Finalmente scoperto l’assassino di Picelli? Intorno ai “misteri” sulla sua morte

di Franco Ferrari

Guido Picelli (a destra) nel dicembre del 1936 con Randolfo Pacciardi (al centro) e due ufficiali del Battaglione Garibaldi.

Potrebbe essere veramente Alcide Leonardi, volontario garibaldino in Spagna e poi comandante della 7° GAP durante la Resistenza al nazifascismo in Emilia-Romagna, l’assassino di Guido Picelli? Questo sospetto è stato avanzato da Giancarlo Bocchi, da anni il principale (se non unico) sostenitore della tesi secondo la quale il protagonista delle Barricate di Parma sarebbe caduto per mano “amica”, ovvero comunista (o stalinista come preferisce scrivere) e non per i colpi del nemico franchista. L’ipotesi non può essere presa alla leggera e quindi è utile che si possa avviare un dibattito pubblico che verifichi nel merito le “prove” che vengono portate a suo sostegno ed eventualmente si individuino ulteriori ambiti di ricerca che possano suffragarla o relegarla nell’ambito della pura fantasia. Continue reading “Finalmente scoperto l’assassino di Picelli? Intorno ai “misteri” sulla sua morte”

Vignali e il ponte Ovest

di Marco Severo

(Un prequel a Ricomincio da capo)

Là nella strada dal nome un po’ sulfureo ma dall’aspetto a modo modino, nel centro della civile Parma, l’uomo dalla grande pipa è molto spazientito. Lo si capisce da come mordicchia il bocchino. Lo spinge con scarsa ortodossia pipesca negli angoli della bocca, ne schiaccia l’estremità con i molari, piccole e frequenti nervosissime pressioni. Si sente lo scricchiolio. Il board riunito in cerchio al tavolone è in grave apprensione, i volti sono tirati. Chi si guarda le unghie, chi disegna i cerchietti, chi legge Parma Repubblica. Continue reading “Vignali e il ponte Ovest”

Elezioni comunali a Parma: per chi voterò e perché

di William Gambetta

Dieci aspiranti alla carica di sindaco, ventitre liste elettorali, quasi 700 candidati e candidate alla carica di consigliere comunale: è questo il panorama delle prossime elezioni amministrative a Parma. Senza contare che – per vizi burocratici – non sono state ammesse alle elezioni due candidature, quelle di Roberta Roberti e Michela Canova, con le rispettive liste. Un panorama politico piuttosto confuso, dunque, almeno per quanto riguarda le classiche categorie d’interpretazione del Novecento. Infatti, se alcune forze si possono inquadrare nella dialettica tra centrodestra e centrosinistra, per altre invece è più complicato, connotate da mille sfumature tra i due poli. E alcuni candidati addirittura si presentano come “oltre la destra e la sinistra”. Continue reading “Elezioni comunali a Parma: per chi voterò e perché”

Perché voterò Andrea Bui e le liste collegate

Cristina Quintavalla

La mia è una chiara scelta politica: voterò per quelle liste, tra loro collegate − Potere al popolo, Rifondazione comunista, Partito comunista italiano − con le quali da anni collaboro in difesa del diritto al lavoro, alla casa, alla salute, ad una scuola pubblica, gratuita per tutti, ad un ambiente sostenibile e a misura di vivente, in difesa della Costituzione, contro le privatizzazioni dei beni comuni, contro le guerre e l’aumento delle spese militari… Continue reading “Perché voterò Andrea Bui e le liste collegate”

Parma ha la memoria corta

di Cristina Quintavalla*

Tra il 2010 e il 2015 la Magistratura di Parma ha aperto ben sette inchieste: Green Money 1, Green Money 2, Easy money, Ospedale vecchio, Spot money, Public money, Spip, Stu Pasubio. Decine e decine i dirigenti pubblici, i manager, gli imprenditori, figure del sottobosco vignaliano, finiti in carcere a partire dal giugno 2011. Continue reading “Parma ha la memoria corta”

Guido Picelli da Mosca a Mirabueno

di Franco Ferrari

Pubblichiamo questo articolo sull’ultima fase della vita di Guido Picelli uscito già sul sito rifondazione.it [n.d.r.].

In un precedente articolo abbiamo lasciato Guido Picelli, l’ex deputato comunista protagonista delle Barricate di Parma del 1922, alle prese con il clima di sospetto scaturito dai primi effetti di quella che, dalla primavera del 1937, diventerà una pesante ondata di repressione che colpirà indiscriminatamente dirigenti, quadri e militanti del partito al potere e le comunità di esiliati politici insediatisi in Unione Sovietica[1]. Continue reading “Guido Picelli da Mosca a Mirabueno”

Oltre la comoda rassegnazione del voto utile

di Igor Micciola

Per anni non ho votato. Che senso aveva? Mi sembrava una di quelle cose che si fanno “perché è giusto così” o “perché è un diritto ma anche un dovere del cittadino”. Postulati senza argomentazioni. Per anni non ho votato ed ero convinto che farlo sarebbe stata un’affermazione di coerenza a un principio democratico che si risolveva in una goccia nell’oceano. E quello poi placido continuava con le sue maree, la sua calma piatta e le tempeste, senza ovviamente neanche accorgersi di chi esercitava ottusamente il suo diritto/dovere. Nel mondo triste in cui ognuno per sé e Dio per tutti, le elezioni sembrano davvero solo una specie di formalità, di cerimonia tradizionale di cui nessuno ricorda più il motivo. Continue reading “Oltre la comoda rassegnazione del voto utile”

Ricomincio da capo

di Marco Severo

Parma, 2025. Località imprecisata a est della città, campagna aperta. È una mattina molto calda e appiccicaticcia, un trattore sparge letame poco lontano. Gli addetti stampa si affannano a cercare l’inquadratura buona con un drone, mentre i giornalisti schiacciano i tafani con le 37 pagine del rendering. Quando finalmente scroscia l’applauso (un crepitio flemmatico eppure liberatorio), gli smartphone si fanno sotto per raccogliere le dichiarazioni di rito. “Oggi è una data storica per Parma – proclama l’uomo con il nastrino e le forbici – con la posa di questa pietra la città riparte e torna a essere competitiva”. Una motosega rabbiosa ruggisce tra i campi. “Contro il ‘popolo del no’ – prosegue l’oratore – in un mondo in cui tutti costruiscono muri, noi, seguendo peraltro l’esortazione del Santo Padre, continuiamo a costruire ponti”. Continue reading “Ricomincio da capo”

I buchi di Lunardi

di Francesco Antuofermo

Alzi la mano chi di voi non ha mai provato a scavare una buca, almeno da bambino. In spiaggia, ad esempio, siamo stati tutti costruttori: affondare le mani nella sabbia in profondità e sfruttare l’arena per erigere un forte, un castello, una pista per le biglie. Anche l’homo sapiens alle origini del suo cammino ha dovuto ovviare a questa incombenza. Quando i nostri progenitori circa 12.000 anni fa, cominciarono a scavare buche in Mesopotamia, per dissodare e piantare il Triticum beeoticum (piccolo farro), capirono l’importanza di diventare sedentari e impararono a fare gli agricoltori: il buco come preludio alla creazione di città complesse come Babilonia. Continue reading “I buchi di Lunardi”