I Capannoni a Parma. La presentazione online il 19 novembre

dal Centro studi movimenti

Ancora oggi, nel gergo parmigiano, il termine “capannone” è sinonimo di rozzo, triviale e in tanti, a Parma, lo usano per definire quegli individui che fuoriescono dall’etichetta dei modi urbani, civili, borghesi. Tutti lo usano ma pochi, soprattutto tra i più giovani, sanno quale sia la sua origine, intimamente legata a una storia specifica di Parma, allo sventramento dell’Oltretorrente da parte del regime fascista e all’allontanamento di molte famiglie in caseggiati ultrapopolari in zone fuori dal centro urbano: i Capannoni appunto, così soprannominati per la loro forma a capanna. Continue reading “I Capannoni a Parma. La presentazione online il 19 novembre”

Crowdfunding per il terzo volume dello Stradario parmigiano

da Stradario Parmigiano

Passeggiando per la nostra città anche da soli ci sentiamo in compagnia. Le nostre vie portano nomi di personaggi che, ormai, sono quasi di famiglia dal tanto che li abbiamo pronunciati per fissare un appuntamento o anche solo per orientarci. Ma quanto, in realtà, conosciamo della loro vita? Forse non è così scontato conoscere la vita del ciabattino Asdente, il professor Rondani o i personaggi del Risorgimento. Esiste, quindi, un paradosso: sono nomi assieme lontani e vicini. Il progetto triennale dello Stradario Parmigiano, realizzato da Michele Belmessieri, punta a riscoprire con l’intermediazione ironica del fumetto i grandi personaggi delle nostre strade: la loro biografia, i loro valori ed i loro esempi. In questi due anni il progetto è arrivato alla stampa grazie a campagne crowdfunding ed il ricavato delle vendite dei libri interamente destinato alle attività didattiche della Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus. Continue reading “Crowdfunding per il terzo volume dello Stradario parmigiano”

Oggi, giovedì 5 novembre, Parma scende in piazza!

da Tu ci chiudi tu ci paghi

Oggi pomeriggio, giovedì 5 novembre, alle 18:30, in piazza Garibaldi a Parma, si svolgerà un presidio per rivendicare misure per affrontare l’emergenza sanitaria di queste settimane. Questo il comunicato [ndr].
Se ci chiudete in casa ci dovete dare i soldi per vivere. Se ci volete al lavoro ci dovete dare tutte le protezioni che servono, anche sui mezzi di trasporto. E soprattutto dovete rafforzare la sanità, quella pubblica. Vietare attività di ristorazione, spettacoli, palestre etc. vuol dire impedire a milioni di persone di guadagnarsi da vivere. Chiamatelo come vi pare, reddito di emergenza, sussidio Covid o altro: ci dovete dare i soldi, è il minimo che potete fare. Continue reading “Oggi, giovedì 5 novembre, Parma scende in piazza!”

La Rete Diritti in Casa chiama alla mobilitazione: “Da gennaio rischiamo il massacro sociale”

da Rete Diritti in Casa

Sabato 31 ottobre, alle 15,30 saremo in presidio per il diritto alla casa presso l’edificio verde diroccato vicino all’incrocio fra via Trento e via Venezia (Parma). Alla fine di quest’anno, infatti, scadranno, salvo proroghe, due provvedimenti messi in atto dal governo per calmierare gli effetti devastanti della crisi sanitaria ed economica della pandemia Covid 19: il blocco degli sfratti e la sospensione dei licenziamenti. Continue reading “La Rete Diritti in Casa chiama alla mobilitazione: “Da gennaio rischiamo il massacro sociale””

Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale

di Andrea Bui e Latino Taddei

In occasione dell’incontro su Vittorio Bottego di giovedì 29 ottobre, alle ore 18, organizzato dal Centro studi movimenti sul suo canale youtube (in collaborazione con il festival Il Rumore del lutto e con il contributo di Azienda Selene), pubblichiamo un contributo di Andrea Bui e Latino Taddei che anticipa i temi trattati [ndr].

Il viaggiatore che arriva a Parma col treno, appena uscito dalla stazione, viene accolto da un monumento davvero particolare, rappresentante, all’interno di una grande fontana, un uomo bianco, un soldato, armato di spada (ma con l’altra mano in tasca) che domina due africani, rannicchiati e timorosi, vestiti di stracci. La targa recita “A Vittorio Bottego 1897-1907”. Oltre a questa imponente statua, nella nostra città altri luoghi ed altri spazi portano il nome di Vittorio Bottego: un museo (in cui sono conservati alcuni suoi “cimeli africani”), una scuola ed anche la via ed il piazzale vicini al monumento (e fino a qualche anno fa anche un ponte, ora rinominato “ponte delle nazioni”). Continue reading “Vittorio Bottego: un’esploratore perso nella nebbia dell’Africa orientale”