da Centro studi movimenti
Che cosa si deve davvero ricordare ogni 27 gennaio, Giorno della Memoria? Come raccontare quella terribile storia a bambini e bambine? Molto spesso i rituali legati alle celebrazioni fossilizzano vicende, protagonisti e spazi in una dimensione lontana dalla loro vita. Nei libri e nei film si racconta solo di ebrei e nazisti; i luoghi, in primis Auschwitz, rimandano a paesi e città lontani, sia nel tempo che nello spazio.
La visita guidata Inciampare nella storia – organizzata dal Centro studi movimenti per sabato 27 gennaio – ha invece l’obiettivo di avvicinare bambini e bambine dai 6 ai 10 anni alle storie di deportazione e Resistenza in cui si può inciampare in Oltretorrente, accompagnandoli concretamente tra le storie di persone che qui abitavano e che sono state travolte dalle leggi razziali, dalle violenze e dagli arresti da parte dei fascisti.
Riflettere su quelle vite e su quei destini servirà a capire quei perché a cui è difficile trovare risposta: perché proprio loro? Perché nessuno ha fatto niente per impedirlo? Perché tante persone sono state silenziosamente complici? E sarà anche l’occasione non solo di ricordare quelle vite ma di prenderci cura collettivamente della loro memoria, custodendola e imparando insieme come si può migliorare il presente.
Questa sarà la prima visita iniziativa della rassegna Che storia! Attività, giochi e visite guidate per bambini e bambine (6-10 anni). Le prossime saranno: Sebben che siamo donne, storie femminili della città (2 marzo) e La piccola clandestina, caccia al tesoro resistente (4 maggio).
L’iniziativa è gratuita, non è necessaria la prenotazione. Per il primo appuntamento di sabato 27 gennaio, il ritrovo sarà alle 14.30 in Piazzale Picelli, a Parma.