Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti

da Ciac 

Anche quest’anno a Parma nel corteo del 25 aprile dieci dei venti storici labari dei battaglioni partigiani operanti nel territorio di Parma e provincia, saranno portati da altrettanti migranti, in particolare dai rifugiati che partecipano al progetto Tandem di CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione internazionale). Continue reading “Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti”

Il 25 aprile, al di là di etnie e culture!

da Potere al Popolo Parma

Nei giorni scorsi, in Oltretorrente e in alcuni mercati di quartiere, Potere al popolo ha diffuso un volantino rivolto ai nuovi cittadini di origine non italiana. Accompagnato dall’immagine del monumento al Partigiano, un testo tradotto in più lingue (inglese, francese e arabo, oltre all’italiano) spiega che la festa del 25 aprile ricorda «gli straordinari eventi del 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, quando, con l’aiuto degli alleati, il popolo italiano insorse e vinse l’esercito nazista e i fascisti che con esso collaboravano». Continue reading “Il 25 aprile, al di là di etnie e culture!”

Una repubblica fondata sull’emigrazione

di Chiara Marchetti

Qualche settimana fa è rimbalzata anche sui media e sui social italiani la notizia della morte di una anziana signora di Lesbo, Maritsa Mavrapidou, scomparsa all’età di 89 anni. Se sappiamo qualcosa di lei è perché – insieme a tante altre “nonne” – era balzata agli onori delle cronache nel 2015, quando 800 mila rifugiati si erano trovati a transitare per la Grecia, centinaia di migliaia approdati solo nella piccola isola di Lesbo. Lì Maritsa non ci aveva pensato due volte: aveva spontaneamente aperto la sua casa, aveva preso in braccio e nutrito dei neonati rifugiati, non si era voltata dall’altra parte. Persone normali, normalissime, ormai al volgere della loro vita, che dall’oggi al domani si erano trovate nel mezzo di un esodo epocale. Continue reading “Una repubblica fondata sull’emigrazione”

Migranti di ieri e di oggi

di Susanna Preo

«Siamo abituati a considerare gli immigrati come valanghe umane di diseredati in cerca di fortuna, dimenticando che, per quanto arrivino a mani vuote, dentro si portano mondi che non conosciamo. Siamo capaci al massimo di dimostrarci caritatevoli, ma difficilmente proviamo curiosità per le loro tradizioni, culture, abitudini, neppure ci interessa sapere cosa abbiano abbandonato alle spalle, quanta tristezza costi piantare tutto e partire verso il nulla». (Pino Cacucci)

Questo modo di vedere, o forse di non vedere, gli immigrati è purtroppo molto diffuso. Continue reading “Migranti di ieri e di oggi”

No Salvini Day!

da Sinistra classe rivoluzione

Salvini e il suo partito si sono distinti, in questi primi mesi di governo, per essere la forza che ha sempre vigilato sulla difesa dei privilegi, dei profitti, dei ricchi. Si parla di nazionalizzare le autostrade togliendole a dei privati che hanno fatto miliardi senza garantire sicurezza? Il primo a tirare il freno a mano è Salvini. Sempre lui ha fatto sì che il timidissimo “decreto dignità” venisse ridotto a una scatola vuota, mentre avanza il condono fiscale, regalo per far risparmiare gli evasori. E la guerra all’Unione Europea tanto sbandierata in campagna elettorale, si riduce a una pantomima. Continue reading “No Salvini Day!”

Da migrante a ponte tra culture: l’odissea di Mursal

di Petra Colombo

Mursal Moalin Mohamed nasce nel 1990, un anno prima dell’inasprirsi della guerra civile in Somalia. Dopo 6 anni in viaggio, 7 nazioni, 13 città, centinaia di migliaia di chilometri e innumerevoli spostamenti, diventa mediatore culturale a Parma. Ma non bisogna fare l’errore di pensare che la sua sia una storia eccezionale: quando accomuna milioni di persone in tutto il mondo, lo straordinario smette di essere tale e diventa statistica. E nell’impersonalità dei numeri ci perdiamo, perdiamo il senso di quello che succede anche se queste storie attraversano le nostre città, perché ci accontentiamo di archiviarle in una categoria preconfezionata. Bene, stavolta andiamo oltre i numeri e facciamo i conti con l’essere umano: questa è la storia di Mursal Moalin. Questa è la storia di un migrante. Continue reading “Da migrante a ponte tra culture: l’odissea di Mursal”

Uccidiamo l’Uomo Bianco

di Andrea Bui

È l’unica persona processata per razzismo verso i bianchi ed è stata oggetto di accuse di antisemitismo, di omofobia, oltre che di razzismo al contrario. Il suo nome è Houria Bouteldja, autrice de I bianchi, gli ebrei e noi . Verso una politica dell’amore rivoluzionario e portavoce del Pir (Partito degli indigeni della Repubblica), nata in Francia nel 2005 sulla scia degli scontri nelle banlieus parigine a seguito della morte di tre ragazzi inseguiti dalla polizia. Le posizioni del Pir fanno spesso discutere e sono costate strali da tutto l’arco politico, senza distinzioni: dall’estrema destra all’estrema sinistra. I bianchi, gli ebrei e noi, pubblicato in Italia nel 2017 da Sensibili alle Foglie, con una preziosa postfazione di Marilina Rachel Veca, è un libro importante. Continue reading “Uccidiamo l’Uomo Bianco”