Allarme Legambiente: il Baganza e il rischio alluvione

a cura della Redazione

Le tragedie dovute a disastri ambientali sono così frequenti che ormai quasi non ci scandalizzano più. Siamo alla rassegnazione. Morti, feriti, danni economici che mettono in ginocchio intere regioni: passano gli anni ma continuiamo a tremare ogni volta che la pioggia si fa appena più insistente. Eppure, non mancano competenze ultra-specializzate, ingegneri di prim’ordine (quelli italiani, poi, sono conosciuti in tutto il mondo) e tecnologie più che performanti. Le chiamano “calamità naturali”. Ma non c’è niente di naturale nel rimanere con le mani in mano di fronte a rischi evidenti. Certo, è più facile vedere il mostruoso menefreghismo delle istituzioni quando ci tocca contare le vittime. Allora, per una volta, proviamo a fare le cose al contrario, proviamo a guardare in faccia i rischi attuali nel territorio parmense e cosa si può fare. Continue reading “Allarme Legambiente: il Baganza e il rischio alluvione”

Da migrante a ponte tra culture: l’odissea di Mursal

di Petra Colombo

Mursal Moalin Mohamed nasce nel 1990, un anno prima dell’inasprirsi della guerra civile in Somalia. Dopo 6 anni in viaggio, 7 nazioni, 13 città, centinaia di migliaia di chilometri e innumerevoli spostamenti, diventa mediatore culturale a Parma. Ma non bisogna fare l’errore di pensare che la sua sia una storia eccezionale: quando accomuna milioni di persone in tutto il mondo, lo straordinario smette di essere tale e diventa statistica. E nell’impersonalità dei numeri ci perdiamo, perdiamo il senso di quello che succede anche se queste storie attraversano le nostre città, perché ci accontentiamo di archiviarle in una categoria preconfezionata. Bene, stavolta andiamo oltre i numeri e facciamo i conti con l’essere umano: questa è la storia di Mursal Moalin. Questa è la storia di un migrante. Continue reading “Da migrante a ponte tra culture: l’odissea di Mursal”

Magnani Rocca: parlano le lavoratrici punite per aver alzato la testa

“Per ottanta centesimi!” di Angelo Morbelli, 1895

Donne che non si arrendono e che chiedono si apra un dibattito sullo stato del lavoro nei beni culturali. Siamo nella Parma neo-eletta “Capitale della Cultura 2020” e il caso è quello delle dieci operatrici museali che, dopo anni di contratti con inquadramento da uscieri, hanno rivendicato condizioni lavorative migliori. E proprio per questo hanno perso il loro posto di lavoro alla Fondazione Magnani-Rocca. Continue reading “Magnani Rocca: parlano le lavoratrici punite per aver alzato la testa”