Celebrare il 25 Aprile significa dire no alla guerra e al genocidio: cos’è davvero successo venerdì a Parma durante il corteo

Partigiani della Pace

Venerdì abbiamo contestato la presenza di alcune associazioni sioniste che per la prima volta hanno deciso di sfilare a Parma in occasione del 25 Aprile. Lo abbiamo fatto perché siamo stanchi di vedere usare lo sterminio degli ebrei perpetrato dal nazismo e dai suoi satelliti europei, come la triste Repubblichina di Saló, come un lasciapassare per lo stato di Israele per poter compiere un genocidio impunemente. Nel corteo del 25 Aprile non può esserci spazio per chi sostiene che i civili palestinesi meritano il massacro perché durante il cessate il fuoco non hanno dato informazioni utili alla liberazione degli ostaggi, riteniamo che esista un limite alla decenza.

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Lesignano e la coscienza resistente

di Marco Severo*

*Intervento per la Festa della Liberazione svolto a Lesignano de’ Bagni il 25 aprile 2025, basato sul libro “Sangue sulla neve. L’uccisione del partigiano Ernesto Pelagatti, Lesignano de’ Bagni, 1944” (Centro studi movimenti Parma, Comune di Lesignano, Anpi provinciale, 2017)

Ottant’anni fa, nel 1945, a Lesignano de’ Bagni alle porte di Parma la Resistenza andò oltre la Resistenza. Quando le formazioni partigiane dopo l’insurrezione del 25 aprile deposero via via le armi, Lesignano non ritenne ancora di aver finito. Tutt’altro. Per certi aspetti, il colpo più potente contro il nazifascismo doveva ancora essere sparato: più forte e più puro d’un colpo di sten.

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Una nuova Scorribanda antifascista per le strade di Parma

di Centro studi movimenti

Dopo il successo dello scorso agosto, quando migliaia di persone hanno invaso le strade nel centenario delle Barricate, quest’anno, in attesa del corteo della festa della Liberazione, sabato 22 aprile un’altra Scorribanda antifascista attraverserà la città con un happening notturno e itinerante di artisti, attori, musicisti e performer. Nelle strade che 80 anni fa, dal settembre 1943, vennero occupate dai nazisti, riecheggeranno i passi chiodati e gli ordini dei carnefici, andranno in scena le retate dei fascisti della Rsi, i loro posti di blocco, i loro arresti, le torture a cui furono sottoposti i tanti che passarono dalle celle della Brigata nera o della Polizia di sicurezza tedesca. Ma prenderanno corpo anche le scelte di coloro che furono protagonisti del movimento di Liberazione, con le loro difficoltà a farsi carico di una resistenza contro un regime che sembrava imbattibile, e con la loro straordinaria esperienza di una lotta, condivisa per la prima volta tra uomini e donne, che non solo cambiò radicalmente la loro coscienza ma anche la storia del nostro paese. Continue reading “Una nuova Scorribanda antifascista per le strade di Parma”

25 aprile: “Nel corteo risuonerà il nostro No alla guerra!”

da Art Lab Bene Comune, Collettiva Transfemminista, Rete Diritti in Casa, La Paz Antiracist Football Club, Friday For Future Parma. Officina Popolare Parma e Ecologia Politica Parma

Quest’anno le celebrazioni del 25 Aprile, anniversario della sconfitta delle forze nazi-fasciste e della liberazione d’Italia, avverranno nel contesto di mobilitazione pubblica a seguito dell’escalation militare in Ucraina. Siamo consci del fatto che il 25 Aprile non sia una semplice ricorrenza ma vada concepito come una data in cui riaffermare i valori della Resistenza, tra cui sicuramente troviamo la giusta opposizione a qualsiasi guerra imperialista, comprese quelle che non sono sotto i riflettori dei media. Continue reading “25 aprile: “Nel corteo risuonerà il nostro No alla guerra!””

Festa, memoria e riflessione storiografica: il 25 aprile del Centro studi movimenti

da Centro studi movimenti

Le iniziative del Centro studi movimenti in occasione del 25 aprile si declineranno su tre piani differenti: innanzi tutto la festa, ciò che per noi oggi è il giorno della Liberazione; in secondo luogo, la trasmissione della memoria ai più giovani; infine la riflessione storiografica. Continue reading “Festa, memoria e riflessione storiografica: il 25 aprile del Centro studi movimenti”

Nella solitudine, la Resistenza

di Marco Severo

Se una somma di solitudini non fa una comunità, un accordo di spiriti può al contrario nutrirsi di quelle solitudini per rinsaldare il senso dello stare insieme. Diverso dal vedersi online, in questa emergenza da Coronavirus, è il connettersi attraverso idee e azioni condivise. Così quest’anno, nell’imminenza del 25 aprile, 75esimo anniversario della Liberazione, al Centro studi movimenti di Parma abbiamo deciso di tendere fili di pensiero tra le nostre case e darci un compito comune, da svolgere ciascuno per proprio conto nel mezzo della quarantena. Ragionare sul significato della Resistenza. E poi registrare un video col telefono. Questo il compito. Regole per lo svolgimento: poche, quasi nessuna. Ammessi, e anzi caldeggiati, la soggettività e l’approccio multidisciplinare. Resistenza intesa come lotta partigiana collocabile storicamente oppure come? Continue reading “Nella solitudine, la Resistenza”

25 aprile 2020: per una nuova liberazione!

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di “alcune e alcuni antifascist* di Parma” (ndr).

Cosa fare nei tempi bui del coronavirus per non fare passare sotto l’uscio una data così importante come il 25 Aprile? Sicuramente possiamo fare tanto e tanto si sta già facendo. Pensiamo ai tanti progetti di denuncia e ricerca sulle situazioni lavorative precarie ai tempi del covid-19 svolto da sindacati e varie realtà politiche. Pensiamo anche all’immenso lavoro di volontariato dei tanti gruppi che stanno occupando spazi lasciati vuoti da anni di liberismo sfrenato, privatizzazione dei servizi essenziali e tagli al welfare state. Continue reading “25 aprile 2020: per una nuova liberazione!”

La resistenza italiana dei partigiani “stranieri”

da Potere al Popolo – Parma

Nei sei anni di guerra dal 1939 al 1945, provocata dall’espansionismo nazista, fascista e del Giappone nazionalista, il mondo ha visto combattere una guerra che ha spostato milioni di uomini da una regione all’altra, eserciti, prigionieri, partigiani e profughi. Una parte di quella guerra si è combattuta anche in Italia, dopo l’occupazione nazista del 1943 a seguito dell’arresto di Mussolini. Continue reading “La resistenza italiana dei partigiani “stranieri””