da Casa delle donne di Parma
Superare una relazione violenta attraverso il disegno, vomitare le proprie sofferenze su fogli e tavoletta grafica per cercare di affievolirle. Questa è l’esperienza di Sted, una giovane fumettista che attraverso linee e colori ha raccontato la sua esperienza autobiografica di relazione soffocante e violenta in Questo non è amore. L’amore non uccide. Sarà lei la protagonista della quarta Spora*, una serie di appuntamenti in preparazione a Re/Sister! Festival femminista, che sarà organizzato a Parma dal 17 al 19 settembre dalla Casa delle donne di Parma insieme al Comune di Parma.
Quest’iniziativa si dividerà in due momenti, entrambi sabato 12 giugno al Centro Giovani La Scuola del Fare – c/o Casa nel Parco, via Naviglio Alto 4/1.
Dalle 15.30 alle 17.30 la fumettista Sted condurrà un laboratorio di narrazione a fumetti per ragazzə dai 16 ai 30 anni: un’occasione di riflessione ed elaborazione pratica e condivisa su disegno e fumetto come strumenti comunicativi per far emergere e dare corpo ad autonarrazioni significative, o per trasformare vissuti personali in racconti collettivi, utili anche alla riflessione su tematiche quali la violenza di genere. Sted parte proprio dalla sua esperienza autobiografica di violenza subita e, soprattutto, di fuoriuscita dalla violenza attraverso il disegno.
Il laboratorio è in presenza e gratuito ma ha un numero di posti di limitati. Ci si può ancora iscrivere a questo link.
Alle 18.00, dopo il laboratorio, si terrà la presentazione del fumetto Questo non è amore. L’amore non uccide in cui Michela Cerocchi (Casa delle Donne Parma) ed Eva Siliprandi (Associazione Centro antiviolenza di Parma) dialogheranno con l’autrice. Sarà un momento di confronto su come tanto spesso ci si possa ritrovare inghiottite in relazioni soffocanti e violente ma soprattutto sulle possibilità reali di uscita da queste situazioni. “Questo non è amore. L’amore non uccide” racconta della violenza che arriva da chi non vorresti, da chi ami. Tra le tavole del fumetto scopriamo il percorso di una giovane donna che – attraverso il potere terapeutico del disegno – esce dall’isolamento, acquisisce consapevolezza, si espone coraggiosamente, costruendo uno strumento di presa di coscienza collettiva.
L’evento è in presenza e gratuito ma ha un numero di posti limitato. L’iscrizione è obbligatoria a questo link.