Acqua nera

di Francesco Antuofermo

Non si ha idea di che cosa sia un’alluvione se non ci si trova immersi da un momento all’altro nella melma e nel fango, se non si guarda con i propri occhi la casa invasa dall’acqua nera. Non è come la tragedia del terremoto che spinge subito centinaia di persone a prestare solidarietà e soccorso. No. Non si sente il rumore delle ruspe, dei mezzi di soccorso o le urla di disperazione della gente intrappolata sotto le macerie. È qualcosa di tragico ma al contempo mesto, disperato. Dopo il boato della rottura degli argini, l’acqua stagnante diventa maleodorante, manda via i rumori e lascia in dote un silenzio triste, di disperazione. La disperazione di un paese che ogni volta china la testa davanti alla logica degli affari, alle esigenze dello sviluppo ad ogni costo, alla voracità di un’industria agro-alimentare che si alimenta attraverso il salasso continuo di interi territori. Continue reading “Acqua nera”

Di chi è l’acqua? Un’assemblea alla sala Bizzozero

da Art Lab

L’ipotesi di un razionamento dell’acqua è ormai realtà anche alle nostre latitudini. Lo dimostra l’anno passato, quando centinaia di comuni della pianura padana sono rimasti a secco, riforniti in via emergenziale con le autocisterne. E sarà di nuovo così nei prossimi mesi, considerato che in pieno inverno la portata del fiume Po era ai livelli estivi. Mentre il deserto avanza, bombe d’acqua ed esondazioni colpiscono la regione Emilia-Romagna con una violenza incontrollabile. Continue reading “Di chi è l’acqua? Un’assemblea alla sala Bizzozero”

Ritornare alla gestione pubblica dell’acqua: questa la strada per combattere la siccità

da Potere al Popolo Parma

Da giorni risuona l’allarme siccità, in primo luogo da parte del mondo agricolo. Tra il caro carburanti e la penuria idrica la produzione ortofrutticola del Paese è in forte difficoltà. Le precipitazioni sono ai minimi storici e le portate dei principali fiumi del nord sono le più basse, in inverno, degli ultimi 50 anni. Politica ed industria cominciano ad elaborare le loro proposte, a partire dall’invito al risparmio individuale di acqua. Anche noi di Potere al Popolo stiamo riflettendo su queste difficoltà, ed ecco le nostre osservazioni.
Innanzitutto, sappiamo che questa siccità non è una calamità straordinaria ed inspiegabile, ma l’effetto dei cambiamenti climatici dovuti all’eccessiva emissione di gas serra imputabile a molte attività antropiche: il nostro invito e impegno è ancora una volta quello di ridurre alla causa questo problema.

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