da Collettivo Educatori e Operatori del sociale di Parma
Apprendiamo con sconcerto che la Cgil ha iniziato la consultazione per il rinnovo del Ccnl convocando i lavoratori cooperativa per cooperativa (quando non servizio per servizio) e non con assemblee territoriali come ci si aspetterebbe per un rinnovo che giunge, per di più, con un ritardo di sette anni. Riteniamo che il coinvolgimento dei lavoratori sia fondamentale, almeno in questa fase di votazione sull’accordo, dal momento che, per usare un eufemismo, sono stati rari i confronti coi lavoratori durante la fase di contrattazione (27 mesi!).
Ci chiediamo che senso abbia convocare i lavoratori per cooperativa visto che il contratto è nazionale e riguarda tutti i lavoratori del comparto. È questa la formula di partecipazione (e di consenso) che il sindacato immagina di costruire intorno al contratto? Oppure è proprio la partecipazione ad essere temuta, viste le numerose ed evidenti criticità che porta il rinnovo? Riteniamo che sia doveroso dare la possibilità a tutti i lavoratori di potersi confrontare serenamente su temi importanti per il loro futuro, scongiurando il pericolo di un controllo della cooperativa su chi non si allinea al coro degli entusiasti di questo contratto, situazione che facilmente si creerebbe con una consultazione cooperativa per cooperativa.
Auspichiamo che anche sul nostro territorio si possano avere situazioni di confronto aperto e schietto, è il minimo che si richiede per chi è rimasto in attesa di un rinnovo contrattuale per anni e si ritrova solo a giochi fatti ad esserne informato.