Al Clebbino una mostra dedicata all’arte del fumetto nei manifesti della sinistra rivoluzionaria

da Centro studi movimenti e The Clebbino

Negli anni del “lungo Sessantotto”, nel magma della conflittualità sociale e dei gruppi della nuova sinistra, si diffuse velocemente una grafica alternativa, che rompeva con gli schemi tradizionali. Usava spesso lo sberleffo e la parodia del linguaggio convenzionale della politica ma riproponeva anche a un immaginario antico svecchiandolo e rinnovandolo profondamente. A favorire questa sperimentazione contribuì anche l’impegno di molti artisti: erano grafici, illustratori e fumettisti che sostennero col loro talento le lotte per nuovi diritti e una società più giusta.

Manifesto del 1972 con un disegno di Guido Crepax.

Mercoledì 17 maggio, alle 19, nello spazio The Clebbino, viene inaugurata una mostra dedicata proprio all’arte del fumetto nei manifesti della sinistra rivoluzionaria. Nel circolo di borgo Pietro Cocconi 3/d, dedicato alle arti visive e alla cultura di strada, l’esposizione intitolata Inchiostro sedizioso – progettata dal Centro studi movimenti e curata da Andrea Cossu, Mauro Dazzi e William Gambetta – propone una piccola rassegna di manifesti degli anni settanta a cui collaborarono importanti fumettisti come Guido Crepax, Alfredo Chiappori, Milo Manara, Roberto Zamarin e altri.

Alla presentazione della mostra, oltre ai curatori, sarà presente anche Francesco Pelosi, autore di fumetti e musicista. La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta fino a sabato 27 maggio, con i seguenti orari: mercoledì e giovedì, 19-23; venerdì e sabato, 19-24.