Lunedì 19 febbraio un presidio di Officina popolare e altre forze contro il revisionismo

da Officina Popolare Parma

Ruza Petrovic
Anche nella nostra città, lunedì 19 febbraio, farà sosta il cosiddetto Treno del Ricordo, l’ennesimo tentativo di revisionismo storico rispetto al Ventennio fascista. Vorrebbero cancellare il ricordo degli oltre 700mila slavi trucidati dai nazifascisti e il milione di morti causato dalla guerra in quelle terre. Questi numeri basterebbero da soli a comprendere la situazione che si era venuta ad instaurare al termine della guerra, con la sconfitta della Germania Nazista e dei suoi alleati, tra cui il Governo italiano fino all’8 settembre del ’43, e successivamente la Repubblica di Salò.

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Dal fascismo all’antifascismo: la storia a Palazzo del Governatore

da Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma

“Squadrismo e Antifascismo: Italia/Parma 1922” è un ciclo di incontri, valido anche come corso di aggiornamento per insegnanti, promosso nell’ambito del Centenario delle Barricate a Parma. Con il patrocinio del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e dell’Istituto nazionale “Parri”. Continue reading “Dal fascismo all’antifascismo: la storia a Palazzo del Governatore”

Partigiani jugoslavi nel carcere di San Francesco a Parma 1942-1943

di Andrea Giuseppini*

Ringraziando l’autore e la redazione pubblichiamo un articolo uscito su “Pace”, il periodico del Comitato di lotta antifascista e antimperialista per la memoria storica [ndr].

Durante la seconda guerra mondiale a Parma nella chiesa di San Francesco al Prato, trasformata in carcere già dagli inizi del 1800, furono detenuti per periodi più o meno lunghi oltre 800 civili jugoslavi in totale (per quanto ricostruito dai registri del carcere). Si trattava di prigionieri politici arrestati nei territori annessi o occupati dall’Italia fascista in seguito all’aggressione della Jugoslavia da essa intrapresa nell’aprile 1941 e condannati dai tribunali militari di guerra per “abusiva detenzione di armi”, “atti di sabotaggio”, “atti contro l’esercito”, ecc. Erano cioè dei partigiani che combattevano contro un esercito occupante. Non sappiamo con precisione quanti furono i civili jugoslavi detenuti in tutta l’Italia tra la fine del 1941 e il 1944. Ma gli oltre 800 partigiani jugoslavi rinchiusi a Parma fanno sicuramente del carcere di San Francesco il luogo di detenzione più numeroso in Italia. Continue reading “Partigiani jugoslavi nel carcere di San Francesco a Parma 1942-1943”

Qualcuno ha il cellulare di Banksy?

di Marco Severo

Lo sprovveduto automobilista che, anni fa, si trovò ad attraversare l’Appennino centrale tra Lazio e Abruzzo fu colto da una specie di sincope allorché nei pressi di Antrodoco, in provincia di Rieti, levò gli occhi sopra l’orizzonte. Come un’epifania inattesa del passato, era esplosa dietro una curva un’enorme scritta sul fianco di una montagna. “Dux”, vi si leggeva. La monumentale epigrafe era composta dagli alberi dei boschi, verde cupo sul giallo dei prati estivi. L’Appennino stesso, il suo paesaggio, cielo e terra, invocavano il Duce, Benito Mussolini, il fascismo: lì, oltre mezzo secolo dopo la caduta di un regime responsabile del biennio nero, del ventennio dittatoriale, della guerra d’Etiopia, della guerra di Spagna, delle leggi razziali, della seconda guerra mondiale, della Repubblica di Salò. Continue reading “Qualcuno ha il cellulare di Banksy?”

La Lega si lamenta dei presidi democratici contro i neofascisti

da CAP 43100 – Coordinamento Antifascista Parma

Dopo la riuscita Biciclettata antifascista del 24 aprile scorso, che ha trovato inaspettato e felice riscontro nelle strade della città e che ha riportato presenza democratica sin davanti alla sede di Casapound in via Toscana, e visto il ripetersi indisturbato (a pochi metri dal banchetto della Lega) dei presidi di Forza Nuova in via Mazzini, le diverse realtà antifasciste riunitesi in questo coordinamento (da Anpi a Usi-cit e Ateneo Libertario, da Officina popolare al collettivo Pirati metropolitani) hanno organizzato un’iniziativa sabato 11 maggio, durata quasi tutto il giorno, in varie parti della città. “Strade antifasciste” è il nome che abbiamo scelto e comunicato alla stampa e sui social nei giorni precedenti: per ribadire, col cammino, le parole e la presenza che Parma non può tollerare che gli spazi pubblici siano interessati da fenomeni di propaganda di odio. Continue reading “La Lega si lamenta dei presidi democratici contro i neofascisti”

Portiamo in strada una risposta democratica al fascismo

da CAP 43100 – Coordinamento unitario antifascista di Parma

Lo scorso fine settimana via Mazzini ha ospitato per due giorni di fila un presidio di Forza Nuova, comodamente accanto al banchetto della Lega e protetto da un ingente schieramento di forze dell’ordine. Schieramento palesemente eccessivo il cui ruolo era praticamente quello di una scorta privata. Una scorta che però paghiamo anche noi. Continue reading “Portiamo in strada una risposta democratica al fascismo”

Sull’aggressione fascista in Oltretorrente

da Sinistra classe rivoluzione di Parma

Nella notte tra il 22 e il 23 Marzo, nel quartiere Oltretorrente a Parma, quattro compagni, attivisti antifascisti e antirazzisti, hanno subito un’aggressione di stampo fascista. Il fatto è avvenuto all’altezza del Liceo Marconi, in via Costituente: tre auto, dopo aver trovato a terra manifesti di Blocco Studentesco (gruppo giovanile di Casa Pound), hanno inseguito i compagni; ne sono scese tra le 12 e le 15 persone, che hanno rincorso gli attivisti con il chiaro intento di picchiare. Continue reading “Sull’aggressione fascista in Oltretorrente”

Aggressione fascista in Oltretorrente

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un’aggressione di stampo fascista avvenuta la notte tra il 22 e 23 marzo in via Costituente

Parma, Oltrettorente
La notte tra il 22 e il 23 marzo, camminiamo in quattro in via della Costituente davanti al Liceo Scientifico G. Marconi, vediamo dei manifesti di blocco studentesco inneggianti ai fasci di combattimento, li stacchiamo. Si fermano una, due, tre auto. Scendono una dozzina di persone che, inneggiando al duce e in proporzione 4 a 1 (classico modulo littorio), si avventano su di noi con calci, pugni e oggetti. Fortunatamente riusciamo a riparare senza gravi danni in un locale di via Bixio. Continue reading “Aggressione fascista in Oltretorrente”