ai cittadini di Parma

di Andrea Torreggiani

Lettera aperta alla cittadinanza del comitato contrario all’ampliamento dell’aeroporto di Parma e la sua potenziale trasformazione in scalo merci per aerei cargo (ndr).

Sono Andrea Torreggiani dell’Associazione No Cargo Parma, mi rivolgo a tutti i cittadini di Parma per segnalare una questione che riguarda la nostra salute, una questione in cui sono racchiusi tutti i peggiori meccanismi politici e di potere che, purtroppo, in Italia conosciamo bene. Parliamo del progetto di sviluppo dell’aeroporto di Parma, un’infrastruttura nata alle porte della città, nel primo dopoguerra, come semplice campo volo, e ora pienamente inserito nel tessuto urbano di Parma. Un’infrastruttura a capitale misto, privato e pubblico, con una netta quota di maggioranza detenuta dell’Unione Parmense degli Industriali tramite una controllata. Nonostante i ripetuti tentativi di rilancio questo aeroporto non ha mai funzionato per via della posizione e del bacino di utenza limitato, già coperto da quattro grandi aeroporti nel raggio di 100 Km (Linate, Bergamo, Verona e Bologna). Continue reading “NoCargo, un appello ai cittadini di Parma”

Caro Vignali, perché ci scrivi?

di Marco Severo

Caro ex sindaco Pietro Vignali, che nei giorni di Pasqua mi scrivi una lettera nella quale, in primo luogo, ti auguri “di non essere indiscreto” (macché, figurati!), e che da quanto ho capito hai fatto lo stesso con tanti altri cittadini di Parma; caro ex sindaco che hai diligentemente corredato la lettera con una raccolta di articoli a stampa sulla tua recente riabilitazione giudiziaria; caro ex sindaco che fai un elenco di quante cose belle hai fatto per Parma da assessore e da primo cittadino, e che poi svolgi altre interessanti considerazioni sul passato della città, ecco, caro ex sindaco, vorrei provare a risponderti. Continue reading “Caro Vignali, perché ci scrivi?”

Gli operai si organizzano in partito. A cento anni dalla nascita del Pcd’I

di Cristina Quintavalla

“Gli operai della Fiat sono ritornati al lavoro. Tradimento? Rinnegamento delle idealità rivoluzionarie? Gli operai della Fiat sono uomini in carne ed ossa. Hanno resistito per un mese. Sapevano di lottare e di resistere non solo per sé, non solo per la restante massa operaia torinese, ma per tutta la classe operaia italiana. Hanno resistito per un mese. Erano estenuati fisicamente perché da molte settimane e da molti mesi i loro salari erano stati ridotti e non erano più sufficienti al sostentamento famigliare, eppure hanno resistito per un mese […] sapevano che ormai alla classe operaia erano stati tagliati i tendini, sapevano di essere condannati alla sconfitta, eppure hanno resistito per un mese. Non c’è vergogna nella sconfitta degli operai della Fiat”[1]. Continue reading “Gli operai si organizzano in partito. A cento anni dalla nascita del Pcd’I”

Scuola, la protesta nazionale per la riapertura tocca anche Parma

di Redazione

Presidio in piazza Garibaldi indetto da ‘Priorità alla Scuola’ (26 marzo 2021)

Manifestazioni e presidi in oltre 60 città in tutta Italia: è sciopero nazionale di studenti e docenti con astensione dalla DAD, per chiedere la riapertura della scuola in presenza e in sicurezza. L’iniziativa, promossa da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai COBAS, ha avuto seguito anche a Parma, oggi pomeriggio dalle 17:00 in piazza Garibaldi. Circa duecento persone, tra studenti, insegnanti e genitori, si sono ritrovate sotto il Comune per ribadire il “danno enorme” che la chiusura degli istituti sta portando all’intera comunità. Continue reading “Scuola, la protesta nazionale per la riapertura tocca anche Parma”

Amazon, parla un lavoratore dell’hub di Piacenza: “Precarietà e umiliazioni”

da Fridays For Future Parma

Ieri è avvenuto il primo sciopero nella storia di Amazon Italia. Ed è stata una protesta con un’adesione altissima: i sindacati confederali parlano del 75%, con punte del 90 in alcuni territori. Come Fridays For Future condividiamo l’obiettivo di fermare la macchina per prendere fiato, dopo un anno caratterizzato da un incremento della domanda gestita dalla piattaforma digitale, senza che ci siano stati adeguamenti contrattuali e miglioramenti delle condizioni di lavoro. Durante il lockdown, realtà come Amazon hanno aumentato molto i loro profitti: solo nel quarto trimestre del 2020 ha totalizzato 125,56 miliardi di dollari di fatturato, 4,5 miliardi di pacchi consegnati durante tutto l’anno con circa 20 mila furgoni. Continue reading “Amazon, parla un lavoratore dell’hub di Piacenza: “Precarietà e umiliazioni””