Ieri, 10 dicembre, una nuova manifestazione per liberare i macachi di Parma e per il diritto a una ricerca etica

da Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente

Ieri, domenica 10 dicembre, è stato un giorno speciale: è  stata la Giornata Mondiale dei Diritti degli Umani e degli Animali, e in questa data le associazioni animaliste hanno organizzato un corteo contro la sperimentazione sui macachi di Parma e su tutti gli animali. L’evento è iniziato con un ritrovo in Piazza della Pace e poi è proseguito con un corteo sul lungo Parma e in strada d’Azeglio. La scelta della data non è casuale, le associazioni organizzatrici dichiarano infatti che lottare contro la vivisezione significa difendere i diritti umani e animali.

“La sperimentazione animale è un danno per tutti, poiché uccide gli animali e rallenta la vera ricerca, sprecando vite innocenti ma anche tempo e soldi che potrebbero essere investiti sul modello umano virtuale senza far del male né agli animali né alle persone – dichiara Katia Ruggiero referente dell’associazione Meta Parma – E questo non lo dicono gli animalisti, lo dice la scienza antivivisezionistica (vedi ad esempio la Limav, organizzazione internazionale medici contrari alla vivisezione). La scienza antivivisezionistica condanna la sperimentazione animale proprio per motivi scientifici, perché utilizzare gli animali rallenta la ricerca e toglie risorse alle moderne e più efficienti tecnologie. Continuare a finanziare la sperimentazione animale significa togliere possibilità alla ricerca che non utilizza animali, uccidendo animali innocenti e danneggiando la ricerca stessa, rallentandola gravemente.
La sperimentazione animale inoltre è ingiusta e crudele, manda un messaggio sbagliatissimo, cioè che il fine giustifica sempre i mezzi e che i più deboli possono essere oppressi e sacrificati. Non può e non deve essere così, e non è questo il messaggio di cui ha bisogno la nostra società.
Sia il rispetto dei diritti degli animali, sia il progresso scientifico necessario per sconfiggere le gravi patologie, vanno nella stessa direzione: lo stop definitivo ai test sugli animali in quanto non etici e non predittivi per la nostra specie, sostituendoli con la ricerca in vitro su cellule e tessuti umani creati e riprodotti in laboratorio.
Ecco perchè il 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani e Animali, siamo scesi in piazza contro la sperimentazione sui macachi di Parma, per difendere la vita e il diritto di tutti a una ricerca etica e tecnologica. Utilizzare topi, cani e macachi nei laboratori di sperimentazione, è roba da preistoria, oltre a essere crudele e inaccettabile!
Nei laboratori di tutto il mondo ormai si riesce a riprodurre tutto perfino la carne, ma anche gli organi, muscoli e tessuti umani e animali. La tecnologia è andata avanti, ma c’è ancora chi continua a chiedere fondi pubblici di milioni e milioni di euro per aprire la testa a topi e macachi. I ricercatori che utilizzano gli animali invece delle nuove tecnologie, sono indietro, troppo indietro, e questo è un danno per tutti”.