La Rete Diritti in Casa ferma lo sgombero di borgo del Naviglio

da Rete Diritti in Casa

Il presidio della Rete Diritti in Casa del 9 gennaio

 

Sabato scorso (9 gennaio), la rete Diritti in Casa era davanti al centro di accoglienza di borgo del Naviglio 17 (a Parma), gestito dalla cooperativa Parma 80, per protestare contro l’intenzione della cooperativa di sgomberare gli inquilini (perfettamente in regola, va precisato) senza che a questi venisse offerta un’alternativa né da Parma 80 né dal Comune. Oggi sarebbe dovuto avvenire lo sgombero. Di seguito il comunicato di quanto successo stamattina. Continue reading “La Rete Diritti in Casa ferma lo sgombero di borgo del Naviglio”

Non per tutti sono giorni di festa

dal Partito della Rifondazione Comunista di Parma

Due gravi avvenimenti recentemente hanno reso evidente in modo drammatico che il diritto a un luogo dove abitare viene colpevolmente trascurato nella nostra città. Da anni alcune persone vivevano in un edificio abbandonato nei pressi di Via Po, in condizioni di degrado e di estrema difficoltà, e l’unico intervento che l’Amministrazione Comunale ha saputo garantire è stato lo sgombero improvviso e forzato, con tanto di ruspe e polizia schierata in gran forze, criminalizzando e trattando persone come orribili minacce al decoro. Invece del teatrino messo in atto dai due assessori Casa e Alinovi, si doveva intervenire in modi e tempi diversi, avendo cura di quelle persone e offrendo loro adeguate e valide alternative. Altro caso in Borgo del Naviglio, giustamente denunciato dalla Rete Diritti in Casa: il 29 dicembre verranno messe in strada circa 20 persone che risiedevano in una struttura di accoglienza per lavoratori stranieri single, i quali pagavano un regolare affitto. Il centro chiude, per non riaprire più, per lavori di manutenzione e, pur essendo a conoscenza da tempo della situazione, il Comune non propone a quei lavoratori alcuna soluzione alternativa.

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Arrestato il presidente di Svoltare Onlus. Pap: “I bisogni delle persone non possono essere business”

da Potere al Popolo Parma

È notizia di oggi che il rappresentante legale di Svoltare Onlus sia agli arresti domiciliari con l’accusa di diversi illeciti compiuti tra gli altri nell’attività dell’accoglienza ai migranti. Al di là, delle accuse specifiche, che sarebbero gravissime se venissero confermate, riteniamo interessante la notizia come cartina di tornasole per le condizioni del welfare nella nostra città. Continue reading “Arrestato il presidente di Svoltare Onlus. Pap: “I bisogni delle persone non possono essere business””

Il veleno è arrivato anche nella nostra città

da Casa delle donne Parma, Art lab e Collettivo la Rage

E il veleno è arrivato anche nella nostra città, come in tante altre d’Italia dove già era stata rimosso. Un veleno che è discriminazione e attacco violento e subdolo all’autodeterminazione delle donne. Un cartellone che raffigura una moderna Biancaneve sdraiata per terra dopo aver morso la mela e ingurgitato il veleno contenuto non all’interno del frutto proibito, ma della pillola abortiva. Morta per essersi rifiutata di portare a termine una gravidanza indesiderata, non voluta, non scelta. Morta per non essersi piegata ad un destino scelto da altri per lei o per non essersi conformata ad un’idea di femminilità che ci vuole tutte madri e mogli, obbedienti e vergini. Continue reading “Il veleno è arrivato anche nella nostra città”

Rilanciare le politiche abitative. Il 23 dicembre un presidio davanti alla Prefettura

da Rete Diritti in Casa
In questi giorni governo e parlamento hanno definitivamente bocciato le timide ipotesi di proroga di blocco degli sfratti avanzate da alcuni parlamentari. Il blocco delle esecuzioni era stato disposto dal mese di marzo 2020 per impedire che in piena pandemia da Covid19 le persone con difficoltà nel pagare l’affitto potessero essere cacciate di casa. Il provvedimento era poi stato procrastinato al 31/12/2020. Oggi ci troviamo con le stesse drammatiche condizioni sanitarie di quando il provvedimento fu inizialmente preso: consentire le esecuzioni immobiliari in questa situazione è un atto di grave irresponsabilità che può avere conseguenze drammatiche. Oltre ai rischi sanitari occorre considerare anche le gravi conseguenze sociali.

Potere al popolo al Maggiore: “Sanità pubblica e billionaire tax”

da Potere al Popolo Parma
Oggi ci siamo ritrovati davanti al Maggiore per manifestare il nostro sostegno a chi lavora nel comparto della sanità pubblica, mettendo a rischio la propria vita per garantire a tutti il diritto alla salute. Decenni di privatizzazioni e tagli (37 miliardi secondo la fondazione Gimbe tra il 2010 e il 2019) adesso sono pagati da cittadini e lavoratori che devono fare i conti con un sistema sanitario che stenta a contenere i danni della pandemia.

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A Langhirano l’emergenza abitativa si affronta chiudendo gli alloggi a canone sociale?

da Rete Diritti in Casa Parma
La ex Caserma di Langhirano, in Via Micheli 5, è un edificio di proprietà della Provincia di Parma che da oltre 25 anni ospita famiglie di lavoratori e singoli in difficoltà economica grazie a un contratto di comodato tra Provincia di Parma e Comune di Langhirano. Nell’edificio sono attualmente ospitate 5 famiglie e un gruppo di singoli mentre un altro locale ospitava l’Associazione Tadamon, recentemente trasferitasi in altri spazi, ed è attualmente non utilizzato anche se sarebbe più che idoneo ad ospitare una famiglia anche di grandi dimensioni.

Pap chiama al presidio davanti al Maggiore: “Li chiamano eroi ma continuano a tagliare”

da Potere al Popolo Parma
Sabato 5 dicembre saremo davanti all’entrata di via Gramsci dell’Ospedale Maggiore di Parma, come Potere al Popolo e insieme ad Art Lab, per manifestare il nostro sostegno a tutto il personale impiegato nella sanità pubblica, chiamato a sacrificarsi in questi mesi di emergenza, e a chiedere che sia fatta semplicemente la cosa più razionale possibile, cioè invertire la rotta: fermare i tagli e investire per una sanità gratuita e universale per tutte/i. Le risorse per farlo ci sono, basta considerare i guadagni realizzati dalle grandi aziende proprio durante la crisi che stiamo vivendo.

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La violenza sulle donne inizia prima della violenza fisica

da Casa delle donne Parma

Come è noto, durante la seduta online del Consiglio comunale di Parma del 23 novembre che stava discutendo sulla violenza di genere, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Priamo Bocchi, ha pubblicato un post sulla sua pagina facebook con un’immagine di un deretano. Pubblichiamo di seguito il comunicato della Casa delle donne di Parma [ndr].
Come Casa delle donne tante volte ci siamo interrogate su cosa sia violenza e proprio in questi giorni stiamo per lanciare la nostra campagna #anchequestaèviolenza, per dare voce ad una presa di consapevolezza, che fortunatamente, è sempre più diffusa. Tuttavia, a fronte di chi lotta per sconfiggere la subcultura sessista e violenta che respiriamo tutti i giorni, c’è anche chi di tale subcultura si nutre e chi, in modo spregevole e colpevole, l’alimenta e la genera quotidianamente.

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