Rifondazione comunista e Officina popolare sulla via per Norma Cossetto

Lunedì scorso, 15 febbraio 2021, il Consiglio comunale di Parma ha approvato una mozione presentata dalla Lega per intitolare una via a Norma Cossetto. Al termine dell’accesa discussione i voti a favore sono stati 18 e i contrari 8 (tra cui il gruppo Pd), mentre due consiglieri si sono astenuti. Il gruppo di Effetto Parma si è diviso tra favorevoli, contrari e asetnuti. Nel suo intervento Roberta Roberti ha sostenuto che “non si può parlare di una martire perché non abbiamo la documentazione per farlo”. E ancora: “Lasciamo il lavoro a storici e archivisti, non  è compito del Consiglio comunale farlo, noi rappresentiamo opinioni politiche. Serve un approfondimento storico che non si basi su necessità del presente”. Secondo la Roberti, insomma, si è trattato di una votazione tutta ideologica che poco aveva a che fare con la commemorazione della Cossetto. Di seguito pubblichiamo due comunicati stampa a commento del voto: il primo di Rifondazione comunista e il secondo di Officina popolare di Parma.

La Federazione di Parma del Partito della Rifondazione Comunista ritiene grave e inaccettabile il voto del Consiglio Comunale di Parma nella seduta del 15 febbraio 2021 a favore di una mozione presentata dalla Lega Nord per l’intitolazione di una via di Parma a Norma Cossetto, giovane istriana uccisa nel 1943, recuperata da una foiba.

Oltre al fatto che esiste già una via della città dedicata ai “martiri (termine che nemmeno la legge 92/2004 utilizza in alcun passaggio) delle foibe del ’43 e ’45”, non sono del tutto chiare le circostanze della morte di Norma Cossetto, alla quale nel 2005 è stata conferita dalla Presidenza della Repubblica la medaglia d’oro al merito civile.

In merito a questa onorificenza la Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Emilia ha chiesto di rivedere l’istruttoria dell’assegnazione fatta a suo tempo a Roma e di poter accedere ai suoi atti. La Federazione di Parma del Partito della Rifondazione Comunista chiede che anche la Commissione Toponomastica del Comune di Parma proceda in questa domanda di riesame.

E’ evidente l’uso strumentale che la destra fa di questa vicenda tragica (prova ne è il fatto stesso che la mozione venga presentata in tutta Italia) nell’intento di riproporre la distorsione propagandistica della storia che ha generato l’istituzione stessa della Giornata del Ricordo: ogni anno, il 10 Febbraio, si celebra un ricordo a metà, si decontestualizzano i fatti, cancellando con un colpo di spugna i crimini orrendi commessi per decenni dai fascisti italiani ai danni delle popolazioni jugoslave, mentre si accendono i riflettori solo sugli atti di vendetta, colpevoli e crudeli a loro volta, ma di ben inferiore portata, messi in atto dalle vittime.

Sarebbe, invece, opportuno che Parma, medaglia d’oro della Resistenza, non perda la memoria degli 800 e oltre civili jugoslavi antifascisti deportati e imprigionati nel carcere di San Francesco di Parma negli anni 1942, 1943 in seguito all’aggressione e all’occupazione fascista della Jugoslavia, dodici dei quali morirono in carcere, e che si rilanci il gemellaggio intrapreso nel 1964 con Lubiana che dal fascismo fu ridotta a città circondata tutta da filo spinato.

La Federazione di Parma del PRC si rivolge a tutte le forze e istituzioni democratiche antifasciste perché non manchi l’impegno contro l’opera di revisione della storia e riduzione della portata e del valore della Resistenza e della lotta partigiana, che ha nell’attribuzione il 10 febbraio di riconoscimenti e medaglie immeritati uno dei suoi più gravi momenti.

Federazione di Parma del Prc

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Appoggiare strumentalizzazioni sovraniste della storia ed equiparare nazifascismo a comunismo non possono certo dirsi atteggiamenti da antifascista, sono piuttosto pratiche opportuniste di rapido riposizionamento politico, nel tentativo di cavalcare argomenti e umori e farne materiale promo-elettorale. Dopo anni al servizio dell’Unione Parmense degli Industriali, dopo aver imposto alla città un disastroso, sia in  termini ecologici che economici, aeroporto cargo, lunedì 15 febbraio Effetto Parma ha votato insieme a Lega e Fratelli d’Italia a favore dell’ intitolazione di una strada a una donna (Norma Cossetto) la cui vicenda è alquanto oscura e lungi dall’essere storicamente verificata. Ancora una volta sentiamo di doverci esprimere: No al revisionismo storico, No al fascismo, No agli speculatori di tutti i generi, No alla massoneria!

Officina Popolare Parma