da L’Altra Emilia-Romagna
L’Altra Emilia-Romagna si associa alla federazione USB di Parma che nei
giorni scorsi ha denunciato con preoccupazione la possibilità che Asp ad
Personam sia privatizzata e ribadiamo la nostra netta contrarietà ad un
eventuale processo di privatizzazione. Crediamo che i servizi come quello
fornito da Asp debbano stare lontani dalle logiche di profitto, che
avrebbero come unico risultato quello di fare dei bisogni degli anziani e
delle loro famiglie una forma di speculazione economica.
A fine 2018 un report della Regione Emilia-Romagna ha riferito che circa il
76% dei servizi per anziani e disabili accreditati in regione sono gestiti
da privati (soggetti privati profit e no profit). Solo il 24% degli
accreditamenti dei servizi sono invece gestiti da soggetti pubblici. Ma se
quella appena presentata è la situazione a livello regionale, dobbiamo
constatare che i numeri per la nostra città si discostano di poco.
Pertanto, ritenendo questa tendenza alla privatizzazione dei servizi
socio-assistenziali inaccettabile, vogliamo che il ruolo del servizio
pubblico torni centrale nella nostra città e nella nostra regione.
L’Altra Emilia Romagna vuole portare in Consiglio regionale una proposta
per investire maggiormente nel settore pubblico, così da garantire un
servizio efficiente ed accessibile per l’utenza, un miglioramento delle
condizioni lavorative delle operatrici e degli operatori del settore ed
evitare che eventuali carenze economico-gestionali possano gravare sui soli
bilanci comunali.
Riteniamo inoltre fondamentale la manutenzione delle strutture che si
occupano di tali servizi. Non vogliamo più che si verifichi quanto successo
al centro XXV Aprile (una struttura all’avanguardia per quanto riguarda
l’assistenza sociale).
La chiusura di una tale struttura, che è un patrimonio per la nostra città,
avrà conseguenze sia per le operatrici e operatori che sull’utenza, oltre
che su tutta la città.