In un lungo applauso si è concluso martedì sera, intorno alle 22.30, il presidio spontaneo che ha occupato i Portici del Grano in solidarietà alle direttrici revocate del Teatro delle Briciole: non solo la revoca è stata annullata, ma si è deciso per l’indipendenza del teatro dalla fondazione. Continue reading “Briciole contro Solares, una prova di resistenza collettiva”
Di punto in bianco senza lavoro, con una mail. È un’esperienza sempre più comune oggi ed è successo anche alla direzione artistica del Teatro delle Briciole: Armenzoni, Belledi e Baruffini si sono ritrovate con un contratto non rinnovato, di punto in bianco, da parte di Fondazione Solares che gestisce il Teatro e altri enti culturali cittadini come il cinema Edison. Le dirette interessate hanno fatto sentire la loro voce in una conferenza stampa in cui non rilevano alcun tipo di motivazione oggettiva alla revoca del loro incarico, visti i buoni risultati in termini di risposta di pubblico ed economici del teatro negli ultimi 15 anni, e avanzavano dubbi sull’utilizzo di alcuni fondi. Emerge così una situazione a molti nota da tempo, ma mai raccontata, di mesi di stipendi arretrati, di fornitori non pagati, utenze staccate… Continue reading “Se l’unica cultura ammessa è quella del profitto”
Il 27 giugno scorso, il Cda della Solares Fondazione delle Arti ha comunicato il cambio di direzione artistica interno al Teatro delle Briciole. Al posto delle attuali direttrici Flavia Armenzoni, Beatrice Baruffini e Alessandra Belledi, la Solares ha annunciato l’arrivo di Manuela Capece e Davide Doro. Continue reading “Perché hanno silurato la direzione artistica del Teatro delle Briciole?”
Ci fa schifo condividere questa foto ma ci sembra necessario per denunciare e segnalare quello che probabilmente succederà domenica 30 giugno. Il luogo non sarà il circolo Inzani, che ha già provveduto a vietare l’impianto sportivo, per l’iniziativa in programma domenica. Continue reading “Boicottare i neofascisti! Lo sport è inclusione”
La “Gazzetta di Parma” di martedì scorso, 25 giugno, a pagina 9, riporta la notizia della morte del pensionato 76enne ferito nello schianto automobilistico in via Varese di sabato, parlandone come “persona benvoluta da tutti”, soprattutto da alcuni commercianti di via Montanara, come riporta il quotidiano locale. Peccato che il signor Giorgio Chiesa, anche detto “il brasiliano”, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, si sia distinto in attività un po’ particolari. Continue reading “Era un “pensionato benvoluto”. No, era un neofascista”
È stato sospeso l’autista della Tep protagonista dell’episodio di razzismo, di cui abbiamo pubblicato qualche giorno fa, secondo quanto dice l’azienda stessa a mezzo stampa. Ed è l’ennesima conferma che a dividerci abbiamo solo da perdere. Sì, perché quando usiamo l’aggettivo “triste” per casi come questi, descriviamo in breve una sconfitta senz’appello: ci perde la Tep per le ricadute sulla propria immagine, ci perde l’autista punito, ci perde chi è stato umiliato dalla violenza verbale e per cui la punizione è una magra consolazione, e ci perde anche chi si è trovato suo malgrado ad assistere alla scena. E tutto questo per cosa? Non si può liquidare la faccenda puntando il dito verso un colpevole, perché non parliamo di una colpa individuale ma di un problema sociale. Continue reading “Sull’autobus dei confini immaginari”
Questo pomeriggio (sabato 15 giugno 2019) a Parma, sono stata testimone diretta di un episodio a dir poco ingiurioso. Ero al capolinea del 9 in piazzale S.Ilario ad aspettare l’autobus delle 14.43, in direzione ghiaia, con me c’era un signore con le valige e un’altra signora. Al sopraggiungere dell’autobus sono arrivati altri due ragazzini neri. L’autobus è arrivato in velocità e ha frenato bruscamente aprendo solo la porta in mezzo e quella davanti. Continue reading “E l’autista disse: “Tornatevene in Africa””