Ancora un corteo per la Palestina

da Comunità palestinese di Parma

Subito dopo la combattiva manifestazione del 18 novembre per il cessate il fuoco a Gaza e per la Palestina sono arrivati i comunicati innervositi di un consigliere comunale di Fratelli d’Italia, noto a Parma per il suo iperattivismo su facebook (un “leone da tastiera” insomma) e per le sue mire carrieristiche, e di una associazione locale sionista. Evidentemente il fatto che molti parmigiani si siano accorti che il governo e i comandi militari israeliani stiano compiendo un massacro di proporzioni immani, innervosisce sia il politico in carriera che i filogovernativi sionisti. E dunque, anche nei loro testi, si continua a confondere la lotta contro una politica colonialista e razzista con un inesistente antisemitismo. E’ arrivata la risposta, che pubblichiamo di seguito, della Comunità palestinese di Parma. Intanto la mobilitazione per la Palestina continua: oggi a Reggio Emilia un nuovo corteo, con partenza alle 15 da Piazza Vittoria, attraverserà le strade della città. Ci sarà una grande partecipazione anche da Parma (con ritrovo alle 14 alla stazione ferroviaria) [ndr]. Continue reading “Ancora un corteo per la Palestina”

Un minuto di rumore per Giulia. Un minuto di rumore per tutte

da La Paz Antiracist Football Club

La morte di Giulia Cecchettin, la 105esima donna uccisa quest’anno in Italia per mano di un uomo, vittima di quella che è una cultura patriarcale di cui la nostra società è intrisa, ci obbliga a prendere una posizione su una tematica così delicata ma al contempo e purtroppo così all’ordine del giorno. A differenza di quanto si è soliti fare per rendere omaggio a qualcuno, ovvero osservare un minuto di silenzio, in quest’occasione, accogliendo l’invito di Elena Cecchettin, la sorella della vittima, abbiamo deciso che osserveremo un minuto di rumore.

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“Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”

di Elisabetta Salvini*

Così si conclude la lettera che Elena Cecchettin ha scritto al «Corriere della Sera» in seguito alla notizia della morte di sua sorella Giulia. E noi sabato mattina scenderemo in piazza esattamente così, con l’idea che di minuti di silenzio ne siano già stati fatti tanti, troppi e che ora serva tutta la nostra rabbia, tutto il nostro rumore. Continue reading ““Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto””

Il genocidio palestinese: lente d’ingrandimento delle colpe dell’occidente

di Cristina Quintavalla

Il genocidio del popolo palestinese ad opera di Israele è tra i più efferati dalla fine della II guerra mondiale: si compie in diretta, sotto gli occhi inorriditi ed increduli della popolazione mondiale che assiste ad un massacro in assoluta violazione del diritto internazionale e in totale dispregio di ogni sentimento di umana pietà. Tanta ferocia criminale ha suscitato grande sdegno nel mondo, come raramente è accaduto. Le piazze ovunque sono solidali coi palestinesi. Continue reading “Il genocidio palestinese: lente d’ingrandimento delle colpe dell’occidente”

Parma di nuovo in piazza per la Palestina

di Maria Elena Antinori

Foto di Simona Spaggiari

A due settimane dall’ultimo, partecipatissimo corteo, Parma scende di nuovo in piazza per la Palestina. A renderlo necessario è la rabbia di fronte al genocidio in atto, che ora coinvolge anche gli ospedali della Striscia, già privati di acqua ed elettricità. Rabbia acuita dalla falsa propaganda dei giornali e dei media, anche nel nostro Paese, dove si confondono volontariamente antisemitismo e resistenza contro un’oppressione che dura da più di settant’anni. Continue reading “Parma di nuovo in piazza per la Palestina”

Lettera aperta della Comunità italo-palestinese al Comune di Parma. Sabato 18 novembre nuova manifestazione per il cessate il fuoco

da La Comunità italo-palestinese parmense
Fotografia di Simona Spaggiari
Oggi, sabato 18 novembre si svolgerà a Parma una nuova manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese e per il cessate il fuoco su Gaza. La partenza del corteo è prevista per le 15, con concentramento a piazzale Santa Croce. In vista di questo nuovo appuntamento la comunità italo-palestinese di Parma ha scritto una lettera aperta al Comune di Parma che pubblichiamo [ndr].
Noi della comunità palestinese di Parma, arrivati ora alla terza generazione (essendo molti di noi arrivati da decenni, ai quali si sono aggiunti studenti e dottorandi) in molti siamo cittadini italiani e i nostri figli e nipoti sono italo-palestinesi. Possiamo definirci Comunità di italo-palestinesi parmensi e apprezziamo la nostra città, Parma, medaglia d’oro al valore militare, decorata il 9 settembre 1947 per il sacrificio della sua popolazioni e per la sua lotta Partigiana.

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Fianco a fianco per la Palestina!

di Mimmo Colaninno

È strano svegliarsi la domenica mattina senza voce, tua madre che ti dice: “Ancora con questa Palestina”. Eh sì, perché sabato più di mille persone hanno sfilato a Parma per ribadire che siamo al fianco del popolo palestinese.

İl corteo è stato deciso, colorato e soprattutto combattivo. La rabbia per un genocidio in corso, quello palestinese, non lascia spazio ad interpretazioni. “Palestina libera”, “Gaza libera” e “Falastin hurra, İsrail barra” sono slogan urlati a squarciagola da arabi di prima, seconda e terza generazione, dai giovani italiani, da facce che sempre meno vedi in piazza. Forse il 25 aprile, qualche volta. Speso disilluse dalla politica. Continue reading “Fianco a fianco per la Palestina!”

Per la Palestina libera. Sulla manifestazione del 4 novembre a Parma

da Potere al popolo Parma

Da tempo a Parma non si vedeva un corteo come quello di ieri. Un migliaio di persone hanno scandito slogan ininterrottamente, per lanciare un grido di dolore che arrivasse alle orecchie intorpidite dei nostri governanti, della nostra società, che assiste in prima serata ad un massacro senza precedenti negli ultimi decenni, quello dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza, arrivato alla triste conta di 10 mila vittime, senza risparmiare, scuole, ospedali, ambulanze, tendopoli. La chiamata della comunità palestinese di Parma a cui abbiamo aderito e contribuito con entusiasmo ha chiamato il concentramento in Piazzale Picelli, un richiamo all’antifascismo e alla resistenza che ha permeato tutto il corteo, terminato proprio sotto il monumento al Partigiano.

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I fascisti, alla fine, sono come la mamma

di Marco Severo

C’è un fascista che ci invia spesso messaggi. Li invia a noi membri di una chat di ex universitari, una chat già salita alla ribalta per la serata paninara promossa dai negazionisti delle Barricate di Parma (LEGGI). Anche allora il fascista ci inviò un Whatsapp di premura: domani sera tutti alla presentazione del libro contro le Barricate, e poi via a sfondarsi di salamella made in Italy. Nessun altro in chat è fascista. Ed è appunto ciò che rende la faccenda interessante. Continue reading “I fascisti, alla fine, sono come la mamma”

Il terrore del quotidiano

di Sofia Bacchini

Sabato 7 ottobre ero a Betlemme, a casa della mia amica Nur, mi ero svegliata presto perché nel pomeriggio dovevo rientrare in Italia, stavo preparando i bagagli. Nur abita in un campo profughi, uno dei tre presenti i città, uno tra i 27 della Palestina occupata, uno tra i 32 presenti in Siria, Libano e Giordania. Questi campi sono nati insieme all’esodo dei rifugiati palestinesi in fuga dall’occupazione militare israeliana del 1948: anno diventato periodizzante e contestato, ricordato da una parte come la nakba, la catastrofe, in cui venne perso lo stato e iniziò il genocidio della popolazione araba; dall’altra parte, celebrato come l’anno di fondazione dello stato ebraico. Continue reading “Il terrore del quotidiano”