da Rete Diritti in Casa
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha accolto la petizione di Maria, una cittadina italiana residente a Parma, sottoposta a provvedimento di sfratto e per la quale si stava prospettando l’esecuzione dello stesso senza previsione di alternative che rispettassero la dignità e la tutela della famiglia, della quale fa parte anche una nipote di 11 anni. Dopo avere attentamente esaminato il caso l’Alto Commissariato ha emanato una direttiva trasmessa allo Stato italiano e alla diretta interessata, con la quale si richiede la sospensione della procedura di sfratto in attesa della definizione di una soluzione abitativa adeguata per il nucleo. La questione è ora passata al Tribunale di Parma che non potrà che prendere atto delle direttive di un organismo internazionale sovraordinato.