da Fridays For Future Parma
Aspettando che venga dichiarata emergenza climatica anche nella città di Parma [oggi, lunedì 22 luglio, il presidio sotto il Municipio], ci portiamo avanti, cercando di dare sostanza a questo primo passo nella giusta direzione. Ecco le nostre proposte concrete per rendere Parma una città realmente sostenibile. Da questo partiamo, per chiedere con forza che si avvii un percorso di confronto e dibattito serio per la loro realizzazione.
Chi governa questa città non può girarsi dall’altra parte. Se Parma vuole candidarsi a Capitale Verde 2022, l’amministrazione deve ascoltare i cittadini e il territorio. Bisogna avere COERENZA E CORAGGIO!
Incrementare il verde pubblico: piantando nuovi alberi, come misura per la cattura dei gas serra e conseguente mitigazione del surriscaldamento globale.
Azzerare il consumo di suolo: poiché oltre le piante e gli oceani, è un importante reservoir (serbatoio che trattiene i gas serra), fondamentale per la mitigazione del surriscaldamento globale. Inoltre come Lei sa, o dovrebbe sapere, il consumo di suolo per la costruzione di strade e cementificazione (come l’ampliamento dell’aeroporto) o impianti industriali (come inceneritore o il futuro impianto biogas) comporta una riduzione e annullamento della funzione di tale resevoir, ed inoltre un incremento e incentivo nell’utilizzare le auto (che emettono una quantità elevata di CO2) ed un’emissione diretta di gas serra attraverso gli impianti inquinanti.
Dichiarare il Comune Plastic Free: abolizione della plastica monouso.
Ridurre i rifiuti: la differenziata a Parma necessita un rafforzamento per quanto riguarda la sensibilizzazione e informazione su come va fatta (ogni cittadino necessiterebbe di un protocollo semplice su come differenziare i rifiuti e come ripiegare la plastica (in modo longitudinale e non dall’alto verso il basso).
Incentivare la Mobilità Sostenibile: piste ciclabili, corsie preferenziali, aree pedonali devono essere prioritarie rispetto una mobilità inquinante come l’uso dell’auto. Parma necessita di un ampliamento della pista ciclopedonale ( ma non sul greto del torrente, dal momento che comporterebbe una frammentazione e conseguente distruzione del corridoio ecologico).
Promuovere il risparmio energetico e l’energia rinnovabile: negli edifici pubblici occorre dare il via a progetti che riducano il consumo e gli sprechi energetici, riducendo anche il costo delle bollette. Dobbiamo evitare le finestre aperte coi termosifoni accesi. Aggiungere pannelli solari e collettori per l’acqua calda sui tetti degli edifici pubblici.
Ridurre gli allevamenti intensivi: sono responsabili, oltre che della sofferenza animale, anche del rilascio di metano in atmosfera, del consumo insostenibile di soia ed alimenti e della deforestazione di habitat fondamentali per il mantenimento della biodiversità.
Incentivare l’agricoltura biologica: promuovere l’economia locale con il km0, più spazio ai mercatini biologici. Stop all’uso di pesticidi e neonicotinoidi, supporto alle attività locali rispettose della natura, per una agricoltura rispettosa della biodiversità, da vedere come risorsa da tutelare.
Promuovere equità e solidarietà nei confronti di chi fino ad oggi ha consumato di meno, coloro che provengono da altri Paesi, tenendo presente che nel prossimo futuro la principale causa delle migrazioni saranno i cambiamenti climatici.