Patrimoniale: confessione impossibile di un super ricco

di Francesco Antuofermo

Cara Voladora, sono uno di quei pochi super ricchi ai quali viene chiesto uno sforzo per superare insieme questo momento grigio di pandemia. Confesso che alla sola idea ho provato un senso di nausea, di déjà-vu. Ancora una volta i tanti vetero-comunisti che si annidano sotto le vesti di pseudo democratici, cercano di portarci via parte di quella ricchezza conquistata in secoli di duro sacrificio e di scontri sindacali. Non hanno ancora capito che la ricchezza è un dono divino che ci spetta in quanto prescelti da nostro Signore. E quindi insistono, attaccano, si improvvisano minatori: cercano di scavare buche profonde con il chiaro obiettivo di sfaldare, erodere alle radici, di dissolvere i nostri patrimoni. Continue reading “Patrimoniale: confessione impossibile di un super ricco”

A Picelli quel che è di Picelli

di William Gambetta

Domani, martedì 5 gennaio, come di consueto da ormai molti anni, la Camera del lavoro della Cgil e le associazioni partigiane e antifasciste della città ricorderanno la figura di Guido Picelli. Nella grande piazza dell’Oltretorrente a lui dedicata, prima davanti al busto, poi alla lapide di borgo Cocconi, presenti i rappresentanti di Comune e Provincia, si alterneranno i discorsi sul significato politico della sua vita (e della sua morte). Si tratta di una di quelle cerimonie particolarmente importanti per la costruzione e il consolidamento dell’identità democratica: la messa in scena di un rito politico nel quale una parte dei cittadini si ritrova e riafferma i propri vincoli a una comunità d’appartenenza. Continue reading “A Picelli quel che è di Picelli”

Vietato calpestare i sogni

di Elisabetta Salvini

Disegno di Eliana Como.

“Vorrei che la gente capisse che chi arriva non viene per portare via, ma per portare qualcosa di sé. Vorrei che ci si chiedesse il motivo per cui le persone scappano e migrano e che si imparasse che le culture che si mescolano sono un arricchimento e non un pericolo”. Parlava così Agitu Ideo Gudeta, e le sue non erano solo parole, lei faceva, costruiva, progettava, realizzava. Continue reading “Vietato calpestare i sogni”

Essere un rider

di Marco Severo

Ti vedi riflesso sulle vetrine e non sai più chi sei. Abbassi lo sguardo per schivare l’immagine che di te la gente ha imparato a conoscere. “C’è quello delle pizze!”. Sei quello, adesso. Uno dei tanti, una scia fosforescente nella sera, traiettoria inquieta specialmente in questi giorni, quando il Covid e il Natale, combinati, allungano la lista degli ordini e vi fanno filare per la città. I passanti vi riservano pensieri distratti, siete quelli che vanno di moda, di voi hanno parlato i giornali. Ecco, ti guardi sulle vetrine e poco alla volta familiarizzi con il nuovo te. Adesso sei uno di loro. Adesso sei un rider. Continue reading “Essere un rider”

Rinnovato il blocco degli sfratti

La redazione
Ieri mattina, 23 dicembre, davanti alla Prefettura di Parma, si è svolto il presidio della Rete diritti in casa per chiedere la proroga del blocco degli sfratti e una soluzione abitativa per chi in questo momento vive in strada o è in una situazione precaria. In assenza del prefetto una delegazione è stata ricevuta da un funzionario al quale una delegazione di manifestanti ha esposto le ragioni della protesta.

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“Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale

di Salvo Taranto

Questa storia è un pallone di fango: viene calciato in Brasile da un piede scaltro e robusto, senza vergogna; rimbalza in Sicilia provocando uno strano tonfo, rabbioso, amplificato dalla memoria del dolore; e poi rotola, rotola fino ad arrestare la propria corsa a Parma dove, inevitabilmente, si sgonfia. Come ogni vicenda che ruota intorno alla mafia, tra i protagonisti compaiono sciacalli, indignati, distratti e silenziosi. Nulla di nuovo, in fondo, ma è giusto raccontarla comunque, perché alcune storie sono domande rivolte anche chi non intende ascoltarle. Eccola. Continue reading ““Bella” mafia: piccola, piccolissima capitale”

Sgomberato e demolito l’ex Palapifferi. E l’amministrazione in posa con la ruspa

di Giacomo Montagna*

Gli assessori Casa e Alinovi durante lo sgombero (foto, parmadaily.it)

Ieri è stato sgomberato e abbattuto l’ex Palapifferi in via Ceno, da anni rifugio per migranti e senzatetto della città. Era mattina presto e, a sorpresa, decine di poliziotti in tenuta antisommossa, vigili urbani, carabinieri e Digos hanno sfondato la porta, per poi buttare fuori persone e oggetti senza distinzione. Così si è potuto procedere alla demolizione del palazzo. Di recuperare gli effetti personali, figurarsi, neanche a parlarne, come ci hanno spiegato due ragazzi che in quell’edificio di via Ceno trovavano rifugio. Continue reading “Sgomberato e demolito l’ex Palapifferi. E l’amministrazione in posa con la ruspa”

Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale

di Andrea Bui e Latino Taddei

In occasione dell’incontro su Vittorio Bottego di giovedì 29 ottobre, alle ore 18, organizzato dal Centro studi movimenti sul suo canale youtube (in collaborazione con il festival Il Rumore del lutto e con il contributo di Azienda Selene), pubblichiamo un contributo di Andrea Bui e Latino Taddei che anticipa i temi trattati [ndr].

Il viaggiatore che arriva a Parma col treno, appena uscito dalla stazione, viene accolto da un monumento davvero particolare, rappresentante, all’interno di una grande fontana, un uomo bianco, un soldato, armato di spada (ma con l’altra mano in tasca) che domina due africani, rannicchiati e timorosi, vestiti di stracci. La targa recita “A Vittorio Bottego 1897-1907”. Oltre a questa imponente statua, nella nostra città altri luoghi ed altri spazi portano il nome di Vittorio Bottego: un museo (in cui sono conservati alcuni suoi “cimeli africani”), una scuola ed anche la via ed il piazzale vicini al monumento (e fino a qualche anno fa anche un ponte, ora rinominato “ponte delle nazioni”). Continue reading “Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale”

La grande balena spiaggiata

di Francesco Antuofermo

Foto: Marco Vasini (parma.repubblica.it)

“Ero rigido e freddo; ero un ponte gettato sopra un abisso.” Franz Kafka (1883-1924), Il ponte

Il piacere e il bisogno di circolazione da uno spazio all’altro sono sempre stati tra le esigenze più pressanti dell’uomo. Per questo, costruire vie di comunicazione che permettano di superare gli ostacoli, diventa ben presto un’attività di carattere strategico per ogni civiltà e per ogni paese. Parma è bagnata oltre che dal suo torrente omonimo, anche dal Baganza e da altri canali e i ponti che permettono di attraversarli rappresentano importanti infrastrutture sia di collegamento viario che sociale: esaltano i punti di contatto tra i quartieri e formano l’apparato osseo che regge l’insieme della comunità. Continue reading “La grande balena spiaggiata”