Circa la proiezione del film sui brutti e malvagi comunisti titini

da Officina popolare Parma

 

Nel silenzio delle istituzioni, l’ennesima operazione revisionista rischia di coinvolgere Parma e uno degli spazi culturali più amati dalla città, il Cinema Astra. Il 17 dicembre, infatti, è prevista la proiezione al Cinema Astra del film Redland. L’unico quotidiano locale ha provveduto con un corsivo in prima pagina a veicolare la notizia. Già l’autore del pezzo si curava di mettere le mani avanti, parlando di tentativi di boicottaggio, “vestali rosse” (?), ecc. Ne aveva motivo, ma forse il termine “indignazione” sarebbe stato più corretto. Al di là della qualità visiva del film, i contenuti ispirati al revisionismo storico su quanto accaduto nell’ex Jugoslavia, le imprecisioni e le dimenticanze sui crimini di guerra nazisti e fascisti, sulle campagne repressive di questi ultimi nei decenni precedenti la seconda guerra mondiale, l’uso disinvolto delle fonti, le invenzioni di sana pianta, il fatto che i partigiani jugoslavi vengano rappresentati (in linea con la propaganda d’epoca) come barbari spietati, fanno già capire il succo della questione.

Occorre svelare i fili neri nascosti dietro a simili operazioni. Ricordando il recente regolamento che vincola la concessione di spazi comunali alla dichiarazione di antifascismo, chiediamo: il Comune, prima di dare in concessione la sala, ha preso informazioni sul cosiddetto “comitato 10 febbraio”? Se vale il detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, può essere utile cercare sul web: lo si troverà a fianco di gruppi neofascisti a organizzare eventi e manifestazioni, accusare sulla propria pagina facebook di “cagnara” l’ANPI e “i suoi leccapiedi”, pubblicare articoli del “Primato Nazionale”, organo legato a Casapound. Può aiutare a farsi un’idea del tono della serata venire a conoscenza dell’acquisto di un centinaio di biglietti da parte della locale sezione di Casapound…

Capiamoci bene: ci opporremo non certo per volontà di censura, ma per obbligo di svelare e denunciare la cosa per quello che è: un’operazione di propaganda, l’ennesima, che tenta di riscrivere la storia e di attaccare i movimenti di resistenza ai nazisti e ai fascisti, alla sporca guerra che hanno voluto, alle crudeltà contro le minoranze e ai crimini compiuti nelle terre occupate oltre che all’interno dei propri confini.

Ci diamo appuntamento per un’assemblea pubblica, con l’invito a tutte le realtà antifasciste di Parma ad essere presenti, per martedì 11 dicembre, alle ore 20, presso il Circolo Aquila Longhi.