Tre volte Lenin

di Andrea Palazzino

In vista di un corso della Libera Università del Sapere Critico (Lusc) sul pensiero di Lenin ‒ che si svolgerà presso il Centro studi movimenti, tra la fine di gennaio e la metà di febbraio prossimo (info: lusc.csm@gmail.com) ‒ abbiamo pubblicato la settimana scorsa una riflessione di Francesco Antuofermo. A quella segue questa di Andrea Palazzino che approfondisce le ragioni di una riflessione sul pensiero leniniano [ndr].

Quando mi è stato chiesto di partecipare alla realizzazione di un corso della Lusc sulla figura storica e politica di Lenin, a cent’anni dalla sua morte, mi era sembrata inizialmente un’operazione fuori tempo massimo. La figura di Vladimir Ilich Lenin è la cosa più fuori moda che oggi possa esserci. Il sistema degli storici di professione e la vulgata dominante lo ha ormai relegato al museo dei dittatori e dei totalitarismi del Novecento. Eppure ripensare alle vicende storiche e politiche che lo riguardano non è un mero esercizio di stile o materia per inveterati nostalgici. La sua esperienza di teorico della rivoluzione e leader del primo paese che cercò di costruire il socialismo lo rendono un caso da studiare per chi vive con disagio il nostro mondo mercificato. Continue reading “Tre volte Lenin”

Guido Picelli, santo da venerare o uomo affaticato nel fango della storia

di William Gambetta

Giovedì 8 giugno 2023, alle ore 18, al Barrique di Piazzale Picelli (Parma), Aicvas e Centro studi movimenti hanno organizzato la presentazione dell’ultimo libro di Franco Ferrari intitolato Indagine su Picelli (Youcanprint, 2023) e dedicato agli ultimi anni di vita dell’«eroe delle Barricate». Insieme all’autore dialogheranno lo storico Fiorenzo Sicuri, a cui si deve una fondamentale biografia di Picelli edita alcuni anni fa (Il guerriero della rivoluzione, 2010), Alberto Bonora, presidente di Aicvas Parma, e lo storico William Gambetta, curatore di una raccolta di testi di Picelli (La mia divisa. Scritti e discorsi politici, 2021). Di seguito pubblichiamo una recensione di Gambetta al libro di Ferrari [ndr].

Nell’ultimo anno sono stati pubblicati due libri su Guido Picelli, a conferma dell’interesse che questa figura ha suscitato non solo in relazione alla storia del movimento operaio parmense ma anche a quella dell’antifascismo italiano, e non solo. Del resto le giornate dell’agosto 1922 di Parma – con la sua rivolta popolare e la resistenza vittoriosa su una spedizione di migliaia di squadristi giunti da diverse province della Valle padana – diedero fin dall’inizio fama e persino un’aura leggendaria a questo dirigente del sovversivismo operaio. Tuttavia il fatto che la personalità di Picelli sia degna di attenzione e studio non significa automaticamente che le opere che lo riguardino siano altrettanto meritevoli. Sui due volumi usciti, infatti, le nostre considerazioni sono molto diverse. Continue reading “Guido Picelli, santo da venerare o uomo affaticato nel fango della storia”

Finalmente scoperto l’assassino di Picelli? Intorno ai “misteri” sulla sua morte

di Franco Ferrari

Guido Picelli (a destra) nel dicembre del 1936 con Randolfo Pacciardi (al centro) e due ufficiali del Battaglione Garibaldi.

Potrebbe essere veramente Alcide Leonardi, volontario garibaldino in Spagna e poi comandante della 7° GAP durante la Resistenza al nazifascismo in Emilia-Romagna, l’assassino di Guido Picelli? Questo sospetto è stato avanzato da Giancarlo Bocchi, da anni il principale (se non unico) sostenitore della tesi secondo la quale il protagonista delle Barricate di Parma sarebbe caduto per mano “amica”, ovvero comunista (o stalinista come preferisce scrivere) e non per i colpi del nemico franchista. L’ipotesi non può essere presa alla leggera e quindi è utile che si possa avviare un dibattito pubblico che verifichi nel merito le “prove” che vengono portate a suo sostegno ed eventualmente si individuino ulteriori ambiti di ricerca che possano suffragarla o relegarla nell’ambito della pura fantasia. Continue reading “Finalmente scoperto l’assassino di Picelli? Intorno ai “misteri” sulla sua morte”