Europa Verde: per il secondo turno partiamo da alcuni punti fermi

da Europa Verde

Il primo dato che emerge dalle elezioni amministrative è che Europa Verde a Parma, con il 4,61%, è il terzo partito, ottenendo un risultato migliore di Lega e Forza Italia. È il frutto di una proficua intesa tra Verdi e Possibile che ha dato vita ad un soggetto politico ecologista, e non a una coabitazione a fini elettorali. Questo ha portato ad un’affermazione di Europa Verde che con un proprio candidato a sindaco è andata meglio rispetto a tutte le altre città d’Italia.

Un dato che risalta ancor più se si considerano le condizioni di partenza. Un dato che evidenzia come ci sia lo spazio per l’affermarsi di un soggetto politico ecologista sull’impronta dei Grunen tedeschi, e dei Verdi europei, che concentrano l’impegno e le battaglie sui temi e non su alleanze precostituite a tavolino. Lo spazio elettorale c’è se si parla a tutta la società; stando uniti sui temi si è dimostrato che la “biodiversità” dà risultati, così come trovarsi su una visione del territorio che ci accomuna.

Le percentuali ottenute a Baganzola (9%), Fognano (7%) e anche a S. Prospero (+5% in alcuni seggi) dimostrano che i cittadini hanno valutato positivamente le proposte e l’impegno sui temi caldi delle infrastrutture e della difesa dell’ambiente e della salute. Alte percentuali anche in Oltretorrente, Montanara, centro storico e Cittadella evidenziano come questi temi si mescolano a una crescente sensibilità ecologista.

In molti chiedono cosa faremo al ballottaggio. La risposta è semplice, Europa Verde rimane focalizzata sui temi e sui contenuti del programma, aperta ad una interlocuzione di merito. Non ci interessano formule elettorali vuote come “campo largo”, ma impegni precisi, programmi e interventi per il futuro della città e dei suoi abitanti.

Restano fermi i punti principali del programma di Europa Verde.

Aeroporto e mobilità: no all’allungamento della pista per i cargo impegnandosi a non concedere conformità urbanistica e alienazione di Viale delle Esposizioni. Destinare i 12 milioni di euro all’elettrificazione della linea Parma-Piadena e alla realizzazione della fermata alla SPIP prevista dal PUMS. Destinare i 2,25 M€ sul bilancio comunale alla realizzazione della ciclovia delle residenze ducali (Colorno – Sala Baganza), tratto intermedio della Ti-Bre dolce.

Infrastrutture viarie: No al progetto di Via Emilia Bis; cancellazione dal PUMS del raccordo della tangenziale est; realizzazione di by-pass del semaforo di San Prospero con studio per passaggio interrato. Stoppare la autostrada Tirreno-Brennero.

Bollette e servizi pubblici: Intervenire sulla determinazione delle tariffe del teleriscaldamento imponendo a IREN lo stralcio del calore prodotto dal termovalorizzatore; ridurre il costo di smaltimento dell’organico da cui sarà prodotto biometano facendo sì che sia utilizzato per alimentare bus extraurbani ovvero centrali a gas di supporto al teleriscaldamento; avvio di uno studio per verificare la fattibilità della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.

Stadio: ridiscutere il progetto e avviare analisi comparativa costi-benefici per valutare possibili alternative localizzative nel caso sia confermato intervento di demolizione e ricostruzione.

Energia: avviare esteso piano di solarizzazione del Comune intervenendo sia sulle coperture degli edifici pubblici, sia su tutti i piazzale e parcheggi a cominciare da quelli scambiatori; rafforzare ATES per fornire servizi di consulenza alle famiglie e alla costituzione di comunità energetiche. Assumere obiettivo del consumo energetico zero entro fine mandato per scuole, edifici comunali ed ERP.

Cambiamento climatico: infrastruttura verde, ritenzione idrica, desigillazione del suolo per contrastare la crisi climatica e raggiungere lo stato di carbon neutral al 2030.

Avviare un programma quinquennale per manutenzione ed incremento del verde urbano, riqualificazione delle aree verdi attuali in chiave di contrasto all’effetto isola di calore urbano e resilienza agli eventi meteorologici estremi. In tal senso è fondamentale mantenere inalterato il torrente Parma come corridoio ecologico, senza infrastrutture antropiche e restituire al Baganza lo spazio previsto dalla pianificazione.

Saldo zero di consumo di suolo con catasto delle strutture vuote e abbandonate in cui indirizzare nuovi insediamenti e interventi di desealing. Chiediamo al Comune di Parma di far valere il suo peso all”interno della Provincia per impedire che vadano avanti altri poli logistici e insediamenti ad alto consumo di suolo come quello di Fontevivo.