Le tende sotto l’albero di Natale

di Andrea Bui

Ieri, 14 dicembre, sotto l’albero di Natale in Piazza Garibaldi, a Parma, sono spuntate le tende della Rete Diritti in Casa, che insieme a Ciac ha convocato un presidio per il diritto all’abitare. Il disagio abitativo non è un argomento al centro del dibattito pubblico né a livello locale né nazionale ed infatti il governo non stanzia nulla per politiche abitative, come se il problema non ci fosse. Continue reading “Le tende sotto l’albero di Natale”

Turbo Parma. Quello che i numeri non dicono

di Milo Adami

Parma da qualche mese sembra aver messo il turbo con numeri e performance da New Deal, ognuno spinge al massimo per contendersi il primato, la città brilla come un pesciolino d’oro, la classifica del Sole 24 ore lo certifica: Top Ten! Ma cosa nascondono i numeri? Quali rimossi conflitti? Quali irrisolti? Intanto gli eventi incalzano, i numeri della filiera produttiva decollano vertiginosi, ovunque è un turbinio di record celebrato da titoli roboanti:  “oltre 200 eventi in un mese”, “+ di 150 relatori e 40 eventi”, “23 eventi in 69 luoghi diversi”, “+ 26,7% per l’export alimentare”, “+ 45% nella filiera del Parmigiano”, + visitatori e numeri da record per Cibus, salone del Camper, Mercante in Fiera… Continue reading “Turbo Parma. Quello che i numeri non dicono”

Elezioni farlocche

di Cristina Quintavalla*

A Parma la competizione elettorale è al suo acme: ci si aspetterebbero scintille, scontri, risse. Invece no. Si sta compiendo il miracolo di una campagna all’insegna della concordia, della convergenza, della condivisione. Tutti i candidati a sindaco si dichiarano pacifisti, ambientalisti, femministi: vogliono la partecipazione dei cittadini al governo della città, intendono stringere patti di rappresentanza all’insegna della democrazia, del welfare, dell’ambiente, dei diritti per tutti/e. Continue reading “Elezioni farlocche”

La città che abbracciò Lupo e quella di oggi

di William Gambetta

Foto di Beppe Fontana
Foto di Beppe Fontana

Domani, 25 agosto, alle ore 18:30, in viale Tanara, l’Anpi provinciale di Parma e Officina  popolare hanno convocato l’annuale commemorazione di Mario Lupo, giovanissimo militante di Lotta continua ucciso a Parma nel 1972 da un gruppo di neofascisti. In questa occasione riproponiamo un articolo di William Gambetta uscito due anni fa (ndr).

La sera del 25 agosto 1972 la notizia dall’assassinio di un giovane diciannovenne di Lotta continua corse veloce per le strade di una città semideserta. Grazie a diversi testimoni le informazioni erano precise. Alcuni neofascisti, nomi noti alla questura e alla stampa cittadina, vicini al Movimento sociale italiano, erano improvvisamente balzati fuori da una siepe, di fronte al Cinema Roma, in viale Tanara. Tutti erano armati di coltello a serramanico e uno di loro, senza tentennamenti, aveva colpito al cuore Mario Lupo, uccidendolo. Seguirono giorni di intense mobilitazioni, fino a quando una manifestazione della sinistra rivoluzionaria si diresse verso la sede della federazione missina, in via Maestri, devastandola. Continue reading “La città che abbracciò Lupo e quella di oggi”

L’onorevole Cavandoli accusa il Centro studi movimenti di “antifascismo”!

da Centro studi movimenti

Rispetto all’interesse per il passato, «il punto di vista del politico è opposto a quello dello storico», scriveva nel 1991 Pietro Scoppola nella sua introduzione a La repubblica dei partiti. Mentre il ricercatore di storia, infatti, considera il passato «diverso dal presente», al politico (dirigente, attivista, onorevole o consigliere comunale che sia) «interessa il presente e l’azione nel presente». A quest’ultimo la storia serve – o dovrebbe servire, aggiungiamo noi – per capire il presente, «per agire in esso con più efficacia e con maggiore aderenza alla realtà». Ma, spesso, gli può tornare utile anche «come argomento di propaganda o di polemica». Si arriva così, conclude Scoppola, «all’uso – e al cattivo uso – politico della storia». Continue reading “L’onorevole Cavandoli accusa il Centro studi movimenti di “antifascismo”!”

Rifondazione comunista e Officina popolare sulla via per Norma Cossetto

Lunedì scorso, 15 febbraio 2021, il Consiglio comunale di Parma ha approvato una mozione presentata dalla Lega per intitolare una via a Norma Cossetto. Al termine dell’accesa discussione i voti a favore sono stati 18 e i contrari 8 (tra cui il gruppo Pd), mentre due consiglieri si sono astenuti. Il gruppo di Effetto Parma si è diviso tra favorevoli, contrari e asetnuti. Nel suo intervento Roberta Roberti ha sostenuto che “non si può parlare di una martire perché non abbiamo la documentazione per farlo”. E ancora: “Lasciamo il lavoro a storici e archivisti, non  è compito del Consiglio comunale farlo, noi rappresentiamo opinioni politiche. Serve un approfondimento storico che non si basi su necessità del presente”. Secondo la Roberti, insomma, si è trattato di una votazione tutta ideologica che poco aveva a che fare con la commemorazione della Cossetto. Di seguito pubblichiamo due comunicati stampa a commento del voto: il primo di Rifondazione comunista e il secondo di Officina popolare di Parma. Continue reading “Rifondazione comunista e Officina popolare sulla via per Norma Cossetto”

Lessico sociale: sui ragazzi di piazza della Pace

di Stefano Manici

Il clamore mediatico di questi giorni intorno alle risse da strada provocate da fantomatiche bande giovanili sollecita una riflessione urgente rispetto al tema “giovani”. Partiamo dalla parola giovani. Cosa intendono dirci i mass media ostentando titoloni da stadio che riguardano il mondo giovanile? Perché la narrazione sul mondo giovanile spesso rientra solo nella categoria della cronaca? Ci siamo mai chiesti cosa intendiamo con la parola “giovani”, senza cadere nella trappola delle facili generalizzazioni? Chi sono i giovani di Piazzale della Pace che organizzano risse e non vedono l’ora di scontrarsi? Continue reading “Lessico sociale: sui ragazzi di piazza della Pace”

Rinnovato il blocco degli sfratti

La redazione
Ieri mattina, 23 dicembre, davanti alla Prefettura di Parma, si è svolto il presidio della Rete diritti in casa per chiedere la proroga del blocco degli sfratti e una soluzione abitativa per chi in questo momento vive in strada o è in una situazione precaria. In assenza del prefetto una delegazione è stata ricevuta da un funzionario al quale una delegazione di manifestanti ha esposto le ragioni della protesta.

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