da Art Lab
L’ipotesi di un razionamento dell’acqua è ormai realtà anche alle nostre latitudini. Lo dimostra l’anno passato, quando centinaia di comuni della pianura padana sono rimasti a secco, riforniti in via emergenziale con le autocisterne. E sarà di nuovo così nei prossimi mesi, considerato che in pieno inverno la portata del fiume Po era ai livelli estivi. Mentre il deserto avanza, bombe d’acqua ed esondazioni colpiscono la regione Emilia-Romagna con una violenza incontrollabile.
Come siamo arrivate a questo punto? Il monopolio privato delle risorse essenziali alla sopravvivenza, tra cui l’acqua, le rende merci garantite solo a chi può permettersi di pagarle, che non sono mai le persone più colpite dalla crisi climatica. A Parma l’azienda che eroga questi servizi è Iren, che nella sola provincia di Parma può vantare il 38% di perdite nelle tubature del proprio sistema di distribuzione. Questo significa che più di un terzo dell’acqua prelevata viene dispersa prima di giungere a destinazione.
Lo stesso gruppo che ha chiuso il 2022 con ricavi di quasi 8 miliardi di euro ha in progetto di risolvere parzialmente il problema impiegando fondi pubblici: 43 milioni ricevuti grazie al PNRR. Cosa viene fatto dell’acqua disponibile, poi? Quasi il 90% serve all’irrigazione e altri usi aziendali, il poco che ne resta finisce nelle nostre case. Inoltre, la nomina di un commissario straordinario per contrastare la siccità non serve ad altro che snellire la burocrazia per progettare grandi impianti di stoccaggio dell’acqua da cui prelevare in caso di emergenza per garantire il buon funzionamento delle attività economiche. Appare scontato che a essere privilegiate saranno le coltivazioni industriali e le aziende più grandi del nostro territorio.
Noi non vogliamo stare a guardare mentre l’acqua diventa un bene di lusso. Attiviamoci per fermarne il furto legalizzato, fermiamo Iren e tutti i progetti di privatizzazione. L’acqua è di tuttꞫ!
Per queste ragioni Art Lab Bene Comune invita a partecipare Venerdì 26 maggio all’assemblea pubblica “Di chi è l’acqua?” che si terrà nella sala civica Bizzozero (ore 17), a Parma, contro la privatizzazione della risorsa idrica.