Perché c’è anche la pace nella proposta della lista “Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro”

da Potere al popolo Parma

“La lista per cui sono candidato si chiama “Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro”, e io sono palestinese, cioè vengo da un paese dove la pace non c’è da più di 70 anni. Ci impegniamo perché invece in Italia, dove vengono spesi oggi 32 miliardi circa per le spese militari, come racconta l’ultimo rapporto Milex appena pubblicato, si investa in sanità, in welfare pubblico, in una transizione ecologica dal basso”, spiega Shihadeh Abder Razzaq, detto Abed, candidato di Potere al Popolo a Parma per la lista “Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro”, che giovedì 31 ottobre, insieme a Flavio Novara e Mirca Garuti del comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”, ha partecipato ad un incontro organizzato da Potere al Popolo a Parma per parlare della situazione in Palestina e in Libano.

Flavio e Mirca sono appena tornati dal Libano, ripartiti per l’Italia la mattina del 17 settembre, qualche ora prima che centinaia di cercapersone in Libano venissero fatti esplodere da Israele causando morti e feriti tra i civili. “Si tratta di un attacco terroristico – spiegano i due attivisti – di Israele che del resto da anni espone la sua teoria di annientamento dello stato di Palestina e sta ora applicando il cosiddetto Piano dei generali, che consiste nell’impedire l’arrivo degli aiuti umanitari per affamare la popolazione”.

Il candidato presidente della lista Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro è Federico Serra, 33 anni, sindacalista USB, e sarà a Parma il 9 novembre per un’iniziativa sul diritto alla casa, organizzata all’auditorium Racagni.