Le tante candidature a sinistra del centro-sinistra

di William Gambetta

Per il Comune di Parma si avvicinano le elezioni amministrative e dopo lunghe (e travagliate) riunioni escono le prime candidature a sindaco e le liste a loro sostegno. Secondo alcuni osservatori delle dinamiche politiche locali, a dire il vero, ne emergono fin troppe. Troppi nomi. Troppi partiti… Troppa frammentazione. A loro dire, insomma, servirebbe una maggiore disposizione all’unità da parte dei diversi protagonisti del quadro politico. I personalismi e le rigidezze di partito sarebbero le cause principali di tutti i mali della democrazia, a danno del “bene collettivo”. Istintivamente, irrazionalmente, verrebbe da aderire a queste valutazioni. Se il quadro delle scelte fosse semplificato a due, tre, quattro candidati al massimo, magari con un paio di liste per ogni aspirante sindaco, anche la nostra scelta di cittadini potrebbe essere più lineare, meno tormentata, meno impegnativa. Eppure c’è qualcosa che non quadra… Continue reading “Le tante candidature a sinistra del centro-sinistra”

L’estetica della guerra e i suoi inganni

di Anna Giulia Della Puppa

Foto di Oleksii Kyrychenko.
C’è anche nella guerra, in ogni guerra, un lato estetico. Cosa si mostra e cosa no, quando e in che modo mostrare (al nemico e al mondo) i corpi di chi muore, i palazzi sventrarti e le strade vuote… Tutto risponde ad un codice comunicativo estetico e questa, se vogliamo, è una banalità.
Eppure, nella guerra novecentesca più digitale mai vista, le immagini si moltiplicano e non tutte corrispondono a quel codice di comunicazione estetica a cui siamo abituatə.

Per una cultura che appartenga al popolo

di Salvo Taranto

Non esiste comunità senza cultura condivisa e quando la cultura è debole, è debole anche il nostro modo di essere comunità. Quando la cultura non giunge agli occhi e alle orecchie di noi cittadini, quando non accoglie e nutre i sentimenti che avvertiamo nell’abitare il nostro quartiere, la nostra città, quella cultura ha il fiato corto, è monca, impalpabile. Continue reading “Per una cultura che appartenga al popolo”

Fidenza scende in piazza contro la guerra in Ucraina

di Alexandr Belletti

Sabato 5 marzo, a Fidenza, si è svolto un presidio contro la guerra in Ucraina, promosso da Circolo “Pietro Paolo Piro” del Prc di Fidenza, Rete Kurdistan, Associazione Jambo – commercio equo Fidenza, Gc Fidenza, Pci e Fgci Parma. Durante l’iniziativa è intervenuto Alexandr Belletti, segretario del Prc di Fidenza che di seguito pubblichiamo [n.d.r.].

In questa situazione di guerra in Ucraina è importante ribadire la nostra ferma condanna sia dell’invasione militare russa, che sta producendo migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati, sia dell’imperialismo americano e NATO, che non hanno fatto nulla per cercare una soluzione pacifica, anzi hanno fatto di tutto per inasprire il conflitto, armando e finanziando l’esercito ucraino e incentivando in questo modo una soluzione militare al conflitto del Donbass. Continue reading “Fidenza scende in piazza contro la guerra in Ucraina”

Oltre i due calci nel sedere… Per un dibattito pubblico sul disagio giovanile a Parma

di Stefano Manici

In questo periodo il tema delle cosiddette baby gang rimbalza sulle prime pagine dei giornali cittadini ed è oggetto di interesse dei social network, attraverso una narrazione oscillante tra la cronaca nera e i toni da denuncia. In qualità di educatori, insegnanti, pedagogisti, psicologi, addetti ai lavori del terzo settore, artisti e tutte le persone che lavorano a contatto con il mondo giovanile in progetti educativi, tutti coloro che si sentono far parte della cosiddetta “comunità educante”, ci sentiamo di esprimere anche noi un pensiero in merito, senza avere la pretesa di essere esaustivi e soprattutto giudicanti di un fenomeno che meriterebbe un’analisi molto più ampia. Continue reading “Oltre i due calci nel sedere… Per un dibattito pubblico sul disagio giovanile a Parma”

Tanzi e la Parmalat, storia di un paradosso

di Marco Severo

C’è una cosa che forse nessuno ha mai detto a proposito di Calisto Tanzi, morto il primo gennaio scorso all’età di 83 anni. E visto che potrebbe essere la prima volta, meglio essere cauti e porla in forma di dubbio, di ipotesi, così da non allarmare i colpevolisti, i complottisti, il popolo-del-no e i terrapiattisti. E se Calisto Tanzi oltre che mandarla in bancarotta l’avesse anche salvata, la Parmalat? Continue reading “Tanzi e la Parmalat, storia di un paradosso”

No alle delocalizzazioni, dalla parte dei lavoratori (VIDEO)

di Cristina Quintavalla

Un momento dell’incontro che si è svolto lo scorso mercoledì al Circolo Dipendenti Comunali di Parma (15/12/2021)

Se avete tempo guardate questo video, che riprende gli interventi fatti durante l’incontro pubblico “No delocalizzazioni, no licenziamenti”, di mercoledì scorso (15 dicembre, ndr). Parlano gli operai delle fabbriche che stanno subendo licenziamenti, che da anni lottano come leoni contro i piani speculativi delle multinazionali e dei fondi finanziari. Questi, dopo aver comprato stabilimenti, incassato danaro pubblico, usufruito delle leggi sul lavoro flessibile e precario, se ne vanno, lasciando dietro di sé una lunga scia di disoccupazione, impoverimento, desertificazione. In queste immagini, parlano i lavoratori impegnati in lotte durissime contro i padroni della logistica, che hanno imposto condizioni di lavoro schiavili. Continue reading “No alle delocalizzazioni, dalla parte dei lavoratori (VIDEO)”

La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato”

di Marco Severo

Foto segnaletica di Guido Picelli, anni venti (Archivio Centrale dello Stato di Roma, Casellario politico centrale, Fasc. “Picelli Guido”).

Nella città dei tre santini – Maria Luigia, Verdi, anolino – circola da alcuni giorni un libro il cui merito è di aver riacciuffato per i capelli un quarto (e pur antitetico) candidato alla mistica incoronazione. La mia divisa. Scritti e discorsi politici di Guido Picelli, curato da William Gambetta, edito dalla Bfs in collaborazione con il Centro studi movimenti e il Comitato Agosto 1922, è infatti un’opera integra e dall’austerità casomai monacale. Guido Picelli l’eroe, il feticcio di Mussolini, il capopopolo, il valente guerrigliero, “l’anticipatore dell’Unione europea”, il Che Guevara di Parma eccetera eccetera, ne La mia divisa viene tirato giù dall’altarino del culto pop a uso e abuso politico, per essere ricollocato nel quadro di più autentiche coordinate culturali, sociali, umane. Continue reading “La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato””

Nella brown economy

di Andrea Bui*

Lo strascico di notizie a seguito della COP26 si è ormai già esaurito, corto come ormai tutte le notizie. Eppure il deterioramento ambientale prosegue la sua strada anche senza tweet di circostanza, anche se facciamo finta che non ci sia, o che in fondo si tratti di un problema lontano, che può essere rimandato. In tanti si dipingono di green, ma è giusto il tempo di un carro in maschera e poi si torna al solito tran tran. Insomma, abbiamo capito che il pianeta è in pericolo ma poi “occorre essere concreti”.  E l’Unione Parmense degli Industriali, riunita lo scorso 15 Novembre a Parma, ha interpretato appieno questo spirito di concretezza. Continue reading “Nella brown economy”