Rinnovato il blocco degli sfratti

La redazione
Ieri mattina, 23 dicembre, davanti alla Prefettura di Parma, si è svolto il presidio della Rete diritti in casa per chiedere la proroga del blocco degli sfratti e una soluzione abitativa per chi in questo momento vive in strada o è in una situazione precaria. In assenza del prefetto una delegazione è stata ricevuta da un funzionario al quale una delegazione di manifestanti ha esposto le ragioni della protesta.

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“Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale

di Salvo Taranto

Questa storia è un pallone di fango: viene calciato in Brasile da un piede scaltro e robusto, senza vergogna; rimbalza in Sicilia provocando uno strano tonfo, rabbioso, amplificato dalla memoria del dolore; e poi rotola, rotola fino ad arrestare la propria corsa a Parma dove, inevitabilmente, si sgonfia. Come ogni vicenda che ruota intorno alla mafia, tra i protagonisti compaiono sciacalli, indignati, distratti e silenziosi. Nulla di nuovo, in fondo, ma è giusto raccontarla comunque, perché alcune storie sono domande rivolte anche chi non intende ascoltarle. Eccola. Continue reading ““Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale”

Sgomberato e demolito l’ex Palapifferi. E l’amministrazione in posa con la ruspa

di Giacomo Montagna*

Gli assessori Casa e Alinovi durante lo sgombero (foto, parmadaily.it)

Ieri è stato sgomberato e abbattuto l’ex Palapifferi in via Ceno, da anni rifugio per migranti e senzatetto della città. Era mattina presto e, a sorpresa, decine di poliziotti in tenuta antisommossa, vigili urbani, carabinieri e Digos hanno sfondato la porta, per poi buttare fuori persone e oggetti senza distinzione. Così si è potuto procedere alla demolizione del palazzo. Di recuperare gli effetti personali, figurarsi, neanche a parlarne, come ci hanno spiegato due ragazzi che in quell’edificio di via Ceno trovavano rifugio. Continue reading “Sgomberato e demolito l’ex Palapifferi. E l’amministrazione in posa con la ruspa”

Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale

di Andrea Bui e Latino Taddei

In occasione dell’incontro su Vittorio Bottego di giovedì 29 ottobre, alle ore 18, organizzato dal Centro studi movimenti sul suo canale youtube (in collaborazione con il festival Il Rumore del lutto e con il contributo di Azienda Selene), pubblichiamo un contributo di Andrea Bui e Latino Taddei che anticipa i temi trattati [ndr].

Il viaggiatore che arriva a Parma col treno, appena uscito dalla stazione, viene accolto da un monumento davvero particolare, rappresentante, all’interno di una grande fontana, un uomo bianco, un soldato, armato di spada (ma con l’altra mano in tasca) che domina due africani, rannicchiati e timorosi, vestiti di stracci. La targa recita “A Vittorio Bottego 1897-1907”. Oltre a questa imponente statua, nella nostra città altri luoghi ed altri spazi portano il nome di Vittorio Bottego: un museo (in cui sono conservati alcuni suoi “cimeli africani”), una scuola ed anche la via ed il piazzale vicini al monumento (e fino a qualche anno fa anche un ponte, ora rinominato “ponte delle nazioni”). Continue reading “Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale”

La grande balena spiaggiata

di Francesco Antuofermo

Foto: Marco Vasini (parma.repubblica.it)

“Ero rigido e freddo; ero un ponte gettato sopra un abisso.” Franz Kafka (1883-1924), Il ponte

Il piacere e il bisogno di circolazione da uno spazio all’altro sono sempre stati tra le esigenze più pressanti dell’uomo. Per questo, costruire vie di comunicazione che permettano di superare gli ostacoli, diventa ben presto un’attività di carattere strategico per ogni civiltà e per ogni paese. Parma è bagnata oltre che dal suo torrente omonimo, anche dal Baganza e da altri canali e i ponti che permettono di attraversarli rappresentano importanti infrastrutture sia di collegamento viario che sociale: esaltano i punti di contatto tra i quartieri e formano l’apparato osseo che regge l’insieme della comunità. Continue reading “La grande balena spiaggiata”

Avremo parlamentari migliori? Per chi? Le mie ragioni per il No al referendum

di Roberta Roberti

NO, di Mario Schifano (1960)

Il 20 e il 21 settembre andremo a votare per modificare il testo della nostra Costituzione, con lo scopo di ridurre il numero dei parlamentari di 345 unità. Purtroppo, come spesso accade in questo nostro povero Paese, abbiamo visto trasformarsi lo scarso dibattito che ha accompagnato la campagna elettorale in uno scontro fra chi spera di rafforzare e chi si augura invece di far cadere il governo in carica. Continue reading “Avremo parlamentari migliori? Per chi? Le mie ragioni per il No al referendum”

Per una storia dei quartieri popolari: una serata dedicata al San Leonardo

di Latino Taddei

Ogni quartiere ha le sue specificità, date dalla sua storia, dal suo ambiente e dalla rete di relazioni che la sua comunità, giorno dopo giorno, realizza, vivendo insieme e modificando la fisionomia del territorio. La nostra città non fa eccezione: anche oggi, camminando tra le strade del centro, i palazzi del potere politico ed economico ci raccontano di un passato (e di un presente) legato alla storia più antica di Parma e alle sue classi dirigenti. Passando il torrente, così come superando il sottopasso di via Trento, immediatamente ci accorgiamo di una realtà differente, altra rispetto a quella che ci siamo lasciati alle spalle; ce la raccontano gli edifici e le strade, ma soprattutto le comunità che la abitano , e il tipo di socialità che queste realizzano quotidianamente. Continue reading “Per una storia dei quartieri popolari: una serata dedicata al San Leonardo”

Parma e il giornalismo da casa

di Marco Severo

Come una scintilla balzata fuori da un esperimento d’un futuro ancora troppo lontano, nel 2010, a Parma, un oggetto non identificato solcò l’orizzonte del sistema mediatico. Ne fu testimone un gruppo di giovani e sgomenti giornalisti, per intenderci quel tipo di giornalisti che il giorno in cui dissero “da grande voglio lavorare in un giornale” pensavano a un giornale venduto in edicola e fatto dentro una redazione dove magari – per chi era cresciuto con i film americani – i cronisti tenevano le gambe lunghe sulla scrivania, una tazza di caffè in pugno e la cornetta del telefono tra spalla e orecchio. Solo che loro no. Per loro non erano previste gambe sulla scrivania, né tazze di caffè o cornette alla Robert Redford-Dustin Hoffman. Continue reading “Parma e il giornalismo da casa”

Israele e PD: le relazioni pericolose

di Sofia Bacchini

L’ambasciatore israeliano Dror Eydar e il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini

Il 21 luglio i bulldozer dell’esercito israeliano hanno raso al suolo una clinica dedicata al trattamento del Covid-19, costruita grazie al supporto delle autorità locali e della solidarietà popolare ad al-Khalil (Hebron), una delle città palestinesi più colpite dal virus. Al-Khalil si trova all’interno dell’Area C, una delle varie suddivisioni amministrative in cui è stata smembrata la Cisgiordania a seguito degli accordi di Oslo del 1991. Si tratta di un’area posta sotto il controllo militare dell’esercito israeliano, che può imporre qualsiasi tipo di decisione. Come, ad esempio, distruggere un ospedale durante un’emergenza sanitaria mondiale. Continue reading “Israele e PD: le relazioni pericolose”