Un viaggio della memoria che parla al presente

di Marco Severo

Un momento della visita all’ex campo di internamento di Rivesaltes.

Lo chiamano «le désert du midi», il deserto del sud, è un’enorme spianata ai piedi dei Pirenei francesi, terra di vento e silenzi dove la coscienza dell’Europa del Novecento parla ancora, anzi grida, al presente. Ruderi di baracche stanno allineanti su una porzione dei seicento ettari dell’ex campo d’internamento di Rivesaltes, dove dal 1939 i francesi rinchiusero migliaia di uomini, donne e bambini considerati «indesiderabili» per ragioni politiche, etniche, religiose. Il campo è l’ultimo incontro nei quattro giorni trascorsi tra Spagna e Francia, durante il viaggio della memoria 2019 organizzato dal 25 al 30 ottobre dal Centro studi movimenti di Parma e dall’Istituto storico della Resistenza di Reggio Emilia. Continue reading “Un viaggio della memoria che parla al presente”

La resistenza italiana dei partigiani “stranieri”

da Potere al Popolo – Parma

Nei sei anni di guerra dal 1939 al 1945, provocata dall’espansionismo nazista, fascista e del Giappone nazionalista, il mondo ha visto combattere una guerra che ha spostato milioni di uomini da una regione all’altra, eserciti, prigionieri, partigiani e profughi. Una parte di quella guerra si è combattuta anche in Italia, dopo l’occupazione nazista del 1943 a seguito dell’arresto di Mussolini. Continue reading “La resistenza italiana dei partigiani “stranieri””

Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti

da Ciac 

Anche quest’anno a Parma nel corteo del 25 aprile dieci dei venti storici labari dei battaglioni partigiani operanti nel territorio di Parma e provincia, saranno portati da altrettanti migranti, in particolare dai rifugiati che partecipano al progetto Tandem di CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione internazionale). Continue reading “Il nostro 25 aprile: le bandiere partigiane portate da migranti”

Il 25 aprile, al di là di etnie e culture!

da Potere al Popolo Parma

Nei giorni scorsi, in Oltretorrente e in alcuni mercati di quartiere, Potere al popolo ha diffuso un volantino rivolto ai nuovi cittadini di origine non italiana. Accompagnato dall’immagine del monumento al Partigiano, un testo tradotto in più lingue (inglese, francese e arabo, oltre all’italiano) spiega che la festa del 25 aprile ricorda «gli straordinari eventi del 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, quando, con l’aiuto degli alleati, il popolo italiano insorse e vinse l’esercito nazista e i fascisti che con esso collaboravano». Continue reading “Il 25 aprile, al di là di etnie e culture!”

Una repubblica fondata sull’emigrazione

di Chiara Marchetti

Qualche settimana fa è rimbalzata anche sui media e sui social italiani la notizia della morte di una anziana signora di Lesbo, Maritsa Mavrapidou, scomparsa all’età di 89 anni. Se sappiamo qualcosa di lei è perché – insieme a tante altre “nonne” – era balzata agli onori delle cronache nel 2015, quando 800 mila rifugiati si erano trovati a transitare per la Grecia, centinaia di migliaia approdati solo nella piccola isola di Lesbo. Lì Maritsa non ci aveva pensato due volte: aveva spontaneamente aperto la sua casa, aveva preso in braccio e nutrito dei neonati rifugiati, non si era voltata dall’altra parte. Persone normali, normalissime, ormai al volgere della loro vita, che dall’oggi al domani si erano trovate nel mezzo di un esodo epocale. Continue reading “Una repubblica fondata sull’emigrazione”

Migranti di ieri e di oggi

di Susanna Preo

«Siamo abituati a considerare gli immigrati come valanghe umane di diseredati in cerca di fortuna, dimenticando che, per quanto arrivino a mani vuote, dentro si portano mondi che non conosciamo. Siamo capaci al massimo di dimostrarci caritatevoli, ma difficilmente proviamo curiosità per le loro tradizioni, culture, abitudini, neppure ci interessa sapere cosa abbiano abbandonato alle spalle, quanta tristezza costi piantare tutto e partire verso il nulla». (Pino Cacucci)

Questo modo di vedere, o forse di non vedere, gli immigrati è purtroppo molto diffuso. Continue reading “Migranti di ieri e di oggi”

No Salvini Day!

da Sinistra classe rivoluzione

Salvini e il suo partito si sono distinti, in questi primi mesi di governo, per essere la forza che ha sempre vigilato sulla difesa dei privilegi, dei profitti, dei ricchi. Si parla di nazionalizzare le autostrade togliendole a dei privati che hanno fatto miliardi senza garantire sicurezza? Il primo a tirare il freno a mano è Salvini. Sempre lui ha fatto sì che il timidissimo “decreto dignità” venisse ridotto a una scatola vuota, mentre avanza il condono fiscale, regalo per far risparmiare gli evasori. E la guerra all’Unione Europea tanto sbandierata in campagna elettorale, si riduce a una pantomima. Continue reading “No Salvini Day!”