I “capannoni” di Parma: storie di una città popolare

di Ilaria La Fata

Sabato 16 novembre, a partire dalle 9:30, presso l’auditorium del Palazzo del Governatore, si svolgerà un convegno sulla storia dei Capannoni di Parma. Organizzato dal Centro studi movimenti e dal Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Parma, in collaborazione con l’Archivio storico comunale e l’Archivio di Stato, l’iniziativa affronterà la questione dello sventramento dell’Oltretorrente durante il regime fascista, la vita nei caseggiati ultrapopolari ai margini della città e la loro demolizione negli anni dei governi democratici degli anni sessanta [ndr].

Cosa e soprattutto chi erano i “capannoni”? La prima volta che il termine fu usato pubblicamente risale al 26 giugno 1932, quando la «Gazzetta di Parma» uscì con un articolo su un processo per un omicidio avvenuto tra il 20 e il 21 dicembre 1931 all’interno di un’osteria della Navetta. Il luogo del delitto era «la località chiamata dal popolino Baia del Re per la sua posizione isolata e per l’apparenza assai triste, soprattutto nella stagione invernale e occupata da quattro vasti Capannoni costruiti parallelamente. In essi abitano 200 famiglie di sfrattati e fra queste tutti i protagonisti del delitto». Continue reading “I “capannoni” di Parma: storie di una città popolare”

In presidio per il Cile

di Redazione

Ieri sera, intorno alle 18.00, un centinaio di persone si sono ritrovate per un presidio in piazza Garibaldi a Parma, in “solidarietà al popolo cileno, vittima di una violenza di stato equiparabile a quella degli anni della dittatura di Pinochet”, come scrivono Fridays For Future Parma, co-organizzatori dell’evento insieme a Link – Studenti Indipendenti. 

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La Bio-on e gli unicorni della green economy

di Francesco Antuofermo

Bio-on, si legge sul sito della società, significa “accendi il Bio!”. La reclame pubblicitaria invita a legare questo slogan al “turn Off pollution!” (letteralmente: spegni l’inquinamento). Ecco spiegata la semplice idea racchiusa in una piccola parola come On. Secondo le intenzioni aziendali – si legge sul sito − «Bio-on contribuirà a costruire un futuro più sostenibile per tutti, negli oggetti in plastica di uso comune».  Quello che in futuro Bio-on riuscirà a realizzare in tema di sostenibilità è tutto da verificare. Di sicuro invece, il passato ha messo in luce il rapido arricchimento di un terzetto di capitalisti che fa invidia al povero Aristide Saccard, speculatore di fine Ottocento, così abilmente descritto da Emile Zola nel suo romanzo “Il denaro”. Continue reading “La Bio-on e gli unicorni della green economy”

Un viaggio della memoria che parla al presente

di Marco Severo

Un momento della visita all’ex campo di internamento di Rivesaltes.

Lo chiamano «le désert du midi», il deserto del sud, è un’enorme spianata ai piedi dei Pirenei francesi, terra di vento e silenzi dove la coscienza dell’Europa del Novecento parla ancora, anzi grida, al presente. Ruderi di baracche stanno allineanti su una porzione dei seicento ettari dell’ex campo d’internamento di Rivesaltes, dove dal 1939 i francesi rinchiusero migliaia di uomini, donne e bambini considerati «indesiderabili» per ragioni politiche, etniche, religiose. Il campo è l’ultimo incontro nei quattro giorni trascorsi tra Spagna e Francia, durante il viaggio della memoria 2019 organizzato dal 25 al 30 ottobre dal Centro studi movimenti di Parma e dall’Istituto storico della Resistenza di Reggio Emilia. Continue reading “Un viaggio della memoria che parla al presente”

Indice di uguaglianza o di disuguaglianza di genere?

di Elisabetta Salvini

Sono otto i parametri attraverso i quali l’EGEI (European Union Gender Equality Index) costruisce l’indice sull’uguaglianza di genere. Uno strumento che serve a monitorare le differenze di genere, i cambiamenti ad esso relativi nel corso del tempo e i progressi raggiunti nel corso degli anni. Tale indice, dunque ci fornisce una mappa complessiva dei divari di genere ancora presenti nell’UE e negli Stati membri. Perché, anche se pensiamo di essere uguali, uguali, ancora, non lo siamo per niente. Continue reading “Indice di uguaglianza o di disuguaglianza di genere?”

Corteo per il Rojava: la Resistenza curda unisce e si diffonde

La redazione

A sfilare da piazza Santa Croce, lungo via D’Azeglio e via Mazzini fino a piazza Garibaldi, ieri sera erano in tanti: uomini e donne, di ogni età, dai giovanissimi – che avevamo già visto negli scioperi del Fridays for future – a persone anziane, da studenti a pensionati. E tanti lavoratori, di ogni settore. Erano in centinaia, forse più di un migliaio, nel corteo che si è tenuto ieri, alle 19, per protestare contro l’attacco della Turchia di Erdogan e per sostenere la resistenza curda in Rojava: una manifestazione imponente. A circondare gli attivisti della sinistra alternativa e i molti animatori di associazioni, collettivi di base, organizzazioni sindacali e partiti, c’erano soprattutto “persone comuni”, senza particolari ruoli politici o istituzionali. Persone che hanno sentito il bisogno di scendere in strada per esprimere la propria solidarietà al popolo curdo e alle sue formazioni combattenti, traditi dalla logica perversa e immorale dei potenti della terra. Continue reading “Corteo per il Rojava: la Resistenza curda unisce e si diffonde”

A 40 anni dal massacro del Circeo

di Elisabetta Salvini

Si erano dati appuntamento per il tardo pomeriggio. Doveva essere una festa al mare, si è trasformato in uno dei massacri più efferati di sempre. Rosaria Lopez, dopo essere stata ripetutamente stuprata e aver subito sevizie, torture e violenze di ogni genere viene annegata in una vasca da bagno. Donatella Colasanti riceve lo stesso trattamento, ma riesce a salvarsi la vita solo fingendosi morta. Continue reading “A 40 anni dal massacro del Circeo”

Terzo sciopero globale per il clima. A Parma, ancora una volta, in migliaia

di Redazione

Venerdì 27 settembre, il corteo a Parma organizzato da Fridays For Future è stato un successo, almeno quanto il primo del 15 marzo scorso. Per i promotori, erano in 10mila a sfilare per le vie del centro. Partiti da Barriera Bixio, hanno fermato il traffico in piazzale Santa Croce, per poi finire in piazza Garibaldi, dove si è tenuta l’assemblea pubblica conclusiva. Tra le altre sigle che hanno sostenuto l’evento: Art Lab, Unione Sindacati di Base, Rete Diritti in Casa, Potere al Popolo e il Collettivo La Rage. Di seguito, alcune immagini della manifestazione, per cui ringraziamo Alessandro Angella. Continue reading “Terzo sciopero globale per il clima. A Parma, ancora una volta, in migliaia”

Addio a Edoardo Salzano. La sua battaglia continua

di Andrea Bui

Il 23 settembre è morto a 89 anni l’urbanista Edoardo “Eddy” Salzano. Di seguito, un ricordo di Andrea Bui, che ha avuto il privilegio di conoscerlo. 

Quando nel 2006 andai alla scuola di Eddyburg pensavo avrei avuto l’occasione di trovare qualche spunto interessante per la mia tesi di laurea, che volevo fare su Parma e le sue trasformazioni, nel pieno della “città cantiere” di Ubaldi. Non ricordo nemmeno come incappai in Eddyburg, forse facendo una qualche ricerca su temi di speculazione edilizia. Ma da allora è stato un punto di riferimento costante. Tuttavia, mai avrei immaginato che dietro Eddyburg ci fosse un personaggio come Edoardo Salzano. Continue reading “Addio a Edoardo Salzano. La sua battaglia continua”

Una falsificazione storica inaccettabile

di Cristina Quintavalla

 

“…mentre il fascisti vogliono ribadire la catena, noi siamo per spezzarla”. (I. Calvino, I sentieri dei nidi di ragno)

La Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa, votata anche dagli esponenti di PD, FI, FdI, e l’astensione del M5S, si configura come una grave forma di falsificazione storica, di uso politico della storia, volto a rafforzare l’allineamento dell’Unione Europea alla Nato e ai suoi piani, di torsione autoritaria della governance europea, volta a criminalizzare le lotte e le ragioni che le ispirano e imporre il pensiero unico filoliberista e filocapitalista. Continue reading “Una falsificazione storica inaccettabile”