Barrique Piazzale Picelli, Casa delle donne, Centro studi movimenti, Ciac, Coro dei Malfattori, La Paz e Circolo Pedale Veloce

Notiamo con attenzione le recenti iniziative politiche, tra cui dichiarazioni e visite come quella di Pietro Vignali, che si concentrano sull’Oltretorrente. Se da un lato queste possono intercettare un malessere reale e diffuso che merita ascolto, dall’altro sollevano interrogativi sulla differenza tra un’autentica volontà di partecipazione e la ricerca di visibilità o consenso facile in un’area complessa della città.
Tuttavia, è proprio per rispetto verso chi vive quotidianamente questo quartiere straordinario, con le sue complessità e i suoi equilibri spesso delicati, che riteniamo fondamentale evitare strumentalizzazioni politiche e facili spot elettorali. L’Oltretorrente affronta sfide significative, legate alla crescente povertà e alla necessità di coesione sociale, e la sua comunità lotta ogni giorno con tenacia.
Ridurre queste sfide a occasioni per passerelle mediatiche o per una ricerca di consenso personalistica rischia non solo di essere irrispettoso, ma anche controproducente. Si rischia di semplificare problemi complessi e, paradossalmente, di dare spazio a chi si propone senza offrire soluzioni reali, facendo leva proprio su quel malessere che va invece compreso e affrontato seriamente.
Ciò di cui l’Oltretorrente ha bisogno è fiducia, sostegno, attenzione costante e partecipazione autentica da parte di tutti, amministratori e forze politiche di minoranza inclusi. Non servono divisioni o polemiche personalistiche che distolgono l’attenzione dai veri bisogni. Serve un impegno collettivo per valorizzare le risorse della comunità e affrontare le fragilità, lavorando insieme per un futuro migliore per il quartiere.
Ai cittadini dell’Oltretorrente lanciamo un appello: l’impegno concreto e condiviso è la risposta migliore alle narrative ansiogene che alimentano frustrazione. Unitevi alle tante realtà attive nel quartiere per costruire legami e dimostrare che una comunità più forte e solidale è possibile.
Chiediamo rispetto per l’Oltretorrente e i suoi abitanti, e un approccio politico all’altezza delle sue sfide.