Sulla giornata mondiale dell’ambiente

da Fridays For Future

Ieri, 5 Giugno, si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente, quasi tutti gli Stati, almeno apparentemente, hanno dato grande rilevanza nella discussione al problema dell’inquinamento atmosferico. Il Parlamento Italiano, tuttavia, non ha approvato lo stato di Emergenza Climatica. L’immobilismo, e ancor peggio il negazionismo, ostentato da parte dei politici italiani, avvelenano l’Italia, alla stregua degli inquinanti di cui si è tanto discusso nella giornata di ieri.

Come Fridays For Future – Parma riteniamo ipocrita e non sufficiente parlare delle critiche condizioni in cui versa l’intero pianeta Terra, in modo fittizio e unicamente relegato ad un’unica giornata. L’inquinamento atmosferico ogni giorno peggiora la qualità della vita di milioni di persone e danneggia direttamente la salute umana, aumentando il tasso di incidenza di malattie respiratorie, cardiovascolari, sia acute, ma soprattutto croniche, di tumori e malattie neurodegenerative.

“Circa 7 milioni di persone nel mondo muoiono prematuramente ogni anno per lo smog (4 milioni nell’area Asia Pacifico mentre in Europa sono 350.000 su un totale di 500.000 riconducibili alle attività umane; in Italia sono 80.000).” (Ansa)

L’emissione di sostanze come il Particolato (PM10 e PM2.5) che derivano dalla combustione di fonti energetiche fossili, di gas climalteranti come l’Ozono, il Biossido d’azoto, il Metano, il Benzene, legati all’attività antropica, oltre a inquinare le matrici ambientali (acqua, suolo, aria), alterando i cicli dei nutrienti e, di conseguenza, il delicato equilibrio degli ecosistemi, va a nuocere alla salute di specie vegetali, animali, tra cui l’uomo, e va ad aggravare le cause dei cambiamenti climatici (Effetto serra).

Come Fridays for Future Parma sentiamo la forte esigenza di denunciare l’indifferenza e la tossica inazione del Governo Italiano e delle Istituzioni, che saltuariamente vestono l’abito ipocrita del Greenwashing, per poi rifiutarsi quasi totalmente di trattare la crisi climatica che siamo vivendo, ogni giorno più esacerbata, come tale.

“Fra i suggerimenti gli scienziati promuovono diete più sane e più sostenibili con un maggiore consumo di frutta, verdura e legumi e un ridotto consumo di carne rossa in grado di ridurre il peso delle malattie non trasmissibili e le emissioni di gas serra.” Necessario, come non mai, è dire che delegare all’azione dei singoli individui non sarà, tuttavia, la soluzione risolutiva dell’emergenza climatica.

Ecco alcuni esempi di politiche che dovrebbero essere non solo prese in considerazione, ma subito attuate:
-Il taglio agli investimenti sui combustibili fossili
-il miglioramento dell’efficienza energetica mediante un totale rinnovamento delle infrastrutture fatiscenti
-la chiusura e conversione degli impianti inquinanti e delle Grandi Opere Inutili che, sulla base di evidenze scientifiche, causano danni all’ambiente e all’uomo
– la bonifica dei territori in dissesto e/o contaminati
-la chiusura degli allevamenti intensivi e la riconversione in senso ecologico e sostenibile dei mezzi di produzione, salvaguardando i posti di lavoro, la salute del territorio e di chi lo abita.

Chiediamo subito alle Istituzioni di mettere al centro del dibattito politico il pensiero ecologico, non la logica del mercato e del profitto a spese della Nostra salute e dell’Ambiente. Chiediamo ai cittadini di attivarsi e di mobilitarsi, se è vero che la terra l’abbiamo in prestito dai nostri figli, è il momento di avere coscienza e responsabilità, bisogna prendere un impegno serio nei confronti del futuro delle prossime generazioni. Non abbiamo un altro pianeta, non ci resta che difenderlo e salvaguardarlo, con ogni mezzo necessario e nel poco tempo che ci è rimasto.

Articoli: 
????1. http://www.ansa.it/…/sos-degli-scienziati-sul-clima-rischio… 
????2. https://www.ilfattoquotidiano.it/…/qualita-dellari…/5002568/

Link utili per comprendere lo stato della qualità dell’aria in Emilia-Romagna:
????https://www.arpae.it/dettaglio_generale.asp… 
????https://www.arpae.it/index.asp?idlivello=134