di Rifondazione comunista Parma

È andata molto bene l’iniziativa di presentazione della neonata Piccola Biblioteca Partigiana, l’associazione di promozione sociale che ha sede presso la sede di Rifondazione Comunista ma è autonoma dal Partito e aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo.
Proprio questo spirito “partigiano” ha intercettato un sentimento diffuso in settimane nelle quali le forze neofasciste, siano esse di Fratelli d’Italia, della Lega o di Casa Pound hanno tentato di rialzare la testa. Aiutate in questo da un governo che ha le sue radici proprio nel Movimento Sociale Italiano, la forza politica che ha cercato di tenere viva nell’Italia democratica e repubblicana la nostalgia del ventennio.
Il patrimonio librario, raccolto grazie alle donazioni di personalità della sinistra parmense o dai loro eredi che hanno voluto così contribuire a valorizzarne la memoria, nonché dalle piccole biblioteche di alcune sezioni del Partito Comunista Italiano verrà messo a disposizione del pubblico con la possibilità di consultazione e prestito.
Come ha illustrato Lodovico Cutaia il ruolo di biblioteca vuole essere solo il punto di partenza per una più ampia iniziativa di confronto culturale e di realizzazione di momenti diversi di socializzazione. In quartieri che rischiano di essere sempre più deserti di momenti di socialità che non siano quelli commerciali, la presenza della “Piccola Biblioteca Partigiana”, come ci è stato detto, sarà una “boccata d’aria fresca”.
Alla presentazione sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Michele Alinovi, l’assessora Caterina Bonetti, la consigliera Gabriella Corsaro che sono intervenute. Alla fase finale dell’incontro ha presenziato il vicesindaco Lorenzo Lavagetto. È stato espresso il comune apprezzamento per l’iniziativa e sono state avanzate proposte per un futuro possibile inserimento nella struttura libraria pubblica della città.
La segretaria provinciale della CGIL, Lisa Gattini, ha proposto di realizzare momenti di collaborazione per condividere l’approfondimento e la conoscenza dei temi del lavoro, sia per quanto riguarda la memoria storica che l’attualità.
Unire la difesa di un patrimonio storico di idee e di conoscenza contro ogni forma di revisionismo falsificatore all’aggiornamento degli strumenti concettuali di analisi della realtà ai fini della sua trasformazione, sono proprio gli elementi caratterizzanti della Piccola Biblioteca Partigiana.
Rocco Laguardia ha completato la mattinata con un’attenta scelta di canzoni popolari che hanno avuto al centro la Resistenza. Non poteva mancare anche uno spazio per ricordare la lotta del popolo palestinese per la sua autodeterminazione.
L’attività della Biblioteca è aperta alla collaborazione di tutti coloro che ne accettino i principi fondativi che sono principi di libertà, di pace e di giustizia sociale.
