da Potere al popolo Parma
Dobbiamo davvero ricoprire tutto di cemento? Dobbiamo davvero avere servizi decenti solo se paghiamo? Dobbiamo davvero lavorare per pochi euro all’ora? E poi, chi ci guadagna? Non ci interessa fare queste domande a chi crede nella religione del mercato, nel dogma della crescita e nella competizione tra territori. A loro lasciamo il voto utile, il partito unico delle grandi opere, i tagli a sanità e istruzione, e la privatizzazione di qualsiasi cosa, che di questo passo ci farà comprare pure l’aria. Che si tengano il Partito democratico, la Lega e il M5S che avevano promesso di rompere tutto.
No, queste domande le facciamo a chi a chi vuole rompere con loro, a chi non vuole farsi prendere più in giro e pensa che il mercato non sia la soluzione ma il problema. Per risolverlo, però, non possiamo aspettare il messia: dobbiamo farlo noi, dobbiamo essere noi a rompere la macchina del profitto a ogni costo.
Cominciamo con una firma per presentarci alle elezioni regionali. Una firma per tante piccole opere necessarie a vivere meglio, contro le grandi opere inutili che producono solo cemento e inquinamento. Una firma per chiedere il salario minimo di 9 euro all’ora. Una firma per pretendere servizi di qualità fuori dalla lotteria dell’autonomia differenziata, che crea vincitori e perdenti nella nostra stessa regione. Certo, non basta una firma. Ma intanto, partiamo da quella.
Gli appuntamenti per la raccolta firme di questa settimana:
Martedì 11novembre 2019, ore 9 – 12, Mercato di Viale Osacca (Parma)
Sabato 16 novembre 2019, ore 9 – 12, Baganzola (mercato rionale)
Sabato 16 novembre 2019, ore 15:30 – 18, Via Mazzini (Parma)