La redazione
Ieri mattina, 23 dicembre, davanti alla Prefettura di Parma, si è svolto il presidio della Rete diritti in casa per chiedere la proroga del blocco degli sfratti e una soluzione abitativa per chi in questo momento vive in strada o è in una situazione precaria. In assenza del prefetto una delegazione è stata ricevuta da un funzionario al quale una delegazione di manifestanti ha esposto le ragioni della protesta.
Prima e durante il colloquio, fuori, davanti al palazzo, tanti gli interventi, sia di famiglie con già una notifica di sfratto che di persone che la casa proprio non riescono a trovarla, spesso perché migranti, nonostante abbiano un lavoro. Presenti anche gli abitanti dell’ex caserma di Langhirano e del dormitorio di borgo del Naviglio, entrambi gestite dalla cooperativa Parma 80, che rischiano la chiusura nei prossimi giorni.
Il clima era quello delle mobilitazioni determinate a non cedere, fino a quando il blocco degli sfratti non sarebbe stato rinnovato. E difatti è di oggi la notizia di una proroga nazionale degli sfratti.
Per il momento, dunque, anche gli sfratti esecutivi sul territorio provinciale dovrebbero essere bloccati. Da risolvere urgentemente resta invece la situazione di chi la casa non ce l’ha e vive in strada.